Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!
Posted: Gennaio 13th, 2011 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: costituzione, diritti, fiat, giustizia sociale, lavoro, Lettera, presidente della repubblica, rossana rossanda, uguaglianza | Commenti disabilitati su Lettera al Presidente della Repubblica
di Rossana Rossanda
All’ on. Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica
Signor Presidente,
non credo di mettere in causa l’esercizio del Suo mandato al di sopra delle parti politiche e sociali, chiedendoLe, da semplice cittadina che ha avuto, anche se solo per età, il privilegio di seguire il lavoro dei costituenti, di voler intervenire con un richiamo al paese su quel che la Costituzione prescrive in tema di diritti sindacali. Gli articoli 39 e 40 infatti non sono, come può constatare anche una non giurista, principi ottativi che testimoniano di un indiscutibile spirito dei costituenti ma cui, per mancanza delle articolazioni successive, un cittadino non si può appellarsi per veder riconosciuto un suo diritto. Sono del tutto inequivoci e la loro attuazione è stata regolamentata dalle leggi. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 12th, 2011 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: costituzione, democrazia, diritti, equaglianza, fiom, giustizia sociale, lavoro, libertà, marco revelli | Commenti disabilitati su Sì ai diritti, No ai ricatti

La costituente Fiat
di Marco Revelli
In città si stanno moltiplicando i negozi con la vistosa insegna gialla «Compro oro». Erano pressoché sconosciuti fino a un paio di anni fa, ora crescono come funghi: appena un paio in centro, gli altri – decine – nelle ex barriere operaie, Borgo San Paolo, Barriera di Milano, Mirafiori sud… Acquistano tutto, anche le protesi dentarie. D’altra parte Torino ha fatto segnare nel 2010 il non invidiabile primato nella crescita dei pignoramenti di alloggi, con un +54,8% nei primi dieci mesi dell’anno rispetto al già duro 2009. E si calcola – sono dati impressionanti – che un 35-40% dei lavoratori metalmeccanici torinesi abbia fatto ricorso, nell’ultimo biennio, alla cessione del quinto dello stipendio, per pagare le rate in sospeso, o semplicemente per arrivare alla fine del mese.
Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 6th, 2011 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: democrazia, forum sociali, leader, partecipazione, politica, primarie, sinistra, società civile, vendola | Commenti disabilitati su Oltre le primarie, proviamo a fare a meno dei leader
di Paolo Cacciari
Dopo aver letto il bell’articolo di Michele Prospero («L’iperdemocrazia delle primarie», il manifesto del 19 dicembre) ho pensato: e se provassimo a fare ameno dei leader, dei capi, delle guide? Dei divi condannati a «bucare lo schermo» e degli antidivi che alla telecamera non si possono nemmeno avvicinare.
Dei condottieri che hanno il difetto di doversi sempre trascinare dietro una massa acquiescente e dei carismatici che sono pericolosi perché vengono creduti anche quando sbagliano. Se provassimo invece a salvarci da soli, seguendo l’approccio DIY (do it yourself)? Saremmo ridicoli come il Barone di Munchausen che tentava di tirarsi su per il colletto della giacca, o ammirevoli come i lillipuziani?
Se provassimo a comportarci con coerenza rispetto all’idea di società e di individuo che abbiamo in mente (una società capace di cooperare solidarmente e di un individuo capace di autogovernarsi) risulteremmo più deboli o più credibili agli occhi dei nostri simili? Se alle tante fabbriche, officine, cantieri, laboratori… (tutti rigorosamente con il loro brand) sostituissimo degli orti delle buone pratiche? Read the rest of this entry »
Posted: Dicembre 10th, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: Arci, cgil, diritti, forum sociali, G8, genova, libertà | Commenti disabilitati su Arci e Cgil lanciano l’appello Genova per Noi
GENOVA PER NOI
Dieci anni fa, fiduciose nel valore della partecipazione, centinaia di migliaia di persone e tanti giovani si preparavano a contestare pacificamente i potenti del mondo durante il G8 di Genova, ignari di dover incontrare una delle più grandi violazioni dei diritti umani avvenuta in un paese occidentale nel dopoguerra. Non immaginavano che per anni avrebbero dovuto chiedere verità e giustizia, giunte parzialmente dalle sedi giudiziarie e mai dall’ambito politico e istituzionale. Read the rest of this entry »
Posted: Dicembre 2nd, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: democrazia, diritti, libertà, Mario Monicelli | Commenti disabilitati su Il ricordo di un amico

Anche noi vogliamo salutare il gesto di Mario Monicelli con le parole di un amico. Non ci piace l’infamia di chi ha cercato di liquidare la sua morte come l’azione di un disperato solo a fini di sciacallaggio politico e ideologico. L’articolo di Valentino Parlato ci dice invece che il gesto estremo di Monicelli è stato l’ultimo atto di una coerenza che lo ha attraversato per tutta la vita. Ciao Mario.
