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Posted: Settembre 26th, 2010 | Author: labomar | Filed under: GENERALE, POLITICA | Tags: Arci, crisi, diritti, fiom | Commenti disabilitati su Uscire dalla crisi nel segno dei diritti, delle tutele sociali, della democrazia.
Il sostegno dell’Arci alla manifestazione nazionale promossa dalla Fiom per il 16 ottobre
Il nostro Paese vive momento di grave disagio. La crisi economica ha prodotto effetti devastanti in un contesto sociale già segnato da cronici squilibri: la disoccupazione e la cassa integrazione crescono a livelli vertiginosi, l’impoverimento e la precarietà di strati sociali sempre più estesi sono i sintomi di una vera emergenza sociale.
Le misure con cui il governo ha inteso far fronte a questa situazione sono risibili. Si è scelto di non decidere, lasciando che il costo della crisi si scaricasse sui più deboli. E’ una scelta sbagliata, perché nella crisi servono più tutele sociali, non meno. Serve un piano strategico per rimuovere le cause della povertà, rafforzare la dimensione universalistica del welfare, garantire livelli essenziali di assistenza e misure di sostegno sociale al reddito.
Dietro la propaganda delle promesse e degli appelli all’ottimismo, di concreto restano solo i tagli alla spesa, l’arretramento generalizzato dei diritti, la crescita del divario sociale, e un Paese sempre più diviso fra chi va avanti nella competizione e chi viene lasciato indietro, costretto ad aspettare un po’ di carità. Mentre si discute di federalismo, i tagli agli Enti Locali mettono in discussione l’accessibilità ai servizi essenziali per molte famiglie. Non è certo questo il Paese descritto dalla nostra Costituzione, che pone l’uguaglianza dei diritti a base della cittadinanza. Read the rest of this entry »
Posted: Aprile 23rd, 2010 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su L’ACQUA NON SI VENDE!
25 aprile 2010: anche in Puglia parte la Campagna Referendaria “L’acqua non si vende”, promossa dal Forum italiano Movimenti per l’Acqua. Per presentarla è convocata una conferenza stampa sabato 24 aprile alle 10,30 in Piazza Diaz. Parteciperanno l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, il Sindaco di Bari Michele Emiliano e un Assessore della Provincia di Bari.
25 aprile 2010: a 65 anni dalla Liberazione dell’Italia dalla dittatura, parte la campagna referendaria per liberare l’acqua dalla privatizzazione e dalla mercificazione e ribadire definitivamente il suo status di bene comune e diritto umano universale. In tutta Italia saranno organizzate iniziative per avviare la raccolta firme e raggiungere al più presto l’obiettivo costituzionale delle 500mila sottoscrizioni. La Puglia risponde con entusiasmo all’appello del Forum italiano Movimenti per l’Acqua e domenica fa partire un’allegra e pacifica mobilitazione coordinata dal Comitato pugliese “Acqua bene comune”: oltre 130 tra associazioni e comitati di cittadinanza attiva, con il sostegno di sindacati, parrocchie, partiti ed enti locali, sono pronti ad invadere il territorio per un’opera capillare di informazione e sensibilizzazione.
Nel corso della conferenza sarà reso noto il calendario delle iniziative di raccolta firme in tutta la Regione. A Bari già sicuri quattro banchetti: inPiazza Ferrarese, Piazza Umberto (dalle 10 alle 14), Parco 2 Giugno (dalle 9 alle 14) ed ex Socrate occupato (via Dorso, dalle 12 alle 18)
ANPI Tra le adesioni spicca quella dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani), registrata nei giorni scorsi. L’Associazione dei Partigiani ha garantito il pieno supporto in tutta Italia in occasione delle celebrazioni del 25 aprile perché, come recita il comunicato inviato dalla Segreteria nazionale “l’acqua non può diventare fonte di profitti. E’ un bene comune e come tale deve essere salvaguardato con forza”. Un sostegno dalla forte valenza simbolica da parte di chi ha contribuito nello stesso giorno ad edificare la democrazia che il referendum vuole difendere. A Bari un esponente dell’associazione sarà presente alla conferenza stampa di sabato 24.
