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CIANFRUSOTECA: la nuova vita degli oggetti!

Posted: Luglio 15th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su CIANFRUSOTECA: la nuova vita degli oggetti!

Lo slogan è: L’inutile che ritorna utile. Il progetto si chiama Cianfrusoteca ed è il luogo permanente per la raccolta delle cianfrusaglie che conservano ancora un certo valore d’uso. In questo posto è possibile scambiare, donare e riusare beni e oggetti vari senza mediazione monetaria. Il principio è semplice: “porta qualcosa che non utilizzi e prendi ciò che ti serve”. Il valore di scambio delle cose depositate viene attribuito in crediti per garantire equità alla transazione.

I limiti ambientali del pianeta non consentono più di accantonare o abbandonare in cantina beni inutilizzati e che mai sogneremmo di buttare. Offrire l’opportunità a qualcun altro di usarli è il minimo che la nostra civiltà possa fare per frenare il saccheggio delle risorse naturali legate ai cicli di produzione e consumo. La “Cianfrusoteca” si presta, quindi, ad essere un servizio di eco-sostenibilità ambientale, che facilita il flusso dell’usato, con lo scopo di allungare la vita ad oggetti e beni per ridurre lo spreco di risorse naturali.

Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia come una tra le idee più innovative per un futuro migliore, è stato pensato e realizzato dall’associazione Cianfrusocoop in collaborazione con il Comune di Salice Salentino.

Per saperne di più:
www.cianfrusoteca.org

APPELLO PER L’UNITA’ A SINISTRA

Posted: Luglio 13th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su APPELLO PER L’UNITA’ A SINISTRA
UN’AGENDA PER RIUNIFICARE LA SINISTRA

 

Siamo donne e uomini di sinistra che hanno preso parte alle tormentate vicissitudini culminate nella disfatta del 2008. Oggi, nella diaspora della sinistra italiana, facciamo riferimento a organizzazioni e movimenti diversi. Alcuni di noi svolgono ruoli dirigenti in partiti o associazioni, altri – dismessa la militanza attiva – contribuiscono in altre forme alla battaglia politica o vi partecipano da semplici cittadini, con immutata passione. Siamo dunque diversi. Ma siamo anche uguali, accomunati dall’appartenenza a una stessa storia e cultura politica. Questa comunanza significa per noi convenire su talune fondamentali priorità: i diritti del lavoro, l’occupazione e il reddito delle classi lavoratrici; l’inalienabile titolarità collettiva dei beni primari, a cominciare dall’acqua, dalla conoscenza e dall’ambiente; la democrazia partecipativa, garantita dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista. Sulla base di queste opzioni condivise, l’attuale situazione sociale e politica del Paese ci appare grave e densa di pericoli. Guardiamo con allarme alle pesanti conseguenze della crisi economica sulle condizioni di vita di grandi masse di cittadini italiani e migranti. Riteniamo (e la «manovra correttiva» ora minacciata dal governo ci rafforza in tale convincimento) che la drammatica crisi che investe gli anelli più deboli del contesto europeo sancendo il fallimento dell’Europa liberista di Maastricht e di Lisbona renda ancor più preoccupante anche nel nostro Paese la prospettiva delle classi subalterne. Consideriamo intollerabili il dilagare della povertà e della precarietà; l’attacco governativo alle tutele giuridiche del lavoro dipendente e al diritto dei lavoratori a una contrattazione collettiva solidale, autonoma e democratica; la distruzione dello Stato sociale e il controllo oligarchico sui mezzi di informazione; il diffondersi della corruzione e dell’evasione fiscale e l’imposizione di un sistema politico bipolare che nega rappresentanza e voce a milioni di elettori. Riteniamo concreto il rischio di svolte autoritarie in un contesto segnato dalla rottura della coesione sociale e dalla recrudescenza di pulsioni razziste alimentate da chi accarezza disegni populisti e progetta la distruzione istituzionale dell’unità nazionale. 
In questo difficile frangente pensiamo che quanto ci unisce debba prevalere su quanto ci ha sin qui diviso e tuttora ci separa. Siamo determinati a batterci per una società più civile e meno ingiusta, ma siamo al tempo stesso consapevoli del concreto rischio di estinzione che oggi incombe sulla sinistra italiana. Tutto ciò ci convince della inderogabile necessità di puntare sulle convergenze e affinità e di privilegiare le importanti battaglie comuni che insieme possiamo combattere e vincere: innanzitutto quella, cruciale, per il rilancio del sistema elettorale proporzionale per tutte le assemblee elettive, a cominciare dal Parlamento nazionale. Con questo spirito ci rivolgiamo a tutte le forze organizzate della sinistra, affinché in ciascuna si affermi una volontà unitaria, indispensabile a far sì che la sinistra torni a giocare un ruolo importante sulla scena politica italiana.