Una lucida volontà
di Valentino Parlato
Questa nostra Italia è proprio ridotta male. Ridotta male soprattutto in Parlamento, tra quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e che, invece, si confermano soggetti presuntuosi e senza cultura, che non sanno né di storia, né di filosofia.
Penso, ma non è sola, all’onorevole Paola Binetti, che non ha potuto fare a meno di dare sfogo alle sue – mi viene da scrivere – sciocchezze sul diritto alla vita e sulla condanna del suicidio, ridotto a debolezza, a disperazione.
L’occasione è il suicidio di Mario Monicelli, 95 anni, che si è buttato giù dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni, invece di farsi curare e continuare a vivere. Fortunatamente, fuori dal coro, è stato il Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, che con buona cultura storicista e laica nella Camera ardente di Mario Monicelli, ha detto: «Se ne è andato con una ultima manifestazione della sua forte personalità, un estremo scatto di volontà che bisogna rispettare». Un atto di volontà, non di disperazione, alla quale a molti piacerebbe aggiungere l’aggettivo «vile».
Quante ipocrite proteste: perché quelli che condannano il suicidio non pensano alle loro responsabilità? E’ innanzitutto la dimostrazione di una assoluta mancanza di cultura storica. Dobbiamo condannare Socrate, dobbiamo dire che era un poveretto in preda alla disperazione e che per viltà si uccise?
Dobbiamo disprezzare Seneca che si svenò in un bagno caldo dopo avere invitato amici e conversare con lui e ascoltare il suo addio?
La mia memoria, con l’età è sempre più debole, e non ricordo le centinaia di suicidi gloriosi che segnano la storia. Ma il punto è che questa banale e spocchiosa condanna del suicidio vuole essere un limite all’intelligenza e all’autonomia di noi esseri umani che, invece, deve rimanere nelle regole che qualcun altro (le religioni soprattutto) crede di avere imposto. «Un estremo atto di volontà» ha detto Napolitano, la volontà di un cittadino e non di un suddito. E io aggiungerei che quello di Monicelli è stato un atto di lucida volontà. Nessuno mi racconti storie sulla sua disperazione. Viveva a Monti, ci incontravamo, discutevamo, andavamo a cena insieme, e non ha mai rotto le scatole dicendo che era solo, disperato e che voleva suicidarsi. Era un uomo lucido e razionale e a 95 anni, stando anche piuttosto male e a un punto avanzato della sua vita, ha lucidamente deciso di mettere lui, autonomamente, la parola fine e non aspettare che fosse un medico o chiunque altro a dirgli che doveva chiudere.
Io direi a Mario, che tante cose mi ha insegnato con i suoi film e con le conversazioni, un grande grazie. Anche alla fine mi ha insegnato qualcosa.
Qualcuno dirà che questo mio scritto è un’apologia del suicidio. No, è solo un tentativo di ragionare con i piedi per terra.
il manifesto del 02/12/2010
Posted: Settembre 22nd, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: diritti, fiom, lavoro | Commenti disabilitati su Insieme alla Fiom, contro la crisi

La crisi che il mondo sta attraversando è strutturale, riguarda cioè l’intero sistema capitalistico ed è il prodotto di tante crisi: da quella dei dispositivi economici che hanno nella finanza il loro epicentro, alla precarizzazione di massa e alla redistribuzione della ricchezza dal lavoro alla rendita e al profitto; da quella ecologica, che pone sempre più drammaticamente il problema degli effetti sulla nostra vita della devastazione ambientale irreversibile, alla crisi alimentare per tanta parte del pianeta, fino alla crisi energetica e di accesso ai beni comuni come l’acqua.
La crisi attraversa e stravolge tutte le sfere, innanzitutto della democrazia e della libertà. Conseguenza più diretta è una ridefinizione continua dei valori e dell’etica che stanno alla base di ogni ipotesi di società in cui prevalgono individualismo ed egoismo. Ma che cosa significa crisi? Per noi, se le condizioni che ci hanno portato a questa situazione continuassero a essere riprodotte, come è sotto gli occhi di tutti, risulta evidente che essa segnala l’impossibilità di pensare a un mondo più giusto, possibile e vivibile per tutti. Infatti la crisi si muove, acuisce e aumenta i suoi effetti, non è un fenomeno statico, quindi la crisi è sempre il momento delle decisioni. Read the rest of this entry »
Posted: Luglio 15th, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Resoconto video de “La primavera manifesta 2010” – terza edizione.

