Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!
Posted: Maggio 18th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su DOSSIER CACCIA

di Paolo Ricci
Vivo in Inghilterra e sono rimasto stupefatto quando ho letto alcuni articoli riguardo l’oscena legge
“apri-caccia-liberi-tutti” che se presentata dove vivo avrebbe creato i presupposti per una rivolta.
Come
italiano residente all’estero provo vergogna nel leggere che un
manipolo di deputati – tra i quali immagino parecchi inquisiti –
abbiano tentato di far passare l’emendamento del fuoco sui migratori e
le altre barbarie inclusa quella di far sparare i sedicenni (perché non
i neonati?). Siamo un paese selvaggio che disconosce il volere popolare
e pratica una democrazia rabberciata. Infatti non si capisce come sia
possibile presentare una legge che trova il favore del solo 7 per cento
dei votanti. E’ qualcosa di incredibile osservare la supina
accettazione dei partiti al volere di una lobby prostrata da un crollo
epocale (quasi un milione di cacciatori in meno in un decennio). Non si
riesce a capire come una lobby perdente e perniciosa riesca a imporre a
una classe politica da operetta il proprio vergognoso volere. E anche
se la norma “no – limits “ è saltata, cambia poco; è il fatto che ci
hanno provato e ci riproveranno che offende.
Che
democrazia è questa se si disconosce la volontà di una maggioranza ( 88
per cento) e si impone quello di una sparuta minoranza (7 per cento)?
E
colpisce per uno come me – che ha sempre votato a sinistra – leggere
che questa legge oscena abbia trovato i maggiori consensi tra il popolo
di “sinistra”. Colpisce e fa vergognare. Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 16th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su PAURA LIQUIDA
Paura Liquida è il titolo del libro di Zygmunt Bauman. Qualche mese fa usciva sull’Unità un articolo che ne riassume alcuni concetti:
Bauman : ‘La paura è un reality show, lo vince sempre chi è al potere’
«Le nostre paure sono liquide, si attaccano e si staccano a seconda
di chi le vende: politica ed economia». È Zygmunt Bauman che al World
social summit spiega la paura. Viviamo in un realty ad eliminazione. Se
perdi è colpa tua e paghi. È un racconto, una storia, un excursus. La
paura che va e che viene. Che si compra e si vende. E coincide con la
lotta millenaria fra libertà e sicurezza.
Il pendolo si sposta ora verso l’una ora verso l’altra, entrambe
esigenze primarie dell’uomo. La storia, il racconto, lo fa Zygmunt
Bauman, nella sua lectio magistralis al World social summit di Roma. «È
la storia delle paure viste dall’Europa – dall’altra parte
dell’Atlantico il punto di vista è diverso», sottolinea il sociologo.
È la lunga storia che va dalle paure sociali dei secoli scorsi,
dalla lotta tra sicurezza e libertà, dunque, alle paure del XXI secolo
per cui si accetta anche l’umiliazione, il liberticidio pur di avere
quella fantomatica sicurezza.
«Fantomatica perché non risolve il problema. Le nostre paure,
infatti, – dice Bauman – sono liquide, non sono descrivibili, si
attaccano a tutto, si staccano da tutto, sono facilmente alimentabili,
ma difficilmente descrivibili». Eppure eccola spiegata in pochi minuti
l’incertezza del secolo.
«Quella che non è più umana e sociale ma animale e individuale e che
viene proprio da quella libertà, o meglio liberismo. Quello che non ci
da più reti, protezioni sociali o tutele. Dobbiamo accettare il
rischio, la vita dipende da noi. O ce la facciamo, o siamo esclusi».
Ma la paura che questa responsabilità illimitata genera non dipende
solo dalla possibilità di essere esclusi, ma soprattutto dalla
«frustrazione di doverci dire che non abbiamo saputo cogliere appieno
ciò che la vita ci ha offerto, di non essere stati abbastanza abili.
Questa nuova paura si chiama inadeguatezza – continua Bauman. Viene
da tutti gli angoli della società. Potrebbe sparire la società per cui
lavoriamo, potrebbero non servire più le nostre competenze».