Primi firmatari: Vittorio Agnoletto, Gianni Alasia, Nicola Atalmi, Saverio Aversa, Katia Bellillo, Marzia Biagiotti, Alberto Burgio, Maria Campese, Loris Campetti, Luciana Castellina, Giusto Catania, Andrea Cavallini, Bruno Ceccarelli, Cesare Chiazza, Stefano Ciccone, Marcello Cini, Paolo Ciofi, Maria Pia Covre, Elettra Deiana, Nino De Gaetano, Piero Di Siena, Stefano Falcinelli, Paolo Favilli, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Francesco Garibaldo, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Claudio Grassi, Damiano Guagliardi, Margherita Hack, Rita Lavaggi, Raniero La Valle, Orazio Licandro, Giorgio Lunghini, Maria Rosaria Marella, Alberto Marri, Giorgio Mele, Maria Grazia Meriggi, Goffredo Moroni, Roberto Musacchio, Ivan Nardone, Giorgio Nebbia, Simone Oggionni, Franco Ottaviano, Moni Ovadia, Gianni Pagliarini, Manuela Palermi, Valentino Parlato, Roberto Passini, Paola Pellegrini, Ciro Pesacane, Silvana Pisa, Luciano Ponticelli, Marcello Ricci, Luciano Riecco, Tiziano Rinaldini, Giorgio Riolo, Anna Maria Rivera, Raffaele Salinari, Linda Santilli, Elisa Savi, Patrizia Sentinelli, Adriana Spera, Bruno Steri, Aldo Tortorella, Alessandro Valentini, Mario Vegetti, Gianni Vigilante, Massimo Villone, Luigi Vinci, Stefano Vinti, Stefano Zuccherini
Per aderire: unitasinistra@gmail.com

 


«La cultura del riuso può salvare il pianeta» intervista a GUIDO VIALE

Posted: Luglio 11th, 2010 | Author: | Filed under: DECRESCITA | Commenti disabilitati su «La cultura del riuso può salvare il pianeta» intervista a GUIDO VIALE