un momento del convegno
Il primo giugno si è svolto il consueto appuntamento con LA PRIMAVERA MANIFESTA: AUTOPRODUZIONE, DONO E OSPITALITA’. E’ stata una straordinaria festa cittadina. Siamo particolarmente contenti per quello che siamo riusciti a realizzare con l’impegno nonostante le difficoltà economiche. La manifestazione si conferma come un momento importante di ricerca culturale: dal convegno sui valori di comunità alla condivisione eno-gastronomica delle produzioni locali, il bilancio è ampiamente positivo. La comunità si è mostrata viva. Valori e tradizioni ancora respirano seppure sotto sollecitazione.
Sentiamo di dover ringraziare un po’ di gente: padri e madri, parenti e amici, tutti i bambini che con i loro sorrisi hanno reso più gioiosa l’atmosfera, i contadini per i loro vini e le massaie per la bontà dei loro doni, gli amici videomakers, la Teoria dei Giochi e supporter, Mina per l’istallazione, la parte attiva della proloco, l’arci provinciale, l’assessorato alla cultura, i relatori intervenuti e Uccio per la grande disponibilità. Una rete straordinaria di persone volontarie senza le quali niente è possibile.
Ringraziamo anche chi, o per invidia o per disfattismo, ci stimola a fare meglio e chi ci contrasta per il semplice motivo di fare tutto questo.
A tutti voi l’augurio di un futuro armonioso.
ECCO IL VIDEO: La primaVERA maniFESTA: autoproduzione, dono e ospitalità.
Posted: Luglio 15th, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su CIANFRUSOTECA: la nuova vita degli oggetti!
Lo slogan è: L’inutile che ritorna utile. Il progetto si chiama Cianfrusoteca ed è il luogo permanente per la raccolta delle cianfrusaglie che conservano ancora un certo valore d’uso. In questo posto è possibile scambiare, donare e riusare beni e oggetti vari senza mediazione monetaria. Il principio è semplice: “porta qualcosa che non utilizzi e prendi ciò che ti serve”. Il valore di scambio delle cose depositate viene attribuito in crediti per garantire equità alla transazione.
I limiti ambientali del pianeta non consentono più di accantonare o abbandonare in cantina beni inutilizzati e che mai sogneremmo di buttare. Offrire l’opportunità a qualcun altro di usarli è il minimo che la nostra civiltà possa fare per frenare il saccheggio delle risorse naturali legate ai cicli di produzione e consumo. La “Cianfrusoteca” si presta, quindi, ad essere un servizio di eco-sostenibilità ambientale, che facilita il flusso dell’usato, con lo scopo di allungare la vita ad oggetti e beni per ridurre lo spreco di risorse naturali.
Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia come una tra le idee più innovative per un futuro migliore, è stato pensato e realizzato dall’associazione Cianfrusocoop in collaborazione con il Comune di Salice Salentino.
Per saperne di più:
Posted: Luglio 13th, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su APPELLO PER L’UNITA’ A SINISTRA
UN’AGENDA PER RIUNIFICARE LA SINISTRA
Siamo donne e uomini di sinistra che hanno preso parte alle tormentate vicissitudini culminate nella disfatta del 2008. Oggi, nella diaspora della sinistra italiana, facciamo riferimento a organizzazioni e movimenti diversi. Alcuni di noi svolgono ruoli dirigenti in partiti o associazioni, altri – dismessa la militanza attiva – contribuiscono in altre forme alla battaglia politica o vi partecipano da semplici cittadini, con immutata passione. Siamo dunque diversi. Ma siamo anche uguali, accomunati dall’appartenenza a una stessa storia e cultura politica. Questa comunanza significa per noi convenire su talune fondamentali priorità: i diritti del lavoro, l’occupazione e il reddito delle classi lavoratrici; l’inalienabile titolarità collettiva dei beni primari, a cominciare dall’acqua, dalla conoscenza e dall’ambiente; la democrazia partecipativa, garantita dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista. Sulla base di queste opzioni condivise, l’attuale situazione sociale e politica del Paese ci appare grave e densa di pericoli. Guardiamo con allarme alle pesanti conseguenze della crisi economica sulle condizioni di vita di grandi masse di cittadini italiani e migranti. Riteniamo (e la «manovra correttiva» ora minacciata dal governo ci rafforza in tale convincimento) che la drammatica crisi che investe gli anelli più deboli del contesto europeo sancendo il fallimento dell’Europa liberista di Maastricht e di Lisbona renda ancor più preoccupante anche nel nostro Paese la prospettiva delle classi subalterne. Consideriamo intollerabili il dilagare della povertà e della precarietà; l’attacco governativo alle tutele giuridiche del lavoro dipendente e al diritto dei lavoratori a una contrattazione collettiva solidale, autonoma e democratica; la distruzione dello Stato sociale e il controllo oligarchico sui mezzi di informazione; il diffondersi della corruzione e dell’evasione fiscale e l’imposizione di un sistema politico bipolare che nega rappresentanza e voce a milioni di elettori. Riteniamo concreto il rischio di svolte autoritarie in un contesto segnato dalla rottura della coesione sociale e dalla recrudescenza di pulsioni razziste alimentate da chi accarezza disegni populisti e progetta la distruzione istituzionale dell’unità nazionale.
