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QUANDO LA CURVA E’ UN’OPERA D’ARTE

Posted: Novembre 14th, 2008 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su QUANDO LA CURVA E’ UN’OPERA D’ARTE

FEDERICO CARTELLI  
il manifesto –  13 novembre 2008
La loro passione e il calore salentino sono proverbiali però adesso hanno avuto una celebrazione pubblica alquanto controversa. La curva dei tifosi del Lecce è diventata un’opera d’arte, ricercata, tanto da essere protetta da forze di polizia nella mostra in cui viene ospitata. E sì, perché i tifosi coi colori giallorossi del Lecce immortalati in una gigantografia si trovano in esposizione, a loro insaputa, nella Sala Murat, che è un contenitore culturale ubicato nel cuore di Bari vecchia. E subito è diventata ricercata, si diceva, la foto della curva leccese, ma non da intenditori o collezionisti di opere d’arte. Bensì dagli ultras baresi, da sempre «nemici» dei cugini leccesi, per oltraggiarla, quella foto, che messa in bella mostra lì nel centro storico, offende, a loro dire, la sensibilità sportiva della città di Bari e dei suoi tifosi.

Già frustrati per la squadra in B mentre il Lecce veleggia in serie A. Lo avevano detto agli operatori culturali che hanno allestito la rassegna, che bisognava rimuovere la gigantografia giallorossa, che se no la sua visione avrebbe istigato alla violenza. Niente, i buoni consigli non si ascoltano mai. Allora, qualche giorno fa un paio di ultras, disperati, hanno fatto irruzione nella galleria strappando e accartocciando quell’immagine indisponente. Tutto nella filosofia corrente dei supporter maniaci che spendono il campionato cercando di strappare bandiere e sciarpe ai tifosi avversari, in occasione di ogni partita, e meglio se dieci contro uno.
Tutto era cominciato il 29 ottobre scorso, quando a Bari ha aperto i battenti la Biennale d’arte contemporanea del Gap (Giovani artisti pugliesi). Vi partecipano poco più di una ventina di giovani emergenti con opere parecchio stravaganti, come possono essere solo le invenzioni artistiche. Fra queste, una gigantografia (quattro metri per tre) della fotografa brindisina Francesca Speranza, che non ha nulla di stravagante, intendiamoci, ma soltanto il torto di ritrarre una curva pittoresca (la Nord) dello stadio leccese Via del Mare. Niente gol di testa del giovane difensore Esposito o finezze di Tiribocchi e Giacomazzi, solo l’entusiasmo contagioso di una coreografia lungamente ideata e realizzata con parecchie ore di lavoro, una splendida «pensata» che meriterebbe la glorificazione sulle paginette di Supertifo, il tascabile dei sostenitori tutto cuore e olio di gomito.
Dopo l’episodio teppistico, la gigantografia è stata nuovamente esposta, ma stavolta con i segni dello sfregio subito e chiunque dei visitatori potrà lasciare su un registro il proprio pensiero sull’accaduto. Le curatrici della mostra e l’assessore alla cultura del comune di Bari hanno deciso che la rassegna proseguirà come da programma fino al 18 novembre.
Anche se le stesse curatrici e l’autrice della foto hanno ricevuto intimidazioni fin dal primo giorno dell’apertura. Le due società di calcio, del Lecce e del Bari, non hanno mancato di deplorare ovviamente l’atto vandalico. E a questo punto la mostra d’arte diventa blindata, con carabinieri in camionetta che piantonano l’ingresso per tutelare personale della galleria e visitatori. Oltre che una foto sportiva la quale, oramai sfregiata, diviene, adesso sì, un reperto artistico prezioso. Da custodire gelosamente.