ROSARIO FAGGIANO
“L’usa e getta ci ha abituati a non amare gli oggetti e a sbarazzarcene al più presto. E’ ne – cessario puntare ad una nuova cultura del riuso per contribuire a determinare una conversione ambientale”. L’ex sessantottino e dirigente di “Lotta continua” Guido Viale, autore del volume “La civiltà del riuso” (Laterza, 2009), parteciperà oggi, alle 19, alle manifestazioni organizzate in occasione dell’inaugurazione della “Cianfrusoteca”. Viale, esperto in politiche attive del lavoro in campo ambientale, si sofferma su tematiche contenute nella sua ultima opera.
In un suo precedente libro del 1994, “Un mondo usa e getta”, parla di “civiltà dei rifiuti”. Oggi ci parla di “civiltà del riuso”, inizia ad intravedere un’in – versione di tendenza?
«I tempi sono cambiati. Oggi si usa come attrattiva per la commercializzazione dei prodotti molto spesso il fatto che siano “eco – lo gici”. Sedici anni fa la cosa principale, invece, era quella di spiegare che il prodotto faceva salire di classe, dava prestigio, dava soddisfazioni, era comodo e dimostrava ricchezza. Per quanto riguarda la sensibilità c’è stata una svolta, ma non si è ancora trasformata in comportamenti pratici se non fra ristrette minoranze».
Cosa impedisce di sconfiggere la tendenza generalizzata allo spreco?
«Tutti sono ormai d’accordo che lo spreco è un danno, che non concorre al benessere collettivo e che provoca disutilità a livello pla netario; però poi si continua sulla stessa strada della crescita per cercare di incentivare la produzione e la vendita di qualsiasi cosa, magari dietro il paravento della promozione dell’occupazione. In realtà ci sono pochissime persone, e ancor meno istituzioni in Italia e nel mondo, che prendono sul serio queste valutazioni per tradurle in politiche e proposte, in progetti, in programmi.
Qual è la civiltà ideale del riuso?
«Una civiltà in cui i prodotti vengano fabbricati per durare il più a lungo possibile, anche con la possibilità di essere modificati per aggiornarsi al progresso tecnologico o per adattarsi alla variazione di gusti».
Come giudica il progetto salicese “Cianfrusoteca”?
«Mi sembra un’iniziativa importantissima sia in termini pratici, perché permetterà il riuso di materiali ed oggetti che altrimenti andrebbero distrutti, ma soprattutto sul piano culturale, perché significa che c’è un impegno concreto di giovani (e questa cosa non va sottovalutata) per promuovere una cultura del riuso. Quest’ul – tima è una delle componenti di una conversione ambientale della società e del sistema di produzione che la crisi ambientale del pianeta mette all’ordine del giorno in tutto il mondo. I ragazzi che hanno promosso la Cianfrusoteca sono sulla strada giusta».
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – 4 LUGLIO 2010.
 


Campagna”Mondiali al contrario”

Posted: Giugno 10th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Campagna”Mondiali al contrario”

Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali

 Ecco il testo di un appello inviato all’ambasciatrice sudafricana in Italia, primi firmatari Alex Zanotelli e Carta, dopo il successo della campagna Mondiali al contrario. Inviate la vostra adesione a carta@carta.org con oggetto «Appello Sudafrica» e indicando nome e cognome, città, eventuale qualifica professionale e o organizzazione di appartenenza. Il numero e i nomi degli aderenti saranno riportati su carta.org. Un resoconto periodico sull’andamento della raccolta di adesioni sarà trasmesso all’ambasciata del Sudafrica a Roma. Importante: la campagna mira alla raccolta del massimo numero possibile di adesioni nei primi giorni dei Mondiali, con termine entro domenica 20 giugno.

Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali

Sua Eccellenza Ambasciatrice Thenjiwe Mtintso, siamo associazioni, movimenti di base, singoli cittadini. Tutti noi abbiamo a cuore la storia del Sudafrica, la grande lotta del movimento di liberazione che in esso si è sviluppato negli scorsi decenni e il destino delle popolazioni oppresse che di quelle lotte sono state protagoniste. Riteniamo centrale nella costruzione del nuovo Sudafrica la promozione dei diritti e del ruolo sociale e politico dei poveri.

 In particolare, siamo oggi preoccupati per il trattamento subito dagli abitanti delle baraccopoli e dai venditori di strada in occasione della Coppa del mondo. Gli abitanti delle baraccopoli vengono forzatamente sfrattati e fatti vivere in “transit camps”, mentre ai venditori di strada è stato proibito di vendere la propria merce durante tutta la durata della Coppa del mondo. Ai poveri non è stato concesso di partecipare alla costruzione di un percorso comune che portasse verso la Coppa del mondo. Al contrario la Coppa del mondo è divenuta l’occasione per ristrutturare le città secondo criteri che favoriscono solo le élite. I poveri vengono spinti fuori, lontani dagli occhi dei turisti e dei giornalisti. Peraltro, le misure di sicurezza adottate in occasione dei Mondiali limitano fortemente il diritto dei cittadini a esprimere democraticamente il dissenso rispetto a questo stato di cose.

