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Avere di più, essere di meno

Posted: Ottobre 10th, 2012 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Avere di più, essere di meno

di Franco Arminio 

La parola più citata dalla politica è la parola crescita. Ormai viene pronunciata a ripetizione, come negli esercizi spirituali buddisti. In una società che alla sua crisi sa opporre solo questa parola non bisogna poi stupirsi che viene fuori la bulimia dei politicanti alla Fiorito che l’ossessione della crescita la prendono alla lettera e fanno di tutto per accrescere il loro patrimonio. In un certo senso viviamo tutti ammassati in un piccolo campo di concentramento in cui vige la sola legge dell’accumulo. Possono essere poltrone, benefit, amori, successi, fallimenti, il principio ispiratore della dilagante miseria spirituale è sempre quello: avere di più, essere di meno.
La crescita che viene evocata ovviamente è solo quella dei consumi. Vendere più automobili significa avere più gatti morti per le strade, più aria sporca e più rumori, ma questo non sembra preoccupare nessuno. La politica col governo tecnico è andata in cassa integrazione. È entrata in depressione e non lo sa. Non sa allearsi e non sa scontrarsi sulle scelte di fondo. Ci sono contese puramente verbali, come quelle che vediamo in televisione. È il trionfo dell’agonia ciarliera, dell’autismo corale. Read the rest of this entry »


Come si esce dall’economia del debito

Posted: Ottobre 31st, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI, DECRESCITA, POLITICA | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Come si esce dall’economia del debito

di Paolo Cacciari – Bisogna uscire da quella economia «che pone gli interessi del capitale sopra a quelli del lavoro e della stessa vita delle persone e dell’ecosistema terrestre» Il manifesto, 29 ottobre 2011

Le vecchie ricette keynesiane non hanno più margini in una crisi strutturale di queste dimensioni e qualità. Deve decrescere la dipendenza dal mercato e dall’ossessione del Pil.

Alzino la mano quanti hanno azioni? Pochissimi, a giudicare dal fatto che non ci dicono mai la loro vera consistenza (numero di persone per il valore delle azioni possedute). Alzino la mano quanti hanno titoli di stato? Non molti e comunque posseggono meno della metà della metà del valore dei titoli emessi (la metà è all’estero, l’altra metà è nelle casse di imprese e investitori istituzionali vari). Alzi la mano chi ha denari in banca? Abbastanza, ma si accontentano di interessi che non proteggono nemmeno dall’inflazione. E allora, chi se ne frega del default ! Falliscano pure banche e stati, non vengano rimborsati i prestiti che hanno avuto, o vengano congelati in attesa di tempi migliori. Read the rest of this entry »


Uscire dalla crisi nel segno dei diritti, delle tutele sociali, della democrazia.

Posted: Settembre 26th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE, POLITICA | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Uscire dalla crisi nel segno dei diritti, delle tutele sociali, della democrazia.

Il sostegno dell’Arci alla manifestazione nazionale promossa dalla Fiom per il 16 ottobre

Il nostro Paese vive momento di grave disagio. La crisi economica ha prodotto effetti devastanti in un contesto sociale già segnato da cronici squilibri: la disoccupazione e la cassa integrazione crescono a livelli vertiginosi, l’impoverimento e la precarietà di strati sociali sempre più estesi sono i sintomi di una vera emergenza sociale.

Le misure con cui il governo ha inteso far fronte a questa situazione sono risibili. Si è scelto di non decidere, lasciando che il costo della crisi si scaricasse sui più deboli. E’ una scelta sbagliata, perché nella crisi servono più tutele sociali, non meno. Serve un piano strategico per rimuovere le cause della povertà, rafforzare la dimensione universalistica del welfare, garantire livelli essenziali di assistenza e misure di sostegno sociale al reddito.

Dietro la propaganda delle promesse e degli appelli all’ottimismo, di concreto restano solo i tagli alla spesa, l’arretramento generalizzato dei diritti, la crescita del divario sociale, e un Paese sempre più diviso fra chi va avanti nella competizione e chi viene lasciato indietro, costretto ad aspettare un po’ di carità. Mentre si discute di federalismo, i tagli agli Enti Locali mettono in discussione l’accessibilità ai servizi essenziali per molte famiglie. Non è certo questo il Paese descritto dalla nostra Costituzione, che pone l’uguaglianza dei diritti a base della cittadinanza. Read the rest of this entry »