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La Fiom mobilita la dignità operaia

Posted: Dicembre 30th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su La Fiom mobilita la dignità operaia

di Loris Campetti

Il referendum è uno strumento democratico in cui le persone possono dire la loro su un tema che li riguardi direttamente. Imporre lo strumento del voto perché si accetti di non poter votare mai più, non è un paradosso o un ossimoro, è un gigantesco imbroglio, che si trasforma in un odioso ricatto nel momento in cui la formulazione del quesito referendario suona così: accetti di rinunciare ai tuoi diritti, compreso quello di ammalarti, scioperare, persino mangiare se la domanda di automobili dovesse schizzare in alto, eleggere i tuoi rappresentanti sindacali, in cambio della salvezza del posto di lavoro? Read the rest of this entry »


Cancun: ignorati i popoli, vince il mercato

Posted: Dicembre 12th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Cancun: ignorati i popoli, vince il mercato

Se il pianeta ha la febbre a Cancun non è stata curata, anzi. Nulla di vincolante è stato deciso nell’accordo uscito all’alba di ieri, nonostante l’enfasi data dai governi riuniti e dalla stampa al testo conclusivo emerso dalle due settimane di lavori.

Cancun conferma sostanzialmente il consolidamento della logica emersa a Copenaghen, ampliando i meccanismi attraverso cui la gestione della crisi ambientale e climatica passa attraverso la finanziarizzazione e nuove speculazioni economiche. Il fondo verde, i mercati di carbonio e il meccanismo dei Redd+  non sono altro che false soluzioni che istituiscono una sorta di “diritto di inquinare”, in base al quale i paesi industrializzati continuano con le emissioni pagando “indulgenze” compensative che si risolvono nell’ennesimo ricatto verso i paesi del sud del mondo. Read the rest of this entry »


Arci e Cgil lanciano l’appello Genova per Noi

Posted: Dicembre 10th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Arci e Cgil lanciano l’appello Genova per Noi

GENOVA PER NOI

Dieci anni fa, fiduciose nel valore della partecipazione, centinaia di migliaia di persone e tanti giovani si preparavano a contestare pacificamente i potenti del mondo durante il G8 di Genova, ignari di dover incontrare una delle più grandi violazioni dei diritti umani avvenuta in un paese occidentale nel dopoguerra. Non immaginavano che per anni avrebbero dovuto chiedere verità e giustizia, giunte parzialmente dalle sedi giudiziarie e mai dall’ambito politico e istituzionale. Read the rest of this entry »


14 dicembre tutti UNITI CONTRO LA CRISI a Montecitorio

Posted: Dicembre 4th, 2010 | Author: | Filed under: GENERALE | Commenti disabilitati su 14 dicembre tutti UNITI CONTRO LA CRISI a Montecitorio

Si è svolta il 2 dicembre, presso la sede della  Federazione nazionale della stampa, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si svolgerà a Roma in Piazza Montecitorio in occasione del voto di fiducia al Governo Berlusconi.

Vi hanno partecipato soggetti con alle spalle percorsi diversi, ma che stanno costruendo, insieme, un’altra idea di comunità, un’altra Italia.

Le lotte degli studenti di questi giorni – hanno sottolineato tutti gli intervenuti – ci indicano la strada: la strada della ricomposizione tra studenti, ricercatori, insegnanti, genitori, tutti coloro che nel mondo della formazione subiscono i tagli della riforma Gelmini.

“Saremo in tanti e diversi, dalle fabbriche di Melfi e Pomigliano alle migliaia di lavoratori licenziati, ai comitati campani dei territori devastati dai rifiuti, dagli studenti ai migranti che sono saliti sulla gru a Brescia, dai cittadini aquilani che hanno smascherato la favola della ricostruzione ai cittadini dei territori innondati dalle alluvioni e dal cemento”.

“Il 14 dicembre sarà un grande assedio democratico al palazzo del potere, sarà un rumore assordante che è quello dell’Italia che vive.

Il 14 sarà una grande giornata di democrazia”.

2 / 12 / 2010


Il ricordo di un amico

Posted: Dicembre 2nd, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Il ricordo di un amico

Anche noi vogliamo salutare il gesto di Mario Monicelli con le parole di un amico. Non ci piace l’infamia di chi ha cercato di liquidare la sua morte come l’azione di un disperato solo a fini di sciacallaggio politico e ideologico. L’articolo di Valentino Parlato ci dice invece che il gesto estremo di Monicelli è stato l’ultimo atto di una coerenza che  lo ha attraversato per tutta la vita. Ciao Mario.


Una lucida volontà

di Valentino Parlato

Questa nostra Italia è proprio ridotta male. Ridotta male soprattutto in Parlamento, tra quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e che, invece, si confermano soggetti presuntuosi e senza cultura, che non sanno né di storia, né di filosofia.
Penso, ma non è sola, all’onorevole Paola Binetti, che non ha potuto fare a meno di dare sfogo alle sue – mi viene da scrivere – sciocchezze sul diritto alla vita e sulla condanna del suicidio, ridotto a debolezza, a disperazione.
L’occasione è il suicidio di Mario Monicelli, 95 anni, che si è buttato giù dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni, invece di farsi curare e continuare a vivere. Fortunatamente, fuori dal coro, è stato il Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, che con buona cultura storicista e laica nella Camera ardente di Mario Monicelli, ha detto: «Se ne è andato con una ultima manifestazione della sua forte personalità, un estremo scatto di volontà che bisogna rispettare». Un atto di volontà, non di disperazione, alla quale a molti piacerebbe aggiungere l’aggettivo «vile».
Quante ipocrite proteste: perché quelli che condannano il suicidio non pensano alle loro responsabilità? E’ innanzitutto la dimostrazione di una assoluta mancanza di cultura storica. Dobbiamo condannare Socrate, dobbiamo dire che era un poveretto in preda alla disperazione e che per viltà si uccise?
Dobbiamo disprezzare Seneca che si svenò in un bagno caldo dopo avere invitato amici e conversare con lui e ascoltare il suo addio?
La mia memoria, con l’età è sempre più debole, e non ricordo le centinaia di suicidi gloriosi che segnano la storia. Ma il punto è che questa banale e spocchiosa condanna del suicidio vuole essere un limite all’intelligenza e all’autonomia di noi esseri umani che, invece, deve rimanere nelle regole che qualcun altro (le religioni soprattutto) crede di avere imposto. «Un estremo atto di volontà» ha detto Napolitano, la volontà di un cittadino e non di un suddito. E io aggiungerei che quello di Monicelli è stato un atto di lucida volontà. Nessuno mi racconti storie sulla sua disperazione. Viveva a Monti, ci incontravamo, discutevamo, andavamo a cena insieme, e non ha mai rotto le scatole dicendo che era solo, disperato e che voleva suicidarsi. Era un uomo lucido e razionale e a 95 anni, stando anche piuttosto male e a un punto avanzato della sua vita, ha lucidamente deciso di mettere lui, autonomamente, la parola fine e non aspettare che fosse un medico o chiunque altro a dirgli che doveva chiudere.
Io direi a Mario, che tante cose mi ha insegnato con i suoi film e con le conversazioni, un grande grazie. Anche alla fine mi ha insegnato qualcosa.
Qualcuno dirà che questo mio scritto è un’apologia del suicidio. No, è solo un tentativo di ragionare con i piedi per terra.

il manifesto del 02/12/2010