 Il movimento di base Abahlali baseMjondolo, costruendo ogni giorno una democrazia reale, diretta e partecipata, sta cercando da anni di opporsi a tutto questo e lotta per il riscatto dei più poveri, per il diritto alla terra, alla casa, ai servizi di base e a un’esistenza dignitosa. Noi condividiamo le lotte di questo straordinario movimento e siamo al suo fianco.

 Il movimento è stato oggetto di azioni di repressione e di attacchi violenti, il più grave dei quali si è verificato nel settembre 2009 nell’insediamento informale di Kennedy Road a Durban per opera di decine di persone armate, ed ha causato alcuni morti, la distruzione di case e beni dei membri di Abahlali e la fuga di molti di loro per sottrarsi alle violenze. Ciò nonostante, sono state arrestate 13 persone tra quelle che avevano subito l’attacco. Abahlali baseMjondolo e molti osservatori tra cui leader religiosi, associazioni, ONG, accademici e semplici cittadini denunciano il ruolo ambiguo svolto dalla polizia locale e dai dirigenti locali dell’African National Congress (ANC). Questi ultimi hanno dichiarato alla stampa che l’insediamento di Kennedy Road era stato “liberato” dalla presenza di Abahlali baseMjondolo.

 Il 31 maggio una delegazione di Abahlali che era in Italia nel corso della campagna “Mondiali al contrario” è stata ricevuta all’ambasciata sudafricana a Roma. Durante l’incontro è stato chiesto che la Sua ambasciata si facesse portavoce delle richieste del movimento presso il governo sudafricano. Ci uniamo anche noi alle richieste di Abahlali baseMjondolo e per Suo tramite chiediamo alle Autorità sudafricane:

– che il Presidente Jacob Zuma risponda al Memorandum presentato da Abahlali baseMjondolo il 22 marzo 2010;

– che i “transit camps” vengano aboliti e che i poveri possano avere pieno diritto a vivere nelle città;
– che sia istituita una commissione credibile e indipendente per indagare sui fatti avvenuti a Kennedy Road nel settembre 2009;
– che vengano immediatamente rilasciati Khaliphile Jali, Stutu Koyi, Zandisile Ngutshana, Siyabulela Mambi e Samukeliso Mkhokhelwa, le 5 persone ancora detenute ingiustamente a Westville a seguito dell’attacco a Kennedy Road e non ancora informate, dopo 9 mesi, sulle motivazioni della loro incarcerazione;
– che le Autorità sudafricane nazionali e locali si impegnino a garantire il pluralismo politico, il diritto di associazione e di espressione del dissenso in tutti gli insediamenti informali così come nelle città interessate dalle manifestazioni sportive della Coppa del mondo.

 Certi che vorrà dare alla nostra comunicazione il peso che merita, Le porgiamo distinti saluti.

 Primi firmatari:

Alex Zanotelli, missionario comboniano, Napoli
Filippo Mondini, missionario comboniano, Castel Volturno
Antonio Bonato, missionario comboniano, Castel Volturno
Pierluigi Sullo, direttore di Carta, Roma
Gianluca Carmosino, redazione di Carta, Roma
Michele Citoni, giornalista e videomaker, Roma
Francesco Gastaldon, ricercatore, Verona
Valentina Iacoponi, ricercatrice, Roma
Fulvio Tortora, volontario, Castel Volturno

 La firme raccolte sono su

http://www.carta.org/campagne/migranti/clandestino/19618


Tutto pronto per la terza edizione de “La primaVERA maniFESTA: autoproduzione, dono e ospitalità”

Posted: Maggio 26th, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su Tutto pronto per la terza edizione de “La primaVERA maniFESTA: autoproduzione, dono e ospitalità”

 

La primaVERA maniFESTA: autoproduzione, dono e ospitalità

1 giugno, Villa Baldassarri (Le) 

Una grande festa in un piccolo paese del Salento. Teatro, musica, conferenza,proiezioni, gastronomia locale e vino autoprodotto testimonieranno il valore del dono, dell’autoproduzione e dell’ospitalità.

