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Posted: Marzo 19th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: Arci, associazione, congresso, democrazia, raffaella bolini | Commenti disabilitati su L’Arci divisa dal modello di democrazia
di Raffaella Bolini – All’unanimità, nel congresso spaccato di Bologna, abbiamo approvato molte cose. Sessanta ordini del giorno, fra cui quelli contro il Fiscal Compact, per la chiusura dei Cie, contro la Tav e le grandi opere, contro la repressione degli attivisti sociali, contro l’Italicum. Modifiche allo statuto, inclusa l’incompatibilità con incarichi politici e istituzionali.
La cura e lo sviluppo delle basi territoriali era al centro del programma di tutti e due i candidati, “il valore dell’associazionismo al tempo della crisi” una priorità politica comune, per ribaltare la piramide della democrazia autoritaria che ammazza i diritti. Non è stata una divisione fra moderati e radicali, non è stata neppure la contrapposizione fra l’impegno dei circoli e quello nei movimenti. Queste faglie esistono fra di noi, ma in una mappa più complessa: fu l’Arci “tradizionale” della Toscana a dire per prima no alla guerra in Kosovo. Ma allora, su cosa ci siamo divisi? Ci siamo divisi sulla democrazia. Read the rest of this entry »
Posted: Marzo 4th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: Adolfo Pérez Esquivel, chavez, golpe, maduro, nobel, pace, venezuela | Commenti disabilitati su In Venezuela ci risiamo. È un golpe mediatico.
Adolfo Pérez Esquivel * – Il Venezuela è minacciato da tentativi golpisti della destra latinoamericana e dal governo degli Stati uniti, su questo non ci sono dubbi e non c’è niente di nuovo.
Tutti i paesi latinoamericani attraverso la Celac, la Unasur, il Mercosur e l’Alba hanno emesso comunicati congiunti riconoscendo il tentativo di destabilizzazione della democrazia venezuelana, esprimendo la propria solidarietà e la necessità di dialogo. La solidarietà con il popolo venezuelano e il suo governo è una grande sfida per tutta la Nostra America. Read the rest of this entry »
Posted: Febbraio 27th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: capitale umano, massimo badacci, scuola, sviluppo umano | Commenti disabilitati su La cattiva educazione
Intervista di Paolo Ercolani. Un incontro con Massimo Baldacci, pedagogista e docente, autore del libro «Per un’idea di scuola». «Bisogna privilegiare lo sviluppo umano e non il capitale umano. Non incoraggiare i produttori efficienti, ma i liberi pensatori»
La misura della capacità che i governati hanno di controllare l’operato dei governanti, quindi in buona sostanza il punto cruciale del rapporto fra i cittadini di una democrazia e il potere che li dirige, passa inevitabilmente attraverso lo stato in cui versa il sistema formativo ed educativo di un Paese.
La costituzione di individui critici, autonomi, correttamente informati e in grado di impegnarsi politicamente nel consesso sociale in cui si trovano a vivere, è determinata dalla forza e dall’efficacia con cui la scuola riesce a resistere alle enormi forze spettacolari (mass media, mercato, dogmi) che invece spingono per l’affermazione di un pensiero unico. In cui l’economia domina sulla politica, all’interno di un sistema di potere che vede un numero sempre più ampio di cittadini ridotti a consumatori passivi, strumenti senza valore per scopi che sono quelli del mercato e, in generale, di un modello sociale in cui il pensiero critico e la cultura personale vengono visti come orpelli anacronistici di un tempo remoto. Read the rest of this entry »
Posted: Febbraio 16th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: alexis tsipras, cambiare l'europa, elezioni europee, europee 2014, gustavo zagrebelsky, sinistra | Commenti disabilitati su «Una scossa per la democrazia». Intervista a Gustavo Zagrebelsky
di Jacopo Rosatelli – «Siamo in un momento cruciale. Ciascuno dia il contributo che è nelle sue possibilità». Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte costituzionale, giurista e intellettuale di fama, guarda con molto interesse all’iniziativa che fa capo ad Alexis Tsipras, in vista delle prossime elezioni europee: «C’è bisogno di un sussulto di consapevolezza. E c’è poco tempo: dedichiamolo a spiegare perché l’Europa ha bisogno di una scossa e a chiarirne i contenuti da presentare agli elettori».
