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Non siamo il paravento della politica di palazzo

Posted: Ottobre 16th, 2013 | Author: | Filed under: ARTICOLI, ASSOCIAZIONE, POLITICA | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Non siamo il paravento della politica di palazzo

249353_190873367626649_5754077_nChiamati in causa dal Sindaco, proviamo a schiarire qualche luogo comune. Il Laboratorio Omar Moheissi – affiliato Arci – è un’associazione che da tredici anni idea, produce e organizza manifestazioni culturali e di rilievo sociale atte a sensibilizzare l’opinione pubblica su vari temi, stimolare una discussione cittadina su un futuro migliore, ricercare un altro modello di sviluppo possibile sul territorio. Il nostro impegno, in questo lungo periodo, si è sempre manifestato in completa autonomia di pensiero e di azione da qualsiasi gruppo e/o persona politica, partito e/o movimento. Per essere più precisi: per noi, rivendicare il diritto all’autonomia non significa rinunciare a fare politica. Siamo un’associazione che fa politica come pratica di cambiamento. Non per garantire consensi a qualcuno.

In questi anni abbiamo avuto non poche difficoltà ad interfacciarci con l’amministrazione comunale per il ridicolo motivo che la nostra associazione è stata ritenuta – semplicemente per aver scelto di mantenere un’identità precisa e trasparente – faziosa e di parte, considerata più come nemico da contrastare che un soggetto da ascoltare. Solo attraverso forti pressioni e faticosi inseguimenti l’associazione è riuscita a far accogliere iniziative di pregio per tutto il territorio.

Ne abbiamo avuto riprova proprio in questi giorni quando l’associazione è stata chiamata in causa, dal Sindaco Leone, in un post pubblico in risposta alle opposizioni politiche in cui scrive: “Questa Amministrazione non ha operato alcuna discriminazione, e d’altra parte ciò è dimostrato dal fatto che si è data la disponibilità all’Associazione Omar Moheissi di poter gestire a Villa il Museo dei mestieri antichi (in fase di realizzazione con fondi rivenienti dal progetto Wine net finanziato dalla Comunità Europea).”

 Portarci strumentalmente ad esempio di associazione collocata dall’altra “parte”, ci sembra penoso e dimostra come nella visione del Sindaco la nostra associazione sia considerata non come un organismo associativo socio-culturale che opera per la collettività ma come un utile pretesto per giustificarsi dagli attacchi delle opposizioni.

Crediamo che un’amministrazione pubblica, ed in particolare il Primo Cittadino, di qualsiasi colore sia, deve essere garante di tutti i cittadini e di tutte le associazioni, in qualsiasi settore esse operino. E soprattutto deve saper distinguere lo spazio di azione civile in cui l’associazionismo s’inserisce da quello della politica di palazzo.

 Questioni di principio, di valori e di regole condivise a parte, entriamo nel merito della questione. Ci viene da pensare che se l’amministrazione conta di affidare (a parole) a noi la gestione (che mai abbiamo chiesto) di un futuro Museo “delle cere 2” è, probabilmente, perché si tratta di una gestione a titolo gratuito? Perché si tratta di un museo brutta-copia di quello già esistente a Guagnano? Perché difficilmente sfruttabile data la connotazione poco turistica di Villa Baldassarri? Ad ogni modo, per quel che ci riguarda, non siamo minimamente interessati ad essere affidatari di nessuna cosa che prima non abbia percorso una procedura di cristallina evidenza pubblica.

Pensiamo, altresì, che se ci fossero state risorse da destinare, quasi sicuramente, il Sindaco avrebbe rivolto il pensiero verso qualcun altro. Vogliamo ricordare che le discriminazioni, così come sono chiamate, noi le abbiamo vissute dalla prima ora, da quando negli anni in cui si organizzava il Festival Cantiere Sonoro, alle 24.01 piombavano le forze dell’ordine. Erano gli stessi anni in cui il Sindaco ci parlava usando i pronomi “Nui” e “Ui”, “Noi” e “Voi”, per far capire meglio la differenza e la distanza che ci separava. Il “Noi” di chi comanda e il “Voi” di chi è visto dall’altra parte della barricata, sintomatico di una politica ridotta a parabola calcistica, a tifoseria da stadio, in cui il “Noi” e il “Voi” è facile declinarlo con l’appartenenza ad una bandiera. Per non parlare delle risposte miserevoli alle richieste di contributo per i progetti di interesse pubblico e le manifestazioni gratuite che il lab. Omar Moheissi organizza da anni. Salvo poi scoprire che i contributi, talvolta anche corposi, non sono mancati per altre associazioni più vicine ai colori della loro bandiera.

L’ultima presa in giro, a testimoniare l’irresponsabilità e l’inaffidabilità dell’amministrazione, si sta ancora scontando. “InCanti diVini 2013” può essere raccontata come l’edizione in cui la collaborazione con il delegato alla cultura ha posto in evidenza una politica fatta di promesse date e impegni non mantenuti, di buon viso e cattivo gioco. Inoltre, la stessa manifestazione, probabilmente ritenuta meritevole d’interesse per il pubblico che attrae e il fermento che genera, ogni anno fatica a strappare il contributo comunale seppur sia stata inserita indebitamente all’interno del programma elettorale di questa amministrazione.

E allora, al sig. Sindaco Leone che ci cita come esempio, intendiamo rammentare che laddove la vostra apertura nei nostri confronti si è presentata come un palese esercizio funambolico tra finzioni, impegni e frottole, il lab. Omar Moheissi discute, ancora oggi, su quali soluzioni trovare per far fronte a quegli impegni di spesa traditi dalla vostra, per l’appunto, “totale disponibilità”.

Per nostra cultura sappiamo accontentarci di piccole cose e gradiremmo che, per le future risposte alle opposizioni, l’amministrazione Leone, andasse a cercare il proprio paravento presso amici più fidati.

 LABORATORIO OMAR MOHEISSI


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