Giunta alla terza edizione, la manifestazione “La primaVERA maniFESTA” è organizzata dal circolo Arci “lab. Omar Moheissi” per il primo di giugno a Villa Baldassarri. L’obiettivo è costruire un nuovo orizzonte disviluppo locale che prende in considerazione la storia e i valori di un territorio, il saper fare e tutto quel patrimonio immateriale costantemente mortificato dall’esasperata competizione del sistema economico. “Lo consideriamo un giorno di festa senza denaro – sostengono gli organizzatori – in cui almeno per un giorno si possa fruire di cultura  e ci si possa divertire senza mettersi le mani in tasca e, nello stesso tempo, si possa riflettere sulla dimensione della comunità: dalla bontà delle produzioni caserecce alla generosità dei suoi abitanti”.

 

Si inizia alle ore 18.00 con l’apertura al pubblico di una mostra collocata all’interno di un palmento locale per far conoscere gli strumenti dell’autoproduzione vinicola.

 

Alle ore 19.00 si passa al dibattito culturale con una conferenza dal titolo: SGUARDI MEDITERRANEI. Valori meridiani e prospettive di un altro sud. Il simposio sarà l’occasione per proiettare i nostri valori locali su scala mediterranea e per aprire spunti di riflessione sulla condizione meridiana e sull’importanza dell’economia immateriale. La discussione si concentrerà sui valori immateriali nella comunità locale collegandosi ad alcune esperienze concrete di cooperazione. Partendo da queivalori locali messi in crisi da un sistema slegato dalle necessità si raccoglieranno le esperienze di connessione tra sud e mediterraneo con lo scopo di offrire un’altra prospettiva di sviluppo ai territori e ad un mezzogiorno incerca di autonomia.

Dopoi saluti del delegato alla cultura del Comune di Guagnano FRANCOIS IMPERIALE, introdurrà ALESSANDRO TAURINO, docente all’Università di Bari su autoproduzione,dono e ospitalità nella comunità locale. Interverranno: CARLO MILETI –  Presidente coop. commercio equo e solidale su Olivo: coltura e cultura del Mediterraneo. Esperienza di economia solidale tra Puglia, Palestina e Israele”, ALESSANDRO LEO– Presidente coop. sociale Libera Terra – Terre di Puglia su Il riscatto del mezzogiorno nell’esperienza di LIBERA, SERGIO DIANA –  Presidente ARCI Sud-Sardegna su L’Unione Europea e il Mediterraneo: dal PILal BIL. E, infine, ONOFRIO ROMANO    Università di Bari chiuderà con un intervento su Antropologia della decrescita e ritorno del Politico nel Mediterraneo levantino.

 

Alle ore 21.00 ci si sposta in piazza per la TAVOLA CONVIVIALE realizzata con i doni (focacce, pizze, dolci vari, vino, etc.) offerti dalla nostra comunità e che rappresenterà l’invito ospitale alla partecipazione delle comunità limitrofe. Farà da corollario uno spettacolo teatrale “FANCULOPENSIERO-FF”, un’esperienza di barbonaggio teatrale di Ippolito Chiarello e  il concerto de LA TEORIA DEI GIOCHI, formazione nata da un progetto di Ivan Luprano, che esordirà nella sua nuova variante acustica dalle sonorità asciutte e oniriche.

La manifestazione è realizzata con la collaborazione dell’Arci provinciale e della Proloco Villa Baldassarri e patrocinata dagli assessorati alla Frazione e alla Cultura del Comune di Guagnano.

1 giugno 2010, Villa Baldassarri, centro storico.

Info: 333/1137368 – email: lom@inventati.org



L’ACQUA NON SI VENDE!

Posted: Aprile 23rd, 2010 | Author: | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su L’ACQUA NON SI VENDE!