Ecco che per Bauman ci troviamo «in un reality». «Potremmo essere
buttati fuori come succede per la legge della sopravvivenza. La nostra
paura quotidiana viene generata dalla domanda conseguente e la domanda
è: A chi toccherà essere fuori la prossima volta? Chi dovrà confessare
il perché non è stato in grado di sfruttare tutte le possibilità per
vincere».
Insomma, continua Bauman – abbiamo sempre paura di non essere in
linea con gli standard e di non meritare il nostro destino fino a dover
ammettere che la colpa è solo nostra.
Ed è qui che il mercato e la politica ci comprano – suggerisce il
sociologo. «La paura è un guadagno perenne per i politici che sembrano
accollarsi il compito di porre rimedio alla paura. Stessa cosa vale per
le società commerciali che ci offrono un’auto blindata o una casa –
fortezza. Entrambi i poteri sarebbero riluttanti a risolvere le nostre
paure perché ogni paura genera nuovo reddito.
Ora si cercano protezioni contro i clandestini – entra nel vivo
dell’attualità Bauman – contro potenziali terroristi e gli attentati
kamikaze. Far passare lo stato come quello che sa riconoscere un
kamikaze è una grande opportunità per ristabilire la sua credibilità e
ripristinare la disciplina.
Questo ci dimostra che la paura è un capitale», conclude il sociologo della Modernità liquida.
Posted: Maggio 8th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su RIFIUTI UMANI DIFFERENZIATI
Aggressione all’umanità, siamo all’avanguardia
di Alessandro Dal Lago
Quando qualcuno, affamato, malato o bisognoso, bussa alla nostra porta, dovrebbe scattare un imperativo primordiale al soccorso. Questo almeno sostengono le mitologie religiose. L’umanità, prima ancora di un’astrazione filosofica, è l’espressione di questo riflesso. Anche se non crediamo al diritto naturale e tanto meno alla retorica dei diritti umani, soprattutto nell’epoca delle guerre umanitarie, sappiamo che il limite minimo della comune condizione umana è definito da quell’imperativo. Rinviando i barconi dei migranti in Libia, il governo italiano ha deciso di rinunciare di fatto e di diritto a qualsiasi minima considerazione umana. O meglio: ha stabilito che la cittadinanza, italiana o occidentale che sia, è il requisito indispensabile perché qualcuno sia trattato da essere umano. E dunque che abbia diritto a vivere, a essere curato e trattato come una persona. Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 5th, 2009 | Author: labomar | Filed under: GENERALE | Commenti disabilitati su SOLIDARIETÀ AL CSOA CLORO ROSSO
Il lab.Omar Moheissi esprime piena solidarietà al centro sociale Cloro Rosso di Taranto e a Riccardo per la brutale e vigliacca aggressione subita. Esprimiamo un forte disprezzo per chi continuamente cerca di soffocare e reprimere quei pochi spazi sociali che noi ragazzi rivendichiamo come luoghi per la cultura, la politica e il sociale.
Aggressione di stampo mafioso
Posted: Maggio 1st, 2009 | Author: labomar | Filed under: CULTURA | Commenti disabilitati su 1 MAGGIO MAYDAY 2009
Anche quest’anno precari e migranti festeggiano un primo maggio di gioia e rabbia in tutta Europa. In Italia la MayDay si svolgerà a Milano a Palermo e a Roma chiedendo ancora una volta il salario minimo garantito e pregando il Santo protettore:
Oh San Precario,
Protettore di noi, precari della terra
Dacci oggi la maternità pagata
Proteggi i dipendenti delle catene commerciali,
gli angeli dei call center,
le partite iva e
i collaboratori appesi ad un filo
Dona a loro ferie e contributi pensionistici,
reddito e servizi gratuiti
e salvali dai lugubri licenziamenti
San Precario, che ci proteggi dal basso nella rete,
prega per noi interinali e cognitari
Porgi presso Pietro, Giacomo, Paolo e i Santi Tutti
la nostra umile supplica
Ricordati delle anime in scadenza di contratto
torturati dalle divinità pagane,
libero mercato e flessibilità
Che si aggirano incerte senza futuro nè casa
Senza pensioni nè dignità
Illumina di speranza i lavoratori in nero
Dona loro gioia e gloria
Per tutti I secoli dei secoli
MAYDAY
http://www.euromayday.org/
VIDEO MayDay
Posted: Aprile 30th, 2009 | Author: labomar | Filed under: GENERALE | Commenti disabilitati su FIRMA ANCHE TU. CAMPAGNA CONTRO IL RAZZISMO
In Italia milioni di nuovi cittadini stanno diventando le vittime
dell’insicurezza economica e del disagio sociale. Abbiamo assistito
negli ultimi mesi a vere e proprie campagne di criminalizzazione contro
immigrati e rom. Lo straniero, il diverso, l’escluso è diventato troppo
spesso vittima di violenza. La paura non può che creare violenza.