AQP Altrettanto importante la notizia della costituzione di un Comitato referendario dei lavoratori dell’Acquedotto pugliese per l’Acqua Bene Comune. Un gruppo di lavoratori del più grande acquedotto europeo si è riunito spontaneamente con l’intento di coinvolgere i colleghi nella raccolta firme, sulla base della convinzione che conservare al pubblico la gestione della rete idrica sia operazione indispensabile per garantire l’alto valore umano e democratico dell’oggetto del loro lavoro, il bene acqua.
I TRE QUESITI Già depositati in Cassazione a Roma, i quesiti riguardano l’abrogazione dell’art. 23/bis della legge 133/2008 e di due articoli del cosiddetto “Codice dell’ambiente”, il 152/2006. Messi a punto da giuristi come Stefano Rodotà, Gianni Ferrara e Alberto Lucarelli, se approvati renderanno possibile il ricorso ad aziende speciali o enti di diritto pubblico che gestiscano l’acqua come servizio di interesse generale, senza profitti.
PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua. Si chiede di abrogare l’art. 23 bis della legge 133/2008. L’ultima normativa in materia approvata dal Governo Berlusconi, che ha segnato un’accelerazione del processo di privatizzazione. Stabilisce come modalità ordinaria di gestione l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o affidamento a società miste con socio privato almeno al 40%.
SECONDO QUESITO: aprire la strada alla ripubblicizzazione. Si chiede di abrogare l’art. 150 del decreto 152/2006 che stabilisce come uniche modalità di affidamento del servizio idrico la gara o la
Gestione attraverso SpA a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico.
TERZO QUESITO: eliminare i profitti dal bene comune acqua. Si chiede di abrogare l’art. 154 del decreto 152/2006 che dispone che le tariffe del servizio siano determinate tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
per maggiori informazioni:
www.acquabenecomune.org
segreteriareferendumacqua@gmail.com
Posted: Gennaio 29th, 2010 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su CACCIA SENZA LIMITI: HANNO VINTO LE LOBBY
Caccia senza termini. Va in questa direzione un emendamento proposto da senatore Giacomo Santini (Pdl) ed approvato martedì nella commissione Politiche Europee del Senato.
L’emendamento è inserito nel disegno di legge
1781,
la cosiddetta “legge comunitaria 2009″, che dà attuazione in Italia
alle normative dell’Unione Europea. Normative che, al contrario, mirano
a proteggere la fauna.
Ebbene sì. Proprio in questo contesto l’emendamento Santini rende possibile alle Regioni allungare la stagione di caccia. Oggi è compresa tra l’1 settembre e il 31 gennaio di ogni anno. Questi termini vengono cancellati.
Quattordici associazioni ambientaliste (fra esse Wwf, Lipu,
Legambiente) hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto in cui
definiscono gravissima e vergognosa
l’approvazione dell’emendamento Santini in commissione, anche perchè
esso “era stato più volte bocciato in precedenza da Governo e varie
commissioni parlamentari” ed “aveva ricevuto parere negativo dell’Ispra”. L’Ispra è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
La “legge comunitaria 2009″ deve ancora concludere l’iter verso l’approvazione: e dunque c’è tempo e modo per modificarla ancora. Speriamo. Se le cose non cambiano, la situazione è piuttosto grave.
Prima dell’approvazione in commissione, la senatrice Donatella Poretti (Radicale) ha pubblicato sul suo blog un’analisi dettagliata e tecnica dell’emendamento Santini.
Sottolinea che “attraverso la dichiarata motivazione di rispondere alle
procedure di infrazione comunitaria in materia di caccia, si ineriscono
una serie di elementi del tutto estranei ad esse e che anzi vanno in
direzione esattamente contraria a quanto chiesto dalla Commissione europea”.
L’abolizione dei termini della stagione di caccia,
in particolare, avviene anche se la Commissione Europea “chiede, al
contrario, di limitare il periodo di caccia prevedendo il divieto
assoluto durante le fasi di riproduzione e migrazione”, cosa,
quest’ultima, che l’emendamento non fa.