25 aprile 2010: anche in Puglia parte la Campagna Referendaria “L’acqua non si vende”, promossa dal Forum italiano Movimenti per l’Acqua. Per presentarla è convocata una conferenza stampa sabato 24 aprile alle 10,30 in Piazza Diaz. Parteciperanno l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, il Sindaco di Bari Michele Emiliano e un Assessore della Provincia di Bari.

25 aprile 2010: a 65 anni dalla Liberazione dell’Italia dalla dittatura, parte la campagna referendaria per liberare l’acqua dalla privatizzazione e dalla mercificazione e ribadire definitivamente il suo status di bene comune e diritto umano universale. In tutta Italia saranno organizzate iniziative per avviare la raccolta firme e raggiungere al più presto l’obiettivo costituzionale delle 500mila sottoscrizioni. La Puglia risponde con entusiasmo all’appello del Forum italiano Movimenti per l’Acqua e domenica fa partire un’allegra e pacifica mobilitazione coordinata dal Comitato pugliese “Acqua bene comune”oltre 130 tra associazioni e comitati di cittadinanza attiva, con il sostegno di sindacati, parrocchie, partiti ed enti locali, sono pronti ad invadere il territorio per un’opera capillare di informazione e sensibilizzazione.

Nel corso della conferenza sarà reso noto il calendario delle iniziative di raccolta firme in tutta la Regione. A Bari già sicuri quattro banchetti: inPiazza Ferrarese, Piazza Umberto (dalle 10 alle 14), Parco 2 Giugno (dalle 9 alle 14) ed ex Socrate occupato (via Dorso, dalle 12 alle 18)

ANPI Tra le adesioni spicca quella dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani), registrata nei giorni scorsi. L’Associazione dei Partigiani ha garantito il pieno supporto in tutta Italia in occasione delle celebrazioni del 25 aprile perché, come recita il comunicato inviato dalla Segreteria nazionale “l’acqua non può diventare fonte di profitti. E’ un bene comune e come tale deve essere salvaguardato con forza”. Un sostegno dalla forte valenza simbolica da parte di chi ha contribuito nello stesso giorno ad edificare la democrazia che il referendum vuole difendere. A Bari un esponente dell’associazione sarà presente alla conferenza stampa di sabato 24.

AQP Altrettanto importante la notizia della costituzione di un Comitato referendario dei lavoratori dell’Acquedotto pugliese per l’Acqua Bene Comune. Un gruppo di lavoratori del più grande acquedotto europeo si è riunito spontaneamente con l’intento di coinvolgere i colleghi nella raccolta firme, sulla base della convinzione che conservare al pubblico la gestione della rete idrica sia operazione indispensabile per garantire l’alto valore umano e democratico dell’oggetto del loro lavoro, il bene  acqua.

I TRE QUESITI Già depositati in Cassazione a Roma, i quesiti riguardano l’abrogazione dell’art. 23/bis della legge 133/2008 e di due articoli del cosiddetto “Codice dell’ambiente”, il 152/2006. Messi a punto da giuristi come Stefano RodotàGianni Ferrara e Alberto Lucarelli, se approvati renderanno possibile il ricorso ad aziende speciali o enti di diritto pubblico che gestiscano l’acqua come servizio di interesse generale, senza profitti.

PRIMO QUESITO: fermare la  privatizzazione dell’acqua. Si chiede di abrogare l’art. 23 bis della legge 133/2008. L’ultima normativa in materia approvata dal Governo Berlusconi, che ha segnato un’accelerazione del processo di privatizzazione. Stabilisce come modalità ordinaria di gestione l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o affidamento a società miste con socio privato almeno al 40%.

SECONDO QUESITO: aprire la strada alla ripubblicizzazione. Si chiede di abrogare l’art. 150 del decreto 152/2006 che stabilisce come uniche modalità di affidamento del servizio idrico la gara o la

Gestione attraverso SpA a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico.

