Posted: Giugno 17th, 2013 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI, CULTURA | Tags: beni comuni, copertino, cultura accessibile, gian maria greco, lecce, poiesis, soundmakers festival, soundmarkers | Commenti disabilitati su SoundMakers Festival: l’altra politica culturale nel Salento
Dopo le edizioni del 2011 e del 2012, nelle difficoltà organizzative e non solo che ogni evento culturale comporta, torna anche per quest’anno SoundMakers, il festival progettato su un’idea di cultura accessibile. Ed è una gran bella fortuna, in particolare, in un territorio come il Salento in cui processi e progettazione culturale (quando ci sono) sono raramente dotati di una matrice di pensiero libero, autonomo dai diktat istituzionali e aperti all’inclusività delle minoranze. In cui molte delle scelte che si ama definire culturali spesso rientrano in una dimensione economicistica della cultura: spesso legate alla logica calcolistica dello “sviluppo” con accezione meramente economica e mai stimolo di una tensione autentica all’emancipazione sociale. E aggiungiamoci, per un territorio che si prepara alla candidatura di capitale culturale europea 2019 ma che, ahinoi, per troppi anni è stato abbandonato nelle mani di istituzioni nella cui missione è stato facile scorgere uno sviluppismo di tendenza neoliberale oltre che una certa sordità dinnanzi a discorsi elaborati dal basso di diversa impostazione. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 19th, 2012 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Tags: 20 gennaio 2012, antifascismo, coordinamento antifascista, lecce, manifestazione, neofascismo, razzismo | Commenti disabilitati su MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA – VENERDI’ 20 GENNAIO 2012
Le recenti aggressioni neoquadristiche per le vie di Lecce a danno di giovani antifascisti sono riconducibili all’attivismo di Casa Pound e Blocco Studentesco. Sempre più diventa necessario chiedere a tutti i livelli la chiusura delle sedi riconducibili a questo gruppo dichiaratamente neofascista.
Applicare le norme costituzionali e le leggi vigenti sul divieto di apologia del fascismo, di ricostituzione di partiti e movimenti fascisti, di istigazione all’odio razziale, diventa sempre più necessario.
Il gruppo di Casa Pound attivo da qualche anno in città dissimula le sue attività sotto forma di richieste sociali, ma le sue sedi sono luoghi di reclutamento, addestramento, indottrinamento. La gioventù neofascista di Casa Pound ha alle spalle pesanti protezioni politiche ed istituzionali evidenti e dimostrabili.
I neosquadristi cercano di aprirsi strada nello spazio pubblico della città e nei suoi luoghi, di legittimarsi e ottenere riconoscimenti nonostante siano dichiaratamente ispirati da dottrine di violenza, razzismo, discriminazione.
Assessori del Comune e della Provincia sono andati spesso a legittimare le loro iniziative, finanziando progetti e fornendo spazi pubblici, in un modo irresponsabile che la dice lunga su chi intende utilizzare questa presenza aggressiva.
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