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Per Vittorio Arrigoni, Umano Giusto

Posted: Aprile 16th, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI, GENERALE | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Per Vittorio Arrigoni, Umano Giusto

Non c’è neppure stato il tempo di iniziare a mettere in fila le firme sul primo appello per la sua liberazione, che arrivavano a valanga nella notte da ogni angolo di Italia.
Vittorio Arrigoni è stato ucciso a Gaza, a trentasei anni, poche ore dopo il suo sequestro.
Ogni giorno per anni ci ha raccontato la lotta per la sopravvivenza di due milioni di persone rinchiuse nell’assedio, bombardate, affamate, umiliate.
Aveva scelto di stare all’inferno per aiutare a rompere il silenzio.
Aiutava con immagini e parole, indipendenti e imparziali come la vita vera, chi volesse raccontare la verità.
A parte pochissimi, nessuno guarda a Gaza. E’ diventata ormai un buco nero nella cronaca e nella politica. Read the rest of this entry »


VOGLIAMO L’ACQUA E IL SOLE, MICA LA LUNA

Posted: Marzo 24th, 2011 | Author: | Filed under: POLITICA | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su VOGLIAMO L’ACQUA E IL SOLE, MICA LA LUNA

Roma – Manifestazione nazionale 26 Marzo


VOTA SI’ AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!
SI’ per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,
dei diritti, della democrazia

 

Sabato 26 marzo il popolo dell’acqua ha indetto a Roma una grande manifestazione nazionale per 2 SI’ ai referendum per l’acqua bene comune, per il SI’ per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia.

Una piazza per l’acqua, una piazza per la vita.

Questi referendum sono fondamentali per tutte le donne e uomini che guardano ad un altro modello di società, di sviluppo e al futuro del pianeta.

E’ da anni che i movimenti in difesa dell’acqua bene comune si battono per il suo riconoscimento quale diritto umano universale, diritto calpestato da diverse norme che vogliamo abrogare con i referendum.

A questa battaglia contro la mercificazione dell’acqua si unisce la battaglia contro il ritorno al nucleare in Italia.

Il tremendo terremoto che ha colpito recentemente il Giappone e la drammatica situazione venutasi a creare nella centrale nucleare di Fukushima, con il disastro nucleare tuttora in corso e con conseguenze ancora imprevedibili ma in ogni caso tragiche per la popolazione coinvolta e per l’ambiente dell’intero pianeta, rendono l’appuntamento del 26 ancora più importante e urgente. Read the rest of this entry »


Invidia delle ruspe tunisine

Posted: Gennaio 24th, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Invidia delle ruspe tunisine

di Alessandro Robecchi

Confesso di aver provato invidia. Non per la generosità di tante giovani ragazze dispostissime a donare un organo, e poi dicono che i giovani sono egoisti! E nemmeno invidia per le seratine di Arcore, o per le buste di soldi, né per amici tanto fedeli (Lele, Emilio), né per la consigliera regionale in topless. No. Ho provato invidia per i tunisini che si portavano via con la ruspa la Ferrari di Ben Alì al grido: “Questi sono soldi nostri”. Succederà mai da queste parti? Ne avremo mai l’ardire, proveremo mai il brivido di considerare seriamente che troppe cose nostre ci sono state rapinate, avremo mai il coraggio di riprendercele? Non so se la dignità di un paese si possa spostare con la ruspa, ma insomma, sarebbe il caso di verificare. E la ricchezza esagerata allora? Costruita con aziende scippate con destrezza, con giudici corrotti alla bisogna, con leggi fatte apposta per favorirne l’espansione smisurata, non sarebbe roba nostra, o almeno un po’ meglio distribuita? E l’informazione, allora? Non sarebbe una cosa nostra quella parte di servizio pubblico che oggi scodinzola minzolinianamente? E la decenza, la decenza decapitata che vede ancora un anziano selezionatore di pupe alla guida di un telegiornale nazionale, non sarebbe anche quella una cosa da riprenderci con la ruspa?

