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25 Novembre _ Giornata internazionale contro la violenza sulla donna

Posted: Novembre 25th, 2008 | Author: | Filed under: GENERALE | Commenti disabilitati su 25 Novembre _ Giornata internazionale contro la violenza sulla donna

Perché Il 25 Novembre È Il Giorno Contro La Violenza Verso La Donna?

La scelta del 25 di novembre come data internazionale della lottacontro la violenza sulla donna fu un accordo preso dalle partecipantiall’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi che si realizzò aBogotà nel 1981, accettando il sollecito della delegazione dellaRepubblica Dominicana che proponeva che in questo modo si rendesseomaggio alle sorelle Mirabal: Minerva, Patria e María Teresa. Esse sonoun esempio vivo del tipo di donna impegnata nelle lotte del suo paese. 
Le tre sorelle caddero per la violenza dal regime di Trujillo chemantenne il paese dominicano nell’arretratezza per 30 anni,nell’ignoranza e nel caos. Nel 1960, il paese dominicano scontento estanco di una dittatura tanto lunga, tutti i giorni portava a terminelotte nelle strade contro le forze militari repressive che sostenevanoil dittatore. 
Le sorelle Mirabal nacquero nella sezione Ojo deAgua, provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Le condizioni divita che si davano nel paese e la zona dove vissero, conseguenza deldominio statunitense ed il ritardo delle relazioni di produzione,determinarono la loro sensibilità di fronte agli acuti problemisociali. La partecipazione attiva delle sorelle Mirabal nella lottacontro Trujillo guadagnò loro la fama di rivoluzionarie, motivo più chesufficiente affinché in una certa occasione Trujillo manifestassedavanti ad un gruppo di persone che i suoi due unici problemi erano lesorelle Mirabal e la Chiesa. 
Che cosa accadde il 25 novembre 1960? 
Minerva e María Teresa andarono a visitare i loro mariti alla prigione,in compagnia della sorella Patria. Furono intercettate in un postosolitario della strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza.Condotte ad un canneto vicino, furono oggetto delle più crudelitorture, prima di essere vittime di quello che si è considerato ilcrimine più orripilante della storia dominicana. Coperte di sangue,massacrate a colpi, strangolate, furono messe nuovamente nel veicolonel quale viaggiavano e gettate in un precipizio, con la finalità disimulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal produsse ungran sentimento di dolore in tutto il paese, ma servì per fortificare lo spirito patriottico di un paese desiderosodi stabilire un governo democratico che garantisse il rispetto alladignità umana. 
La memoria di queste coraggiose sorelle, martiriche rischiarono le loro vite e le diedero, effettivamente per la causadella donna ci riempie di speranza e ci dà forza per continuare alottare per una società ugualitaria nella quale donne ed uomini possanovivere in fraternità umana.

 

I DATI DELLA VERGOGNA:  6 MILIONI 743 MILA DONNE IN ITALIA TRA I 16 E I 70 ANNI HANNO SUBITO NEL CORSO DELLA VITA UNA VIOLENZA FISICA O SESSUALE.

La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori lafamiglia dimostra che la violenza contro le donne e le/i bambine/i, siconsuma soprattutto all’interno delle mura domestiche e che talefenomeno ha raggiunto in Italia e nella regione Puglia proporzioniinquietanti. I dati Istat, relativi alla indagine sulla violenza e imaltrattamenti contro le donne condotta nel 2006, su un campione di25.000 donne – in Puglia 1.104 – comprese tra i 16 e 70 anni,confermano che, nonostante sia aumentata la percentuale di donne chesubiscono violenza o tentata violenza, il sommerso rimane elevatissimo:le donne che non denunciano le violenze subite sono circa il 96% nelcaso delle violenze inferte da un non partner e il 93% nel caso delleviolenze inferte dal partner. Nello specifico i dati in Puglia mostranouna situazione in cui solo il 10,8% denuncia la violenza del partner afronte di un 89,2% che preferisce tacere; nel caso di un non partnersolo il 5,4% delle donne denuncia le violenze subite con il restante94,6 % che non denuncia. Inoltre il 24,9% delle donne pugliesiintervistate dichiara di aver subito violenza fisica e sessuale nelcorso della propria vita ed il 5,3% dichiara di averla subita prima dei16 anni. Intanto sul territorio regionale non c’è adeguata risposta adun’esposizione così elevata di casi e di sommerso. Infatti non c’èadeguata copertura dei servizi di prevenzione e di presa in carico deicasi di abuso. Le province di Lecce e Foggia risultano totalmentesprovviste dei Centri antiviolenza che pure dovrebbero essere ubicatiin ciascuna provincia, secondo quanto disposto dalle linee guidaattuative della legge regionale 17/2003 attualmente vigenti. (dati Regione Puglia)

 La violenza maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente delle donne in Italia come nel resto del mondo.