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Be Peluche! Artmob d’arte pubblica

Posted: Gennaio 23rd, 2014 | Author: | Filed under: CULTURA | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Be Peluche! Artmob d’arte pubblica

P1280601Si è scelto un paesino, uno come tanti in questo Sud che si consegna all’estinzione

Per l’Azione si è scelta una scuola, una come tante, che da tempo non ospita più bambini

Si è scelta una piazzetta, una come tante, messa a “nuovo” per improbabili alieni.

Poichè tutti si va altrove e qualche volta con rassegnazione

Si va all’altro mondo per tumore

Si va al “nord” per cercare lavoro

Si va dove il mondo fa ancora rumore

Si va via comunque perchè qui, si pensa,non c’è più niente da dire, da fare, da costruire.

Noi siamo qui e ci ostiniamo a restare!

Noi siamo qui e vogliamo continuare a parlare a raccontarci, a ridarci speranza!

Be Peluche!

è un gesto d’amore

è un flash che si accende

un gioco per la vita

un tenerci per mano ed immaginare altre Vie

un esercizio di condivisione

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La ricchezza nelle mani di 85 persone. Indovina con chi sta la sinistra

Posted: Gennaio 23rd, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su La ricchezza nelle mani di 85 persone. Indovina con chi sta la sinistra

ricco e povero_ricchi e poveridi Alessandro Robecchi – Ottantacinque. Non 85.000 (ottantacinquemila), né 8.500 (ottomilacinquecento), e nemmeno 850 (ottocentocinquanta), che già sarebbe spaventoso. No, no, proprio 85. Ottantacinque persone su questo affascinante e confortevole (per loro di sicuro) pianetino posseggono una ricchezza pari a quella di 3 miliardi e mezzo di persone, cioè lo 0-virgola-moltissimi-zeri-virgola-uno della popolazione ha un reddito pari a quello del 50 per cento più povero. La cifra, diffusa dall’Oxfam, è al di là di ogni immaginazione, provoca una specie di vertigine. In ogni paese del mondo c’è un grafico con due linee ben distinte: uno schizza verso l’alto, ed è la quota di ricchezza dei pochissimi super-ricchi, l’altra precipita verso il basso, ed è l’aumento della povertà dei moltissimi più poveri. Negli ultimi trent’anni la parte di ricchezza detenuta da pochi è aumentata ovunque e la quota di povertà distribuita tra gli altri è aumentata anche quella. Ovunque. Read the rest of this entry »


A sinistra, una lista per Tsipras

Posted: Gennaio 18th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , | Commenti disabilitati su A sinistra, una lista per Tsipras

alexis_tsiprasL’Europa è a un bivio, i suoi cit­ta­dini devono ripren­der­sela. Dicono i cul­tori dell’immobilità che sono solo due le rispo­ste al male che in que­sti anni di crisi ha fran­tu­mato il pro­getto d’unità nato a Ven­to­tene nell’ultima guerra, ha spento le spe­ranze dei suoi popoli, ha risve­gliato i nazio­na­li­smi e l’equilibrio fra potenze che la Comu­nità doveva abbat­tere.
La prima rispo­sta è di chi si com­piace: passo dopo passo, con aggiu­sta­menti minimi, l’Unione sta gua­rendo gra­zie alle tera­pie di auste­rità. La seconda rispo­sta è cata­stro­fi­sta: una comu­nità soli­dale si è rive­lata impos­si­bile, urge ripren­dersi la sovra­nità mone­ta­ria scon­si­de­ra­ta­mente sacri­fi­cata e uscire dall’euro. Noi siamo con­vinti che ambe­due le rispo­ste siano con­ser­va­trici, e pro­po­niamo un’alternativa di tipo rivo­lu­zio­na­rio. È nostra con­vin­zione che la crisi non sia solo eco­no­mica e finan­zia­ria, ma essen­zial­mente poli­tica e sociale. L’euro non resi­sterà, se non diventa la moneta di un governo demo­cra­tico sovra­na­zio­nale e di poli­ti­che non calate dall’alto, ma discusse a appro­vate dalle donne e dagli uomini euro­pei. È nostra con­vin­zione che l’Europa debba restare l’orizzonte, per­ché gli Stati da soli non sono in grado di eser­ci­tare sovranità. Read the rest of this entry »


La città. Un ecosistema di beni comuni.

Posted: Gennaio 8th, 2014 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , | Commenti disabilitati su La città. Un ecosistema di beni comuni.
ef3e299bf9e6ee433ee9bbc6b63e0646__Perchè e come, e a che prezzo, i saperi e le prassi  urbani hanno dimenticato la natura, il fondamento materiale dell’esistenza dell’habitat della società. Un contributo al convegno  “ricostruire la città”, Società dei territoriali sto/e, Roma, 17-18 gennaio 2014
Le risorse e il mercato
di Piero Bevilacqua – Che la città nasca, si conservi e si sviluppi all’interno di una rete di condizionamenti ambientali è una conquista sorprendentemente recente del pensiero sociale. Solo il progredire, negli ultimi decenni, della cultura ambientalistica e – per il nostro caso – dell’ecologia urbana[1], hanno cominciato a disvelare ciò che a lungo la cultura dominante aveva tenuto nascosto. Vale a dire i vincoli di risorse e le condizioni di habitat entro cui sono sorte e vivono le città. Read the rest of this entry »