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Lettera al Presidente della Repubblica

Posted: Gennaio 13th, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Lettera al Presidente della Repubblica

di Rossana Rossanda

All’ on. Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica

Signor Presidente,
non credo di mettere in causa l’esercizio del Suo mandato al di sopra delle parti politiche e sociali, chiedendoLe, da semplice cittadina che ha avuto, anche se solo per età, il privilegio di seguire il lavoro dei costituenti, di voler intervenire con un richiamo al paese su quel che la Costituzione prescrive in tema di diritti sindacali. Gli articoli 39 e 40 infatti non sono, come può constatare anche una non giurista, principi ottativi che testimoniano di un indiscutibile spirito dei costituenti ma cui, per mancanza delle articolazioni successive, un cittadino non si può appellarsi per veder riconosciuto un suo diritto. Sono del tutto inequivoci e la loro attuazione è stata regolamentata dalle leggi. Read the rest of this entry »


Sì ai diritti, No ai ricatti

Posted: Gennaio 12th, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Sì ai diritti, No ai ricatti

La costituente Fiat

di Marco Revelli

In città si stanno moltiplicando i negozi con la vistosa insegna gialla «Compro oro». Erano pressoché sconosciuti fino a un paio di anni fa, ora crescono come funghi: appena un paio in centro, gli altri – decine – nelle ex barriere operaie, Borgo San Paolo, Barriera di Milano, Mirafiori sud… Acquistano tutto, anche le protesi dentarie. D’altra parte Torino ha fatto segnare nel 2010 il non invidiabile primato nella crescita dei pignoramenti di alloggi, con un +54,8% nei primi dieci mesi dell’anno rispetto al già duro 2009. E si calcola – sono dati impressionanti – che un 35-40% dei lavoratori metalmeccanici torinesi abbia fatto ricorso, nell’ultimo biennio, alla cessione del quinto dello stipendio, per pagare le rate in sospeso, o semplicemente per arrivare alla fine del mese.
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Appello della Tavola della Pace

Posted: Gennaio 11th, 2011 | Author: | Filed under: GENERALE | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Appello della Tavola della Pace

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e a 50 anni dalla prima Marcia per la pace Perugia-Assisi, la Tavola della pace invita a compiere due piccoli gesti per dare voce a chi non ha voce, per difendere i diritti umani, per non essere complici, per dire che le cose devono cambiare profondamente, perché ci sia un po’ più di giustizia, per liberarci dalla guerra e dallo sfruttamento, per rispettare la Costituzione, per costruire un’Italia migliore in un mondo migliore, per costruire una politica di pace.
1. Appendi alla tua finestra la bandiera della pace lasciandola ben visibile fino al 25 settembre 2011 quando si svolgerà la prossima Marcia, scattale una foto e inviala a redazione@perlapace.it ;
2. Firma la Dichiarazione di pace con cui si vuole ricordare a tutti che l’Italia deve ripudiare la guerra e lottare contro la povertà, tagliare le spese militari, investire sull’educazione, rispettare i diritti umani e prendersi cura della Terra.
La campagna Bandiere di pace è promossa dalla Tavola della pace, dalla Rete italiana per il disarmo, dall’Arci e da numerose altre associazioni.

Leggi:

BALCONI DI PACE di Alex Zanotelli

Il primo gennaio è stato la giornata mondiale della pace, un richiamo forte al nostro impegno perché ritorni a fiorire la pace sulla Terra.

“In piedi, costruttori di pace”, aveva gridato nel 1990 Don Tonino Bello nell’Arena di Verona, gremita di gente. Come mai oggi si parla così poco di pace in questo nostro paese, sia a livello ecclesiale che civile?In piedi, costruttori di pace, rimettiamo le bandiere della pace ai nostri balconi e impegniamoci per realizzare questo Sogno. Read the rest of this entry »


La Fiom mobilita la dignità operaia

Posted: Dicembre 30th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su La Fiom mobilita la dignità operaia

di Loris Campetti

Il referendum è uno strumento democratico in cui le persone possono dire la loro su un tema che li riguardi direttamente. Imporre lo strumento del voto perché si accetti di non poter votare mai più, non è un paradosso o un ossimoro, è un gigantesco imbroglio, che si trasforma in un odioso ricatto nel momento in cui la formulazione del quesito referendario suona così: accetti di rinunciare ai tuoi diritti, compreso quello di ammalarti, scioperare, persino mangiare se la domanda di automobili dovesse schizzare in alto, eleggere i tuoi rappresentanti sindacali, in cambio della salvezza del posto di lavoro? Read the rest of this entry »


Cancun: ignorati i popoli, vince il mercato

Posted: Dicembre 12th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Cancun: ignorati i popoli, vince il mercato

Se il pianeta ha la febbre a Cancun non è stata curata, anzi. Nulla di vincolante è stato deciso nell’accordo uscito all’alba di ieri, nonostante l’enfasi data dai governi riuniti e dalla stampa al testo conclusivo emerso dalle due settimane di lavori.