Molte associazioni hanno deciso di reagire.
Tante associazioni, di ogni estrazione, con storie diverse. Un solo obiettivo.
Uno sforzo collettivo e concreto che, nei prossimi mesi, vuole dare
voce e credibilità a un messaggio di "lungo respiro" che sappia creare
e supportare una reazione coordinata al razzismo e alla paura.
Dobbiamo sostenere i diritti e la dignità di ognuno. Su tutto il territorio e in ogni circostanza.
Vogliamo dare visibilità a una realtà che già esiste, creare una
rete che colleghi e dia energia all’indignazione e ai sentimenti di
solidarietà che, benché siano già presenti nelle realtà sensibili al
tema, faticano ad emergere.
E vogliamo coinvolgere in questo percorso il maggior numero di persone
possibili, di ogni età, per chiamare tutti all’assunzione delle proprie
responsabilità. L’adesione deve trasformarsi in partecipazione e
impegno concreto.
Vogliamo creare una rete nazionale per una società più libera, più
democratica e con un futuro, che sappia trovare nelle realtà locali,
sul territorio, la sua vera linfa vitale. Un percorso articolato e
coordinato, nel quale il lavoro e l’impegno quotidiano dei singoli si
inseriscono in una cornice comunicativa comune, che sappia placare la
paura dello straniero strumentalizzata dalla politica e dai media.
Parte la campagna contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro, e ha bisogno di tutti noi.
Questa non è una raccolta di firme. Non solo.
Vi chiediamo di partecipare, di organizzare degli eventi, di informarvi e di informare, di comunicare. Di reagire.
www.nonaverpaura.org
Posted: Aprile 25th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su 25 APRLE DI RICORDO
Il 25 APRILE è una data cardine per il nostro paese, una data che ha cambiato la storia italiana. È lo spartiacque tra la dittatura e la libertà, tra la guerrae la pace. Da quel giorno e in quel giorno un popolo è diventato cuore di un nuovo Stato. Libertà e Democrazia sono il lascito di quel giorno di riscatto nazionale; un lascito che si è fatto patrimonio comune nei valori espressi nella nostra Costituzione Repubblicana. Riflettere sulla storia del 25 aprile aiuta a comprendere perché la nostra Costituzione, ancora oggi, sia non solo viva e vitale, ma rappresenti il fondamento per costruire un nuovo progetto nazionale in grado di rispondere alle sfide del Ventunesimo Secolo. L’Italia, infatti, sta correndo nuovi pericoli: non può essere sottaciuto l’allarme per una ripresa del razzismo e dell’emergere di nuove forme di discriminazione ed emarginazione sociale.
…E DI IPOCRISIE
L’articolo di Marco Revelli Le piazze rubate del 25 aprile
Posted: Aprile 22nd, 2009 | Author: labomar | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su “COME UNA GOCCIA CHE SCAVA NELLA ROCCIA”
In data 16 aprile è stato effettuato il versamento pari a 177 euro corrispondente al totale dei fondi raccolti nella serata del 28 marzo per sostenere l’operato di Medici Senza Frontiere. Il nostro duplice obiettivo di offrire un intenso momento culturale legato allo spirito solidaristico è stato modestamente raggiunto. La straordinaria cornice del museo del negroamaro si è prestata alla perfezione per accogliere l’emozionante spettacolo di Andrea Chimenti. La calorosa presenza del pubblico ha fatto il resto. Ringraziamo infinitamente Tutti. LOM
Posted: Aprile 19th, 2009 | Author: labomar | Filed under: CULTURA | Commenti disabilitati su L’appello di Lucarelli: ”Usiamo per la cultura i patrimoni confiscati”
Casalecchio delle Culture promuove la campagna “Nei forzieri della mafia, un tesoro per la Cultura” attraverso la richiesta di sottoscrizione dell’appello scritto da Carlo Lucarelli, con l’adesione di Libera Nomi Numeri Associazioni contro le mafie. Le sottoscrizioni sono già oltre 700.