Professore, lei sostiene che questa scossa può venire soltanto da un’affermazione del progetto che incarna il 39enne leader della sinistra greca. Perché?
Prescindiamo un momento dai nomi, guardiamo prima al quadro d’insieme. Alle elezioni di maggio si affronteranno due mastodonti: da una parte, gli antieuropeisti, che sono tali in nome della reazione all’Europa della finanza che sta influendo pesantemente sulle libertà democratiche dei Paesi in difficoltà; dall’altra, l’Europa degli interessi della finanza incarnati dagli Stati forti che impongono la loro legge ai deboli. I primi vogliono il ritorno alle sovranità chiuse, al nazionalismo. Gli altri vogliono il mantenimento dello status quo. Di fronte a questi due giganti, c’è una terza possibilità, rappresentata dall’iniziativa di Tsipras: è il recupero dell’idea di Europa dei padri fondatori, che pensavano che l’integrazione economica fosse solo il primo passo verso una piena integrazione politica. Inoltre, essendo un leader greco, la figura di Tsipras ha anche un aspetto simbolico, sia perché lì stanno le origini della nostra civiltà, sia per la situazione in cui attualmente versa quel Paese: non so se ci rendiamo conto che qualche mese fa ha chiuso l’Università di Atene. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 23rd, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: liberismo, neoliberismo, oxfam, povertà, ricchezza, sinistra | Commenti disabilitati su La ricchezza nelle mani di 85 persone. Indovina con chi sta la sinistra
di Alessandro Robecchi – Ottantacinque. Non 85.000 (ottantacinquemila), né 8.500 (ottomilacinquecento), e nemmeno 850 (ottocentocinquanta), che già sarebbe spaventoso. No, no, proprio 85. Ottantacinque persone su questo affascinante e confortevole (per loro di sicuro) pianetino posseggono una ricchezza pari a quella di 3 miliardi e mezzo di persone, cioè lo 0-virgola-moltissimi-zeri-virgola-uno della popolazione ha un reddito pari a quello del 50 per cento più povero. La cifra, diffusa dall’Oxfam, è al di là di ogni immaginazione, provoca una specie di vertigine. In ogni paese del mondo c’è un grafico con due linee ben distinte: uno schizza verso l’alto, ed è la quota di ricchezza dei pochissimi super-ricchi, l’altra precipita verso il basso, ed è l’aumento della povertà dei moltissimi più poveri. Negli ultimi trent’anni la parte di ricchezza detenuta da pochi è aumentata ovunque e la quota di povertà distribuita tra gli altri è aumentata anche quella. Ovunque. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 18th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: alexis tsipras, elezioni europee, sinistra | Commenti disabilitati su A sinistra, una lista per Tsipras
L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela. Dicono i cultori dell’immobilità che sono solo due le risposte al male che in questi anni di crisi ha frantumato il progetto d’unità nato a Ventotene nell’ultima guerra, ha spento le speranze dei suoi popoli, ha risvegliato i nazionalismi e l’equilibrio fra potenze che la Comunità doveva abbattere.
La prima risposta è di chi si compiace: passo dopo passo, con aggiustamenti minimi, l’Unione sta guarendo grazie alle terapie di austerità. La seconda risposta è catastrofista: una comunità solidale si è rivelata impossibile, urge riprendersi la sovranità monetaria sconsideratamente sacrificata e uscire dall’euro. Noi siamo convinti che ambedue le risposte siano conservatrici, e proponiamo un’alternativa di tipo rivoluzionario. È nostra convinzione che la crisi non sia solo economica e finanziaria, ma essenzialmente politica e sociale. L’euro non resisterà, se non diventa la moneta di un governo democratico sovranazionale e di politiche non calate dall’alto, ma discusse a approvate dalle donne e dagli uomini europei. È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 8th, 2014 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: beni comuni, eddyburg, piero bevilacqua, saggio | Commenti disabilitati su La città. Un ecosistema di beni comuni.