In questo difficile frangente pensiamo che quanto ci unisce debba prevalere su quanto ci ha sin qui diviso e tuttora ci separa. Siamo determinati a batterci per una società più civile e meno ingiusta, ma siamo al tempo stesso consapevoli del concreto rischio di estinzione che oggi incombe sulla sinistra italiana. Tutto ciò ci convince della inderogabile necessità di puntare sulle convergenze e affinità e di privilegiare le importanti battaglie comuni che insieme possiamo combattere e vincere: innanzitutto quella, cruciale, per il rilancio del sistema elettorale proporzionale per tutte le assemblee elettive, a cominciare dal Parlamento nazionale. Con questo spirito ci rivolgiamo a tutte le forze organizzate della sinistra, affinché in ciascuna si affermi una volontà unitaria, indispensabile a far sì che la sinistra torni a giocare un ruolo importante sulla scena politica italiana.
Primi firmatari: Vittorio Agnoletto, Gianni Alasia, Nicola Atalmi, Saverio Aversa, Katia Bellillo, Marzia Biagiotti, Alberto Burgio, Maria Campese, Loris Campetti, Luciana Castellina, Giusto Catania, Andrea Cavallini, Bruno Ceccarelli, Cesare Chiazza, Stefano Ciccone, Marcello Cini, Paolo Ciofi, Maria Pia Covre, Elettra Deiana, Nino De Gaetano, Piero Di Siena, Stefano Falcinelli, Paolo Favilli, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Francesco Garibaldo, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Claudio Grassi, Damiano Guagliardi, Margherita Hack, Rita Lavaggi, Raniero La Valle, Orazio Licandro, Giorgio Lunghini, Maria Rosaria Marella, Alberto Marri, Giorgio Mele, Maria Grazia Meriggi, Goffredo Moroni, Roberto Musacchio, Ivan Nardone, Giorgio Nebbia, Simone Oggionni, Franco Ottaviano, Moni Ovadia, Gianni Pagliarini, Manuela Palermi, Valentino Parlato, Roberto Passini, Paola Pellegrini, Ciro Pesacane, Silvana Pisa, Luciano Ponticelli, Marcello Ricci, Luciano Riecco, Tiziano Rinaldini, Giorgio Riolo, Anna Maria Rivera, Raffaele Salinari, Linda Santilli, Elisa Savi, Patrizia Sentinelli, Adriana Spera, Bruno Steri, Aldo Tortorella, Alessandro Valentini, Mario Vegetti, Gianni Vigilante, Massimo Villone, Luigi Vinci, Stefano Vinti, Stefano Zuccherini
Posted: Giugno 10th, 2010 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Campagna”Mondiali al contrario”
Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali
Ecco il testo di un appello inviato all’ambasciatrice sudafricana in Italia, primi firmatari Alex Zanotelli e Carta, dopo il successo della campagna Mondiali al contrario. Inviate la vostra adesione a carta@carta.org con oggetto «Appello Sudafrica» e indicando nome e cognome, città, eventuale qualifica professionale e o organizzazione di appartenenza. Il numero e i nomi degli aderenti saranno riportati su carta.org. Un resoconto periodico sull’andamento della raccolta di adesioni sarà trasmesso all’ambasciata del Sudafrica a Roma. Importante: la campagna mira alla raccolta del massimo numero possibile di adesioni nei primi giorni dei Mondiali, con termine entro domenica 20 giugno.
Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali
Sua Eccellenza Ambasciatrice Thenjiwe Mtintso, siamo associazioni, movimenti di base, singoli cittadini. Tutti noi abbiamo a cuore la storia del Sudafrica, la grande lotta del movimento di liberazione che in esso si è sviluppato negli scorsi decenni e il destino delle popolazioni oppresse che di quelle lotte sono state protagoniste. Riteniamo centrale nella costruzione del nuovo Sudafrica la promozione dei diritti e del ruolo sociale e politico dei poveri.
In particolare, siamo oggi preoccupati per il trattamento subito dagli abitanti delle baraccopoli e dai venditori di strada in occasione della Coppa del mondo. Gli abitanti delle baraccopoli vengono forzatamente sfrattati e fatti vivere in “transit camps”, mentre ai venditori di strada è stato proibito di vendere la propria merce durante tutta la durata della Coppa del mondo. Ai poveri non è stato concesso di partecipare alla costruzione di un percorso comune che portasse verso la Coppa del mondo. Al contrario la Coppa del mondo è divenuta l’occasione per ristrutturare le città secondo criteri che favoriscono solo le élite. I poveri vengono spinti fuori, lontani dagli occhi dei turisti e dei giornalisti. Peraltro, le misure di sicurezza adottate in occasione dei Mondiali limitano fortemente il diritto dei cittadini a esprimere democraticamente il dissenso rispetto a questo stato di cose.
Il movimento di base Abahlali baseMjondolo, costruendo ogni giorno una democrazia reale, diretta e partecipata, sta cercando da anni di opporsi a tutto questo e lotta per il riscatto dei più poveri, per il diritto alla terra, alla casa, ai servizi di base e a un’esistenza dignitosa. Noi condividiamo le lotte di questo straordinario movimento e siamo al suo fianco.
Il movimento è stato oggetto di azioni di repressione e di attacchi violenti, il più grave dei quali si è verificato nel settembre 2009 nell’insediamento informale di Kennedy Road a Durban per opera di decine di persone armate, ed ha causato alcuni morti, la distruzione di case e beni dei membri di Abahlali e la fuga di molti di loro per sottrarsi alle violenze. Ciò nonostante, sono state arrestate 13 persone tra quelle che avevano subito l’attacco. Abahlali baseMjondolo e molti osservatori tra cui leader religiosi, associazioni, ONG, accademici e semplici cittadini denunciano il ruolo ambiguo svolto dalla polizia locale e dai dirigenti locali dell’African National Congress (ANC). Questi ultimi hanno dichiarato alla stampa che l’insediamento di Kennedy Road era stato “liberato” dalla presenza di Abahlali baseMjondolo.
Il 31 maggio una delegazione di Abahlali che era in Italia nel corso della campagna “Mondiali al contrario” è stata ricevuta all’ambasciata sudafricana a Roma. Durante l’incontro è stato chiesto che la Sua ambasciata si facesse portavoce delle richieste del movimento presso il governo sudafricano. Ci uniamo anche noi alle richieste di Abahlali baseMjondolo e per Suo tramite chiediamo alle Autorità sudafricane:
– che il Presidente Jacob Zuma risponda al Memorandum presentato da Abahlali baseMjondolo il 22 marzo 2010;
– che i “transit camps” vengano aboliti e che i poveri possano avere pieno diritto a vivere nelle città;
– che sia istituita una commissione credibile e indipendente per indagare sui fatti avvenuti a Kennedy Road nel settembre 2009;
– che vengano immediatamente rilasciati Khaliphile Jali, Stutu Koyi, Zandisile Ngutshana, Siyabulela Mambi e Samukeliso Mkhokhelwa, le 5 persone ancora detenute ingiustamente a Westville a seguito dell’attacco a Kennedy Road e non ancora informate, dopo 9 mesi, sulle motivazioni della loro incarcerazione;
– che le Autorità sudafricane nazionali e locali si impegnino a garantire il pluralismo politico, il diritto di associazione e di espressione del dissenso in tutti gli insediamenti informali così come nelle città interessate dalle manifestazioni sportive della Coppa del mondo.
Certi che vorrà dare alla nostra comunicazione il peso che merita, Le porgiamo distinti saluti.
Primi firmatari:
Alex Zanotelli, missionario comboniano, Napoli
Filippo Mondini, missionario comboniano, Castel Volturno
Antonio Bonato, missionario comboniano, Castel Volturno
Pierluigi Sullo, direttore di Carta, Roma
Gianluca Carmosino, redazione di Carta, Roma
Michele Citoni, giornalista e videomaker, Roma
Francesco Gastaldon, ricercatore, Verona
Valentina Iacoponi, ricercatrice, Roma
Fulvio Tortora, volontario, Castel Volturno
La firme raccolte sono su
http://www.carta.org/campagne/migranti/clandestino/19618