Posted: Aprile 17th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su I FONDI PER IL TERREMOTO
O la ricostruzione o gli F35
di Giulio Marcon
Dodici miliardi quelli che servono (così dice Maroni) per ricostruire l’Abruzzo colpito dal terremoto e 12,9 miliardi quelli che due giorni dopo il sisma, l’8 aprile, le Commissioni Difesa di Camera e Senato hanno deciso, alla chetichella, di spendere per 131 cacciabombardieri F35 (una produzione a guida americana, cui partecipano l’Italia, l’Olanda, la Norvegia, la Gran Bretagna e altri paesi) che servono in guerre d’attacco (per sfondare le linee nemiche) e che possono anche trasportare ordigni nucleari.
In realtà i costi sono superiori ai 12,9 miliardi.
Si arriva a 15 miliardi se si aggiungono quelli già stanziati e quelli per la base di Cameri (Novara) dove verranno assemblati gli F35. Inoltre, poco meno della metà di questi saranno a decollo verticale, e quindi serve una nuova portaerei per ospitarli. E inoltre gli esperti, come il generale Fabio Mini, ci dicono che gli F35 devono essere affiancati dai caccia F22- Raptor. Che noi non abbiamo, ma ce li hanno, inutilizzati, gli Stati Uniti e dai quali saremmo costretti a comprarne un po’. Altri soldi da aggiungere.
Tutto questo mentre Tremonti per l’emergenza terremoto tenta di racimolare un po’ di milioni dal 5 per mille, sottraendoli a volontariato e ricerca sul cancro. E mentre dobbiamo ricostruire case, ospedali, scuole distrutte dal sisma, ci dotiamo di un micidiale bombardiere la cui unica funzione è distruggere le linee «nemiche» e con esse, effetti collaterali, case, scuole e ospedali del «teatro di guerra» di turno. È dunque un cacciabombardiere che non serve alle «missioni di pace», a meno che queste non siano un altro modo per chiamare le operazioni di guerra. Gli F35 sono dunque incompatibili con l’art. 11 della Costituzione. Ecco perchè Sbilanciamoci ha lanciato un appello (www.sbilanciamoci.org) per chiedere al governo di fermarsi.
Il parere delle commissioni di Camera e Senato autorizza, ma non obbliga, il governo a firmare il contratto definitivo entro il 31 dicembre 2009, che ansiosamente la Lockeed – chi si rivede! – capocommessa dell’F35, chiede di accelerare. Il contratto per gli F35 è una gallina dalle uova d’oro: i costi lievitano giorno dopo giorno. La Corte dei conti americana ha stigmatizzato in un rapporto di pochi giorni fa un aumento del 17% dei costi negli ultimi 10 mesi. Considerato che la conclusione del programma è prevista per il 2026, la spesa lievitata e finale potrebbe essere 4-5 volte quella preventivata. Una montagna di soldi. In Europa le critiche a questo programma di riarmo trovano voce nei parlamenti. Solo in Italia non succede – quasi – niente.
Un segnale positivo infatti è che il Pd – purtroppo, dopo che che il governo della scorsa legislatura aveva firmato il memorandum d’intesa per produrre gli F35 – abbia deciso di non partecipare al voto finale sul parere dato dalle commissioni di Camera e Senato dell’8 aprile scorso. Speriamo che questo porti ad una netta opposizione ad un programma che produce, tra l’altro, la sudditanza europea all’industria militare Usa. E che appare «buono» per l’epoca Bush tramontata, ma fuori fase almeno rispetto alla nuova storia annunciata da Obama. Si tratta di un programma di riarmo folle, che arricchisce e rilancia il business delle corporation delle armi e che ha costi così alti che metterà in forse la stessa operativita delle Forze armate italiane. Magari avremo gli F35, ma non i soldi per farli volare. A meno che come risposta al terremoto non vogliamo aumentare le spese militari.
il manifesto 16-04-09