Le date che indicano i termini della stagione di caccia vengono sostituiti dall’emendamento
con questa dicitura: “I termini devono comunque garantire il rispetto
della direttiva 79/409/CEE per le specie in essa tutelate”. Si tratta
della cosiddetta direttiva Uccelli.
Secondo Poretti, è una regolamentazione pletorica e generica che
permetterà appunto alle Regioni di allungare il calendario di caccia e
determinerà “una situazione di notevolissima incertezza del diritto, viste le sicure difficoltà interpretative derivanti dal testo così riformulato”.
Si aprirà così “una stagione di caos giuridico con ricorsi, pressioni e contenziosi continui” e “una nuova stagione di ‘deroghe’ di caccia”.
Il comunicato stampa delle associazioni ambientaliste: l’emendamento Santini, caccia senza termini
Sul sito del Senato il disegno di legge 1781, “legge comunitaria 2009″ e l’emendamento Santini
Dal blog della senatrice Donatella Poretti l’emendamento Santini al ddl 1781
fonte: blogeko.it
Posted: Dicembre 9th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su Lettera aperta ai responsabili mondiali
Copenhagen, il coraggio di cambiare la storia
“Copenhagen fallisce”, “Copenhagen non fallisce”, quel che è certo è che la conferenza di Copenhagen non si concluderà con un nuovo trattato post-Kyoto vincolante, ma solo con un accordo politico “ambizioso”. Di un trattato se ne riparlerà nel 2012! Il fatto non stupisce troppo, anzi appare del tutto coerente con il modo in cui da sempre i responsabili della politica mondiale si sono posti di fronte alla crisi, un problema decisivo per le sorti dell’umanità. Dapprima, per decenni, ne hanno negato l’esistenza stessa. Ne hanno poi riconosciuto la realtà solo quando, negli anni ’70, scattò l’allarme di esaurimento delle energie fossili. Read the rest of this entry »
Posted: Dicembre 4th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su NATALE DI LOTTA: IL 23 DICEMBRE A BRINDISI PER L’AMBIENTE
Conosciamo tutti, almeno a grandi linee, la storia economica della nostra città, caratterizzata soprattutto da un’ agricoltura “secolare” e una pluridecennale industria “pesante”.
Purtroppo, ci duole constatare che quest’ultima strada, fortemente voluta dai vari amministratori locali avvicendatisi negli anni, ha trasformato in negativo la fisionomia della città e del porto.
Tralasciando l’esiguo contributo che tale politica ha apportato in termini occupazionali, la scelta di trasformare la nostra città in un polo industriale non ci ha consentito uno sviluppo sostenibile. E oggi tutti ne stiamo pagando le conseguenze.
Nonostante ciò, negli ultimi tempi abbiamo assistito al proliferare di aziende multinazionali che vogliono contribuire al massacro della nostra città attraverso la medesima produzione: quella energetica. Certo, cambierebbero le fonti, aggiungendo così ai milioni di tonnellate di carbone movimentate 2 serbatoi di gas, circa 1700 metri cubi di gpl, un imprecisato quantitativo di olio vegetale.
Noi non ci stiamo!
Non vogliamo continuare a pagare scelte intraprese altrove, né tantomeno continuare a perdere amici e parenti tra emigrazione e malattie. Noi non vogliamo crescere nella morsa tra il ricatto occupazionale e quello culturale, che non consentono una AUTODETERMINAZIONE POPOLARE. Riteniamo, inoltre, che questo sviluppo sia incoerente con la “lungimiranza elettorale” dei nostri amministratori che hanno prospettato per questa comunità uno sviluppo innovativo, culturale, turistico, eco-compatibile e SALUBRE.
Per queste e tante altre ragioni abbiamo deciso di scendere in piazza a manifestare il nostro dissenso verso il futuro che si prospetta, perché non vogliamo più essere solo spettatori dei business altrui, ma registi del nostro futuro, compatibilmente con le nostre risorse e con le capacità e la volontà del territorio.