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erchè e come, e a che prezzo, i saperi e le prassi urbani hanno dimenticato la natura, il fondamento materiale dell’esistenza dell’habitat della società. Un contributo al convegno “ricostruire la città”, Società dei territoriali sto/e, Roma, 17-18 gennaio 2014
Le risorse e il mercato
di Piero Bevilacqua – Che la città nasca, si conservi e si sviluppi all’interno di una rete di condizionamenti ambientali è una conquista sorprendentemente recente del pensiero sociale. Solo il progredire, negli ultimi decenni, della cultura ambientalistica e – per il nostro caso – dell’ecologia urbana
[1], hanno cominciato a disvelare ciò che a lungo la cultura dominante aveva tenuto nascosto. Vale a dire i vincoli di risorse e le condizioni di habitat entro cui sono sorte e vivono le città.
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Posted: Dicembre 9th, 2013 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: Alessandro Robecchi, primarie, renzi | Commenti disabilitati su Renzi, il Pd e il mio (personalissimo) “che fare?”
di Alessandro Robecchi – Dunque, i dati prima di tutto. Un’affluenza altissima alle Primarie del Pd e un’affermazione mastodontica del nuovo segretario, Matteo Renzi. Due dati che non consentono scorciatoie né letture furbette: al netto delle piccole e grandi polemiche (il voto degli esterni, la grandinata di presenza televisive, la simpatia dei grandi media, anche non di sinistra), Matteo Renzi si prende il Pd con l’appoggio massiccio della base, con una procedura democratica e con pieno merito rispetto agli sfidanti. Gli elettori del Pd, in larga maggioranza gli danno fiducia e gli chiedono di guidare un partito che non ne azzecca una da anni, appesantito da un apparato vecchio e inefficiente (e non parlo solo dei soliti nome-parafulmine, i D’Alema, le Bindi, eccetera, ma del corpaccione del partito, specie nelle realtà locali) e indeciso a tutto. Read the rest of this entry »
Posted: Novembre 24th, 2013 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: alluvione sardegna, beni comuni, cementificazione, territorio, zero consumo di suolo | Commenti disabilitati su Il territorio della sinistra
di Luca Landò – Nulla di nuovo sotto la pioggia, nemmeno quella che lunedì notte ha trasformato metà Sardegna in un lago di morte. Nulla di nuovo perché, come troppo spesso capita, tutti sapevano, qualcuno ha detto, nessuno ha fatto. Tutti sapevano e tutti sanno che in Italia il territorio è un malato senza cure, dunque fragile. Ed è per questo, non altro, che le frane e le alluvioni sono la regola, non l’eccezione, che negli ultimi sessant’anni ha provo cato 5500 vittime. Tutti sapevano e tutti sanno che i cambiamenti climatici non sono più la folle idea di qualche «ambientalista in sandali infradito» (definizione di Gian Antonio Stella) ma una teoria accettata da tutta o quasi la comunità scientifica internazionale. Read the rest of this entry »
Posted: Novembre 13th, 2013 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Tags: #fiumeinpiena, 16 novembre, alex zanotelli, beni comuni, crisi ecologica, ecomafie, napoli, rifiuti | Commenti disabilitati su La rivolta nella terra avvelenata
di Alex Zanotelli – La Campania è una terra avvelenata e violentata. Perché la gente sta reagendo? Va ricordato che a partire dai primi anni ’90 – quando l’Italia non ha più potuto esportare e seppellire i propri rifiuti tossici in Somalia (a causa della caduta del regime di Siad Barre, con il quale intratteneva fruttuosi rapporti) – è stato deciso che l’industria del centro-nord poteva smaltire materiali tossici in Campania. Interessate soprattutto tre aree.
Il cosiddetto “triangolo della morte”, cioè la zona di Nola, Acerra e Marigliano, dove appunto molte persone stanno morendo di tumore a causa dei rifiuti. Il secondo è l’agro Aversano, in provincia di Caserta dove sono stati sversati anche i rifiuti tossici di Marghera. Ciò è avvenuto in virtù di un “contratto” siglato tra industria del nord e camorra. Nella partita c’è anche l’industria campana. La terza area è la “terra dei fuochi”, al nord di Napoli. Un territorio che comprende Giugliano, Villaricca, Frattamaggiore fino a Casal di Principe e oltre. Qui si è continuato a bruciare di tutto con quello che ne consegue per la salute pubblica. E qui, a Giugliano, si vuole costruire un inceneritore da 480 milioni di euro. Siamo al paradosso. Read the rest of this entry »