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La vera posta in gioco il 17 aprile

Posted: Aprile 8th, 2016 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , , | Commenti disabilitati su La vera posta in gioco il 17 aprile

urldi Alberto Asor Rosa – L’attuale vuoto politico, che rischia di diventare catastrofico, e di cui la cosiddetta sinistra è al tempo stesso vittima e corresponsabile, fa emergere con forza la valenza probabilmente decisiva delle prossime consultazioni referendarie.

È sempre più evidente che dal loro esito dipenderanno (per dirla in modo un po’ enfatico) le sorti del paese. In questo quadro, è difficile non prendere atto del fatto che quella fra loro che riguarda il problema delle trivellazioni marine (17 aprile) stenta a decollare, quasi che il quesito fosse di significato e dimensioni minori.

Io penso che non sia così, almeno per due buoni motivi. Read the rest of this entry »


SIAMO DENTRO LA GUERRA

Posted: Novembre 17th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su SIAMO DENTRO LA GUERRA

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Etienne Balibar – Sì, siamo in guerra. O meglio, siamo ormai tutti dentro la guerra. Colpiamo e ci colpiscono. Dopo altri, e purtroppo prevedibilmente prima di altri, paghiamo il prezzo e portiamo il lutto. Ogni persona morta, certo, è insostituibile.

Sì, siamo in guerra. O meglio, siamo ormai tutti dentro la guerra. Colpiamo e ci colpiscono. Dopo altri, e purtroppo prevedibilmente prima di altri, paghiamo il prezzo e portiamo il lutto. Ogni persona morta, certo, è insostituibile. Ma di quale guerra si tratta?

Non è semplice definirla, perché è fatta di diversi tipi, stratificatisi con il tempo e che paiono ormai inestricabili. Guerre fra Stato e Stato (o meglio, pseudo-Stato, come «Daesh»). Guerre civili nazionali e transnazionali.

Guerre fra «civiltà», o che comunque si ritengono tali. Guerre di interessi e di clientele imperialiste. Guerre di religione e settarie, o giustificate come tali. È la grande stasis del XXI secolo, che in futuro — ammesso che se ne esca vivi — sarà paragonata a modelli antichi, la Guerra del Peloponneso, la Guerra dei Trent’anni, o più recenti: la «guerra civile europea» fra il 1914 e il 1945. Read the rest of this entry »


Un conflitto oltre le frontiere

Posted: Settembre 18th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , | Commenti disabilitati su Un conflitto oltre le frontiere

nuova-2356-to090915rtx-1387di Étienne BalibarMen­tre i mini­stri dei ven­totto paesi Ue non sono riu­sciti a met­tersi d’accordo sull’attuazione del piano di ripar­ti­zione pro­po­sto dalla Com­mis­sione euro­pea, è senza dub­bio arri­vato il momento di ren­dersi conto dell’entità dell’avvenimento sto­rico a cui deve far fronte la «comu­nità» delle nazioni euro­pee, e delle con­trad­di­zioni che que­sto avve­ni­mento ha messo in luce. Esten­dendo a tutta l’Europa il pro­no­stico che la Can­cel­liera Angela Mer­kel ha for­mu­lato  — «que­sti avve­ni­menti cam­bie­ranno il nostro paese» — biso­gna dire: cam­bie­ranno l’Europa. Ma in che senso? Non abbiamo ancora la rispo­sta. Stiamo entrando in una zona di flut­tua­zioni bru­tali, dove dovremo dar prova di luci­dità e determinazione. Read the rest of this entry »


RIFONDARE L’EUROPA INSIEME A PROFUGHI E MIGRANTI

Posted: Agosto 29th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , | Commenti disabilitati su RIFONDARE L’EUROPA INSIEME A PROFUGHI E MIGRANTI

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di Guido Viale – In coincidenza con le più recenti stragi di profughi – di sicuro non le ultime – la decisione di Angela Merkel di sospendere unilateralmente la convenzione di Dublino sui richiedenti asilo e di accogliere in Germania tutti i profughi siriani senza rispedirli nel paese del loro ingresso nell’Unione Europea (Grecia, Italia e Ungheria) rappresenta un punto di svolta nel modo di rapportarsi al problema; ma presenta anche molte ambiguità, cosa che la Stampa mainstream si è guardata dal rilevare.Innanzitutto è una decisione unilaterale con la quale Angela Merkel ribadisce che in Europa “comanda lei”, senza bisogno di accordi con Commissione, Consiglio o Parlamento europeo; gli altri Stati membri, se vogliono, possono adeguarsi. Read the rest of this entry »


Il coraggio della disperazione

Posted: Agosto 7th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Il coraggio della disperazione

url  di SLAVOJ ZIZEK – Il filosofo italiano Giorgio Agamben ha detto in un’intervista che “il pensiero è il coraggio della disperazione” – un’intuizione pertinente in modo particolare al nostro momento storico, quando di solito anche la diagnosi più pessimista tende a finire con un cenno ottimista a qualche versione della proverbiale luce alla fine del tunnel.

Il vero coraggio non sta nell’immaginare un’alternativa, ma nell’accettare le conseguenze del fatto che un’alternativa chiaramente discernibile non c’è: il sogno di un’alternativa indica codardia teorica, funziona come un feticcio, che ci evita di pensare fino in fondo l’impasse delle nostre situazioni di difficoltà. In breve, il vero coraggio consiste nell’ammettere che la luce alla fine del tunnel è molto probabilmente il faro di un altro treno che ci si avvicina dalla direzione opposta. Del bisogno di un tale coraggio non c’è migliore esempio della Grecia, oggi.