Cancun conferma sostanzialmente il consolidamento della logica emersa a Copenaghen, ampliando i meccanismi attraverso cui la gestione della crisi ambientale e climatica passa attraverso la finanziarizzazione e nuove speculazioni economiche. Il fondo verde, i mercati di carbonio e il meccanismo dei Redd+  non sono altro che false soluzioni che istituiscono una sorta di “diritto di inquinare”, in base al quale i paesi industrializzati continuano con le emissioni pagando “indulgenze” compensative che si risolvono nell’ennesimo ricatto verso i paesi del sud del mondo. Read the rest of this entry »


Arci e Cgil lanciano l’appello Genova per Noi

Posted: Dicembre 10th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Arci e Cgil lanciano l’appello Genova per Noi

GENOVA PER NOI

Dieci anni fa, fiduciose nel valore della partecipazione, centinaia di migliaia di persone e tanti giovani si preparavano a contestare pacificamente i potenti del mondo durante il G8 di Genova, ignari di dover incontrare una delle più grandi violazioni dei diritti umani avvenuta in un paese occidentale nel dopoguerra. Non immaginavano che per anni avrebbero dovuto chiedere verità e giustizia, giunte parzialmente dalle sedi giudiziarie e mai dall’ambito politico e istituzionale. Read the rest of this entry »


Il ricordo di un amico

Posted: Dicembre 2nd, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Il ricordo di un amico

Anche noi vogliamo salutare il gesto di Mario Monicelli con le parole di un amico. Non ci piace l’infamia di chi ha cercato di liquidare la sua morte come l’azione di un disperato solo a fini di sciacallaggio politico e ideologico. L’articolo di Valentino Parlato ci dice invece che il gesto estremo di Monicelli è stato l’ultimo atto di una coerenza che  lo ha attraversato per tutta la vita. Ciao Mario.


Una lucida volontà

di Valentino Parlato

Questa nostra Italia è proprio ridotta male. Ridotta male soprattutto in Parlamento, tra quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e che, invece, si confermano soggetti presuntuosi e senza cultura, che non sanno né di storia, né di filosofia.
Penso, ma non è sola, all’onorevole Paola Binetti, che non ha potuto fare a meno di dare sfogo alle sue – mi viene da scrivere – sciocchezze sul diritto alla vita e sulla condanna del suicidio, ridotto a debolezza, a disperazione.
L’occasione è il suicidio di Mario Monicelli, 95 anni, che si è buttato giù dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni, invece di farsi curare e continuare a vivere. Fortunatamente, fuori dal coro, è stato il Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, che con buona cultura storicista e laica nella Camera ardente di Mario Monicelli, ha detto: «Se ne è andato con una ultima manifestazione della sua forte personalità, un estremo scatto di volontà che bisogna rispettare». Un atto di volontà, non di disperazione, alla quale a molti piacerebbe aggiungere l’aggettivo «vile».
Quante ipocrite proteste: perché quelli che condannano il suicidio non pensano alle loro responsabilità? E’ innanzitutto la dimostrazione di una assoluta mancanza di cultura storica. Dobbiamo condannare Socrate, dobbiamo dire che era un poveretto in preda alla disperazione e che per viltà si uccise?
Dobbiamo disprezzare Seneca che si svenò in un bagno caldo dopo avere invitato amici e conversare con lui e ascoltare il suo addio?
La mia memoria, con l’età è sempre più debole, e non ricordo le centinaia di suicidi gloriosi che segnano la storia. Ma il punto è che questa banale e spocchiosa condanna del suicidio vuole essere un limite all’intelligenza e all’autonomia di noi esseri umani che, invece, deve rimanere nelle regole che qualcun altro (le religioni soprattutto) crede di avere imposto. «Un estremo atto di volontà» ha detto Napolitano, la volontà di un cittadino e non di un suddito. E io aggiungerei che quello di Monicelli è stato un atto di lucida volontà. Nessuno mi racconti storie sulla sua disperazione. Viveva a Monti, ci incontravamo, discutevamo, andavamo a cena insieme, e non ha mai rotto le scatole dicendo che era solo, disperato e che voleva suicidarsi. Era un uomo lucido e razionale e a 95 anni, stando anche piuttosto male e a un punto avanzato della sua vita, ha lucidamente deciso di mettere lui, autonomamente, la parola fine e non aspettare che fosse un medico o chiunque altro a dirgli che doveva chiudere.
Io direi a Mario, che tante cose mi ha insegnato con i suoi film e con le conversazioni, un grande grazie. Anche alla fine mi ha insegnato qualcosa.
Qualcuno dirà che questo mio scritto è un’apologia del suicidio. No, è solo un tentativo di ragionare con i piedi per terra.

il manifesto del 02/12/2010