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Renzi, il Pd e il mio (personalissimo) “che fare?”

Posted: Dicembre 9th, 2013 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , | Commenti disabilitati su Renzi, il Pd e il mio (personalissimo) “che fare?”

primarie-pd-renzi-cambia-versodi Alessandro Robecchi – Dunque, i dati prima di tutto. Un’affluenza altissima alle Primarie del Pd e un’affermazione mastodontica del nuovo segretario, Matteo Renzi. Due dati che non consentono scorciatoie né letture furbette: al netto delle piccole e grandi polemiche (il voto degli esterni, la grandinata di presenza televisive, la simpatia dei grandi media, anche non di sinistra), Matteo Renzi si prende il Pd con l’appoggio massiccio della base, con una procedura democratica e con pieno merito rispetto agli sfidanti. Gli elettori del Pd, in larga maggioranza gli danno fiducia e gli chiedono di guidare un partito che non ne azzecca una da anni, appesantito da un apparato vecchio e inefficiente (e non parlo solo dei soliti nome-parafulmine, i D’Alema, le Bindi, eccetera, ma del corpaccione del partito, specie nelle realtà locali) e indeciso a tutto. Read the rest of this entry »


Oltre le primarie, proviamo a fare a meno dei leader

Posted: Gennaio 6th, 2011 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Oltre le primarie, proviamo a fare a meno dei leader

di Paolo Cacciari

Dopo aver letto il bell’articolo di Michele Prospero («L’iperdemocrazia delle primarie», il manifesto del 19 dicembre) ho pensato: e se provassimo a fare ameno dei leader, dei capi, delle guide? Dei divi condannati a «bucare lo schermo» e degli antidivi che alla telecamera non si possono nemmeno avvicinare.

Dei condottieri che hanno il difetto di doversi sempre trascinare dietro una massa acquiescente e dei carismatici che sono pericolosi perché vengono creduti anche quando sbagliano. Se provassimo invece a salvarci da soli, seguendo l’approccio DIY (do it yourself)? Saremmo ridicoli come il Barone di Munchausen che tentava di tirarsi su per il colletto della giacca, o ammirevoli come i lillipuziani?

Se provassimo a comportarci con coerenza rispetto all’idea di società e di individuo che abbiamo in mente (una società capace di cooperare solidarmente e di un individuo capace di autogovernarsi) risulteremmo più deboli o più credibili agli occhi dei nostri simili? Se alle tante fabbriche, officine, cantieri, laboratori… (tutti rigorosamente con il loro brand) sostituissimo degli orti delle buone pratiche?  Read the rest of this entry »