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Contro il totalitarismo finanziario, l’Europa o cambia o muore

Posted: Giugno 27th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Contro il totalitarismo finanziario, l’Europa o cambia o muore

A woman walks past graffiti denouncing tdi Marco Revelli – L’«economia che uccide» di cui parla il papa la vediamo al lavoro in que­sti giorni, in diretta, da Bru­xel­les. Ed è uno spet­ta­colo umi­liante. Non taglia le gole, non ha l’odore del san­gue, della pol­vere e della carne bru­ciata. Opera in stanze cli­ma­tiz­zate, in cor­ri­doi per passi fel­pati, ma ha la stessa impu­dica fero­cia della guerra. Della peg­giore delle guerre: quella dichia­rata dai ric­chi glo­bali ai poveri dei paesi più fra­gili. Que­sta è la meta­fi­sica influente dei ver­tici dell’Unione euro­pea, della Bce e, soprat­tutto, del Fondo mone­ta­rio inter­na­zio­nale: dimo­strare, con ogni mezzo, che chi sta in basso mai e poi mai potrà spe­rare di far sen­tire le pro­prie ragioni, con­tro le loro fal­li­men­tari ricette. Read the rest of this entry »


La sorda Europa

Posted: Aprile 20th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI, OSPITALITA' | Tags: , , | Commenti disabilitati su La sorda Europa

BarchetteFiaccolePerLeVittimeDelMare_17Apr11_044_b-300x207 di Tommaso Di Francesco – Fug­gi­vano da guerra e mise­ria anche i 700 dispe­rati dei quali non si ha noti­zia e  ancora tanti sono i dispersi in mare, solo 49 risul­tano in salvo. Non c’è biso­gno che lo dica il Vati­cano che fug­gi­vano da guerra e mise­ria per averne una con­ferma. Guar­date la geo­gra­fia dei luo­ghi da dove, ogni santo giorno, arri­vano in fuga: Nige­ria, Mali, Niger, Siria, Soma­lia, Libia, Egitto,  Iraq…ecc. ecc. Non c’è una sola realtà che non veda la costante povertà della quale siamo respon­sa­bili – per favore qual­cuno veda come abbiamo ridotto il Delta del Niger, una regione grande come l’Italia in Nige­ria, “gra­zie” ai nostri pozzi petro­li­feri e a quelli delle altre mul­ti­na­zio­nali del petro­lio. Una fogna di bitumi che hanno deva­stato l’ambiente, rima­sto sem­pli­ce­mente senza acqua. Read the rest of this entry »


Il terrorismo della Bce

Posted: Febbraio 10th, 2015 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Il terrorismo della Bce

2  di Andrea Fumagalli*  –  Il 4 febbraio 2015 la Bce ha deciso di non accettare più come garanzia “collaterale” i titoli di stato greci per fornire la liquidità necessaria al sistema creditizio greco per far fronte alle normali operazioni bancarie. Si tratta di una misura drastica che rischia di ricreare quella situazione di crisi di liquidità (cash crunch) che aveva sconvolto l’Argentina nei momenti topici della crisi del 2000, con corsa agli sportelli, bancomat inutilizzabili e sviluppo di nuove monete alternative e nuovi sistemi di pagamento. Read the rest of this entry »


Jobs act, un referendum

Posted: Dicembre 27th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI, GENERALE, POLITICA | Tags: , , | Commenti disabilitati su Jobs act, un referendum

no-jobs-act di Piergiovanni Alleva – L’emanazione del decreto attua­tivo del Jobs act, che eli­mina, in sostanza, la tutela dell’articolo 18 dello Sta­tuto per i futuri con­tratti a tempo inde­ter­mi­nato non chiude affatto la par­tita, ma è solo la pre­messa del con­fronto vero che avrà per pro­ta­go­ni­sti i lavo­ra­tori, nelle piazze e, se neces­sa­rio, alle urne in un refe­ren­dum abrogativo.

Non è inu­tile, comun­que, ma anzi assai istrut­tivo, riper­corre alcuni momenti salienti della vicenda e le con­sa­pe­vo­lezze che ha con­sen­tito di acqui­sire. In primo luogo, infatti, nes­suno si azzarda più a defi­nire «di sini­stra» il governo Renzi-Poletti che si è dimo­strato tanto vio­lento e pre­va­ri­ca­tore nella sua azione con­tro i diritti fon­da­men­tali dei lavo­ra­tori, quanto falso e misti­fi­cante nell’uso del suo stra­po­tere media­tico. Read the rest of this entry »


Gli effetti nefasti del Jobs Act

Posted: Novembre 19th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Gli effetti nefasti del Jobs Act

fiom_pt56 di Luciano GallinoUno dei principali esiti del Jobs Act, a danno dei lavoratori, sarà la liquidazione di fatto del contratto nazionale di lavoro (cnl), in attesa di una legge — di cui il governo parlerà, sembra, a gennaio — che ne sancisca anche sul piano formale la definitiva insignificanza rispetto alla contrattazione aziendale e territoriale.

D’altra parte la strada verso tale esito nefasto era già stata tracciata dagli accordi interconfederali del giugno 2011 e del novembre 2012 (non firmato dalla Cgil). In essi venivano assegnate al cnl dei compiti del tutto marginali rispetto alla sua funzione storica: che sta nel difendere la quota salari sul Pil, cioè la parte di reddito che va ai lavoratori rispetto a quella che va ai profitti e alle rendite finanziarie e immobiliari. Grazie al progressivo indebolimento del cnl, dal 1990 al 2013 tale quota è diminuita in Italia di circa 7 punti, dal 62 per cento al 55. Si tratta di oltre 100 miliardi che invece di andare ai lavoratori vanno ora ogni anno ai possessori di patrimoni, dando un contributo di peso all’aumento delle disuguaglianze di reddito e di ricchezza. Read the rest of this entry »