Il prossimo 23 dicembre (ore 17,00), avrà così luogo un corteo che partirà dal piazzale della Stazione e culminerà a Piazza Santa Teresa, dove è previsto un concerto di gruppi locali che hanno fornito la loro GRATUITA adesione per continuare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a un problema molto sentito dai più giovani e non.
Sul palco di Piazza Santa Teresa si avvicenderanno: Franco Zuccaro (regista teatrale e cantante); I Malvasia e I Pizzicati di Beppe e Donatella (folk-pizzica); gli MKS (rock-blues anni ‘70); i Mama Roots e i Sud Sound System (reggae). Nel corso della manifestazione saranno allestiti spazi informativi per ricevere ulteriori informazioni sul tema e poter esprimere il proprio parere.
L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza, alle associazioni ambientaliste, culturali e di volontariato, alle associazioni di categoria e ai sindacati, ai partiti e alle istituzioni, a chiunque, nel proprio piccolo, spera e si adopera per un futuro migliore.
I ragazzi del NO AL CARBONE.
Posted: Novembre 20th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su LEI SARÀ SENZA DUBBIO UN ALTRO “MISTERO ITALIANO”
ASSASSINATA
blog transgener
Posted: Ottobre 20th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su 26 OTTOBRE_SIT-IN DI PROTESTA A BRINDISI
IL 26
OTTOBRE A PALAZZO NERVEGNA CI SARA’ L’INCONTRO DECISIVO TRA ENEL,
REGIONE, PROVINCIA E AMMINISTRAZIONE BRINDISINA PER IL RINNOVO DELLE
CONCESSIONI. L’INCONTRO PRELIMINARE SVOLTOSI A BARI SI E’ CONCLUSO CON
UN NULLA DI FATTO SOSTANZIALE. IL PRESIDENTE FERRARESE SI E’ LIMITATO A
CHIEDERE LA SOLITA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2, CON LA CONSEGUENTE
SODDISFAZIONE DA PARTE DI ENEL .
QUESTI SIGNORI NON HANNO CAPITO UN CAZZO.
DEVONO INIZIARE A PARLARE DI UNA DRASTICA RIDUZIONE DEL CARBONE.
Posted: Agosto 6th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su GIÙ LE MANI DALL’INNSE
da mamma
Vittorio Agnoletto: "Lavicenda della Innse è un primo esempio di quello che sará il sacco diMilano in occasione dell’Expo, tra la corsa al profitto di pochi ferociimprenditori e il silenzio delle istituzioni. Esprimo tutta la miasolidarietà ai lavoratori della Innse. Da mesi continuano a lavorare ea produrre nonostante il proprietario voglia smantellare un’azienda inbuona salute per realizzare su quel terreno una speculazione collegataall’Expo. La vicenda della Innse è purtroppo un chiaro esempio diquanto può accadere, a livello locale come mondiale, quando l’economiaè gestita da un capitale che distrugge posti di lavoro per favorireprogetti speculativi"
Giù le mani dall’INNSE
Posted: Luglio 11th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su 10 LUGLIO ALL’AQUILA
IL 10 LUGLIO IN MARCIA PER L’AQUILA
PER LA RICOSTRUZIONE SOCIALE E SOLIDALE,CONTRO IL VERTICE G8
RESPONSABILE DELLA CRISI GLOBALE.
Anche a Lecce si è riconfermato la necessità/volontà di partecipare al corteo indetto per il 10 luglio a L’Aquila. È necessario sapere quanto prima chi vuole partecipare. Potete dare la vostra adesione inviando una mail a:
nog8lecce@yahoo. it
oppure telefonando a
339.5670015 (Antonella)
327.3817623 (Innocenzo)
Posted: Luglio 3rd, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su PRESIDENTE NAPOLITANO, NON FIRMI QUESTA LEGGE
di Domenico Gallo
- La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, in perfetta concordanza con la Costituzione italiana considera che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali ed inalienabili costituisce il fondamento della libertà, della pace e della giustizia nel mondo. Sono questi i fondamenti dell’ordine costituzionale e della civiltà del diritto. Proprio questi fondamenti sono inesorabilmente travolti dal pacchetto sicurezza approvato ieri in via definitiva dal senato. Read the rest of this entry »