TERZO QUESITO: eliminare i profitti dal bene comune acqua. Si chiede di abrogare l’art. 154 del decreto 152/2006 che dispone che le tariffe del servizio siano determinate tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

 

per maggiori informazioni:

www.acquabenecomune.org

segreteriareferendumacqua@gmail.com

 


inCANTI diVINI – rassegna enomusicale d’autore

Posted: Aprile 8th, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su inCANTI diVINI – rassegna enomusicale d’autore

InCANTI diVINI è il nome della prima rassegna enomusicale d’autore che prenderà il via il 10 aprile nel suggestivo scenario del Museo del Negroamaro a Guagnano e proseguirà in quattro appuntamenti fino alla fine del mese.Un viaggio in due mondi per un confronto di scambio sensoriale. La musica d’autore della scena indie incontrerà i rinomati vini delle cantine della nostra terra che contaminandosi offriranno arte e gusto al cospetto dei palati più raffinati. L’arte della musica esplora nei sentimenti e l’arte del gusto arricchisce le sensazioni. Due protagonisti apparentemente diversi si scoprono in realtà molto affini. Entrambi capaci di un racconto, portatori di una storia, s’intrecceranno come in un gioco di valorizzazione delle differenze per condurci in un percorso eminentemente culturale. Il calendario parte sabato 10 aprile con lo spettacolo BETTI BERSANTINI, duo formato da Marco Parente e Alessandro Fiori (anche voce dei Mariposa). In abbinamento con la performance dell’eclettica coppia di artisti si potranno degustare i vini della cantina SCIPPA STEFANIZZO.Il programma prosegue sabato 17 aprile con MIMES OF WINE, un progetto di Laura Loriga, legato ad un rapporto del tutto vitale col pianoforte e la voce. Aprirà la serata RIE SINCLAIR, artista americana che accompagna in alcune tappe italiane lo spettacolo di Laura Loriga. In abbinamento con le note di queste artiste avremo i vini delle cantine TAURINO e LEUCI.Sabato 24 aprile, invece, sarà la giovane cantautrice milanese AIRìN (Irene Maggi) a condurci nel viaggio tra musica e parole fino al palato, in combinazione con i vini della cantina ANTICA MASSERIA DEL SIGILLO/EMERA.Infine venerdì 30 aprile sarà la volta di CESARE BASILE, noto cantautore italiano, a guidarci al capolinea al fianco dei vini CANTELE e FEUDI DI GUAGNANO.

ingresso e degustazioni GRATUITE

 

 


KIT KAT-un croccante cioccolato che distrugge le foreste

Posted: Aprile 6th, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su KIT KAT-un croccante cioccolato che distrugge le foreste

 

Nei suoi spot, Nestlé ti invita a fare un break, mangiando un Kit Kat. Ma ogni volta che dai un morso al tuo Kit Kat potresti – senza saperlo – prendere a morsi un pezzo di foresta e contribuire all’estinzione degli ultimi oranghi. Nestlé, infatti, acquista olio di palma da aziende che stanno devastando la foresta pluviale indonesiana e minacciando la sopravvivenza delle popolazioni locali e degli oranghi. 

Per chiedere a Nestlé di non acquistare mai più olio di palma dal “campione” della deforestazione Sinar Mas, abbiamo lanciato una campagna internazionale sul web. In migliaia hanno partecipato in tutto il mondo e perciò, poche ore dal lancio, Nestlé ha dichiarato pubblicamente l’intenzione di cancellare i propri contratti con Sinar Mas. Di fatto, però, continuerà a utilizzare olio di palma di Sinar Mas, acquistandolo da aziende terze come Cargill. 

Nestlé, inoltre, intrattiene accordi commerciali anche con la multinazionale della carta Asian Pulp and Paper (APP) che è una società sussidiaria proprio di Sinar Mas. Anche APP ha preso la cattiva abitudine di distruggere le foreste per sostituirle con piantagioni intensive da cui si ricava carta che Nestlè utilizza per il packaging dei prodotti. 
Nestlé deve ripulire tutta la propria filiera di produzione. È arrivato il momento di concedere un break anche agli oranghi e alle foreste indonesiane! Per convincere Nestlé dobbiamo essere sempre di più: abbiamo bisogno del tuo aiuto.

