Posted: Ottobre 31st, 2010 | Author:labomar | Filed under:POLITICA | Commenti disabilitati su IL PATTO DI TEANO
Dieci punti per un’Italia civile per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia*
I dieci punti fondativi del Paese che vogliamo
Da Teano nasce una nuova responsabilità collettiva, questo Patto per l’Italia. Questa è l’Italia che vogliamo costruire. E sono questi i valori, le fondamenta su cui c’impegniamo a costruirla.
1) È l’Italia che accoglie il profugo, lo straniero perseguitato, disperato, costretto all’emigrazione da guerre e disastri ambientali, da un’economia globale escludente e punitiva. Un paese aperto al mondo, accogliente, multiculturale.
2) È l’Italia che garantisce a tutti i suoi abitanti un minimo vitale, un reddito di cittadinanza, che valorizza il lavoro e la produzione di beni socialmente utili e compatibili con l’ambiente.
3) È l’Italia che protegge, cura e preserva, per le generazioni future, il suo straordinario patrimonio culturale, storico, architettonico. È il paese dei paesaggi armoniosi, costruiti attraverso un secolare e paziente interscambio tra uomo e natura. L’Italia della co-creazione, tra l’attività umana e questa Terra che ci è stata regalata. Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 8th, 2010 | Author:labomar | Filed under:GENERALE | Tags:democrazia, sinistra, Teano, unità | Commenti disabilitati su Dal 22 al 26 ottobre a Teano la sinistra cerca di darsi un nuovo orizzonte
A TEANO DIAMOCI UNA MANO PER RICOSTRUIRE L’ UNITA’ d’ITALIA
Il 26 Ottobre del 2010 ricorrono i 150 anni dal celebre incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele che segnò il passaggio del Mezzogiorno nel Regno d’Italia , guidato dalla famiglia Savoia. Il dono di Garibaldi al Re piemontese ebbe conseguenze nefaste per il futuro di questo paese. Fu un dono unilaterale , senza contropartite, che comportò un costo salato per le popolazioni meridionali e ne provocò la rivolta (leggi : brigantaggio), anche per via delle promesse non mantenute e delle aspettative che il movimento garibaldino aveva suscitato. Lo Stato reagì violentemente , trattò il Sud come una colonia, e ne perse la legittimità anche presso i ceti intellettuali che avevano sostenuto il nostro Risorgimento. Iniziò un processo che portò molti intellettuali e politici meridionali a reclamare l’autonomia(federalismo) per il Mezzogiorno, mentre l’apparato produttivo meridionale subiva i contraccolpi dell’unificazione del mercato nazionale e di una politica che guardava prevalentemente alla nascente industria nel nord-ovest.
Oggi, a distanza di un secolo e mezzo , il Mezzogiorno è ritornato ad essere visto come una palla al piede dello sviluppo italiano. Ma i termini politici della questione si sono invertiti. Non è più il Mezzogiorno che reclama autonomia ed indipendenza, bensì è il Nord che vuole uscire dall’Italia. Il rischio di una secessione “dolce “ è rafforzato dalla pesante crisi economica in corso, dalla stessa messa in discussione della UE, da un processo generale di disgregazione sociale. Il pericolo che questo paese si spacchi in tanti statarelli è reale. Tutte le recenti esperienze di secessione, anche pacifica, hanno fatto registrare un regresso per i lavoratori e portato ad esaltare nazionalismi e xenofobie.
Con tutte le sue contraddizioni noi riteniamo che l’Unità d’Italia sia un valore in sé. Centocinquanta di storia hanno prodotto un profondo interscambio di culture,di storie, nel nostro paese. Le popolazioni del sud, del centro e del nord si sono fuse attraverso milioni di matrimoni misti, e la lingua italiana è oggi largamente praticata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Le popolazioni del sud hanno dato un grande e prezioso contributo alla ricchezza economica e culturale di questo paese che deve essere riconosciuto.
Noi riteniamo che questa nostra Italia può ancora salvarsi se capisce che deve rifondare il suo patto sociale su altre basi valoriali e culturali.
A questo fine abbiamo costituito il Comitato pro Teano , per organizzare un evento che segni, non solo simbolicamente, la svolta culturale che auspichiamo. Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 5th, 2010 | Author:labomar | Filed under:POLITICA | Tags:diritti, lavoro, precari | Commenti disabilitati su Il 16 ottobre in piazza. Appello di Pietro Ingrao a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori
“Se sei di sinistra dillo forte”. Il 16 ottobre un’altra chance per la sinistra italiana per rivivere lo spirito unitario e per riallacciare un discorso collettivo alla società. La crisi non può essere utilizzata per cancellare i diritti, la democrazia e la dignità del lavoro. Perché anche il lavoro è un bene comune.