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La cattiva educazione

Posted: Febbraio 27th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , | Commenti disabilitati su La cattiva educazione

Baldacci-MassimoIntervista di Paolo Ercolani. Un incontro con Massimo Baldacci, pedagogista e docente, autore del libro «Per un’idea di scuola». «Bisogna privilegiare lo sviluppo umano e non il capitale umano. Non incoraggiare i produttori efficienti, ma i liberi pensatori»

La misura della capa­cità che i gover­nati hanno di con­trol­lare l’operato dei gover­nanti, quindi in buona sostanza il punto cru­ciale del rap­porto fra i cit­ta­dini di una demo­cra­zia e il potere che li dirige, passa ine­vi­ta­bil­mente attra­verso lo stato in cui versa il sistema for­ma­tivo ed edu­ca­tivo di un Paese.

La costi­tu­zione di indi­vi­dui cri­tici, auto­nomi, cor­ret­ta­mente infor­mati e in grado di impe­gnarsi poli­ti­ca­mente nel con­sesso sociale in cui si tro­vano a vivere, è deter­mi­nata dalla forza e dall’efficacia con cui la scuola rie­sce a resi­stere alle enormi forze spet­ta­co­lari (mass media, mer­cato, dogmi) che invece spin­gono per l’affermazione di un pen­siero unico. In cui l’economia domina sulla poli­tica, all’interno di un sistema di potere che vede un numero sem­pre più ampio di cit­ta­dini ridotti a con­su­ma­tori pas­sivi, stru­menti senza valore per scopi che sono quelli del mer­cato e, in gene­rale, di un modello sociale in cui il pen­siero cri­tico e la cul­tura per­so­nale ven­gono visti come orpelli ana­cro­ni­stici di un tempo remoto. Read the rest of this entry »


«Una scossa per la democrazia». Intervista a Gustavo Zagrebelsky

Posted: Febbraio 16th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI, POLITICA | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su «Una scossa per la democrazia». Intervista a Gustavo Zagrebelsky
5621123047_07d46288d4di Jacopo Rosatelli  –  «Siamo in un momento cruciale. Cia­scuno dia il contributo che è nelle sue possibilità». Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte costituzionale, giurista e intellettuale di fama, guarda con molto interesse all’iniziativa che fa capo ad Alexis Tsipras, in vista delle prossime elezioni europee: «C’è bisogno di un sussulto di consapevolezza. E c’è poco tempo: dedichiamolo a spiegare perché l’Europa ha bisogno di una scossa e a chiarirne i contenuti da presentare agli elettori».

Professore, lei sostiene che questa scossa può venire soltanto da un’affermazione del progetto che incarna il 39enne lea­der della sinistra greca. Perché?

Prescindiamo un momento dai nomi, guardiamo prima al quadro d’insieme. Alle elezioni di maggio si affronteranno due mastodonti: da una parte, gli antieuropeisti, che sono tali in nome della reazione all’Europa della finanza che sta influendo pesantemente sulle libertà democratiche dei Paesi in difficoltà; dall’altra, l’Europa degli interessi della finanza incarnati dagli Stati forti che impon­gono la loro legge ai deboli. I primi vogliono il ritorno alle sovranità chiuse, al nazionalismo. Gli altri vogliono il mantenimento dello status quo. Di fronte a questi due giganti, c’è una terza possibilità, rappresentata dall’iniziativa di Tsipras: è il recupero dell’idea di Europa dei padri fondatori, che pensavano che l’integrazione economica fosse solo il primo passo verso una piena integrazione politica. Inoltre, essendo un leader greco, la figura di Tsipras ha anche un aspetto simbolico, sia perché lì stanno le origini della nostra civiltà, sia per la situazione in cui attualmente versa quel Paese: non so se ci rendiamo conto che qualche mese fa ha chiuso l’Università di Atene. Read the rest of this entry »