 

 

Ecco cosa puoi fare: 

Scrivi subito all’amministratore delegato di Nestlé
Chiama il servizio sostenitori Nestlé
Diffondi la denuncia inviando ai tuoi amici le cartoline di Buona Pasqua “Kit Kat Killer”

 

Grazie per averci aiutato a difendere le foreste!


SE NON LA PIANTI FINISCE_per salvare le foreste del mondo serve il tuo aiuto

Posted: Aprile 1st, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su SE NON LA PIANTI FINISCE_per salvare le foreste del mondo serve il tuo aiuto

 

Sviluppo sostenibile delle risorse forestali

e comunità locali

 

Diffondere presso giovani e adulti la conoscenza e l’applicazione

di pratiche di uso e consumo sostenibile delle risorse forestali

come contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio

 

Sviluppo sostenibile delle risorse forestali e comunità locali è un progetto nazionale di educazione allo sviluppo e comunicazione sociale che vuole promuovere la conoscenza e la diffusione di pratiche di uso e consumo sostenibile delle risorse forestali nel mondo, in particolare di quelle tropicali.

 Il progetto prevede di realizzare, sperimentare e diffondere in varie regioni italiane (Marche, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia ecc.) un kit educativo multimediale per scuole secondarie e una mostra multimediale sulle foreste, accompagnati da una articolata campagna di comunicazione sociale via web, radio, stampa, cinema, affissioni. 

Nel corso dell’anno sarà lanciata la prima edizione di un un concorso nazionale a premi su prodotti di comunicazione sociale e saranno organizzati eventi pubblici nazionali e internazionali sulla gestione sostenibile delle foreste nel mondo.

http://forestedelmondo.pbworks.com

 

 

 

 
 
 

Appello di Alex Zanotelli

Posted: Febbraio 14th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Appello di Alex Zanotelli

 «Mobilitiamoci! Sull’acqua ci giochiamo tutto»

Alex Zanotelli [10 Febbraio 2010]
[da www.misna.org] Questo è l’anno dell’acqua, l’anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l’acqua sarà merce o diritto fondamentale umano. Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato la legge Ronchi, che privatizza i rubinetti d’Italia. E’ la sconfitta della politica, è la vittoria dei potentati economico-finanziari. E’ la vittoria del mercato, la mercificazione della «creatura» più sacra che abbiamo: «sorella acqua». Questo decreto sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, che, per l’aumento delle tariffe, troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell’acqua [avremo così cittadini di serie A e di serie B!]. Ma soprattutto, la privatizzazione dell’acqua sarà pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete. Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell’umanità [«l’oro blu»], bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici [scioglimento dei ghiacciai e dei nevai] sia per l’incremento demografico. 
L’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile. Purtroppo il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un’altra strada, quella della mercificazione dell’acqua. Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si trasformerà in un boomerang. 
E’ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione immorale. Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica. Ecco perché il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica lancia ora il Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. Non sarà un referendum solo abrogativo, ma una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro: o la privatizzazione dell’acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico. Le date del referendum verranno annunciate in una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 marzo, alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua [22marzo]. 

Nel frattempo chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell’acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale. E’ la difesa del bene più prezioso che abbiamo [aria e acqua sono i due elementi essenziali per la vita!]. Chiediamo a tutti i gruppi e comitati di fare pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché convochino consigli monotematici per dichiarare che l’acqua è un bene di non rilevanza economica. Questo apre la possibilità di affidare la gestione dell’acqua ad un soggetto di diritto pubblico. Abbiamo bisogno che migliaia di Comuni si esprimano. Potrebbe essere questo un altro referendum popolare propositivo. Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una grande vittoria per il bene comune. Sull’acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia. Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l’ha fatta Parigi [la patria delle grandi multinazionali dell’acqua, Veolia, Ondeo, Saur che stanno mettendo le mani sull’acqua italiana] a ritornare alla gestione pubblica. Ce la possiamo fare anche noi. Mobilitiamoci! E’ l’anno dell’acqua!