Quel falò delle vanità che sarà il g8 dell’Aquila
Posted: Luglio 4th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Quel falò delle vanità che sarà il g8 dell’Aquila

di Domenico Gallo
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da 3e32
Il 16 giugno è una data che ricorderemo a lungo: il
giorno in cui gli aquilani si sono ripresi, strappandola di mano ai
grandi poteri, voce e dignità. La notizia della manifestazione ha
riempito le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali ed è apparsa
su molteplici testate internazionali, europee e statunitensi, persino
in Nuova Zelanda. Non abbiamo ottenuto per ora quello per cui siamo
scesi in piazza: le modifiche al decreto Ammazza Abruzzo. Read the rest of this entry »
Per saperne di più www.nog8lecce.org
Un paio di scarpe Geox, Adidas, Timberland o
Clarks, un divano di pelle Chateaux d’ax o Ikea, un piatto di carne
Simmenthal o Montana possono avere un’impronta devastante sull’ultimo
polmone del mondo. Dopo tre anni di indagine, oggi pubblichiamo
l’inchiesta scandalo “Amazzonia, che macello!”.
Abbiamo scoperto che la foresta amazzonica viene distrutta per far
spazio agli allevamenti illegali di bovini. E la carne e la pelle che
ne derivano contaminano le filiere internazionali dell’alimentare,
dell’arredamento, della moda e delle scarpe.
Le prove raccolte dimostrano, infatti, che i giganti del mercato della carne e della pelle brasiliani – Bertin, JBS, Marfrig
– vengono regolarmente riforniti da allevamenti che hanno tagliato a
raso la foresta ben oltre i limiti consentiti dalla legge. Le materie
prime, frutto di crimini forestali, ‘sporcano’ le filiere produttive di
tantissimi marchi globali e distributori. Tra questi: Adidas, BMW,
Geox, Chateau d’Ax, Carrefour, EuroStar, Ford, Honda, Gucci, Ikea,
Kraft, Cremonini, Nike, Tesco, Toyota, Wal-Mart.
A livello globale la deforestazione determina il 20 per cento delle
emissioni di gas serra. Il Brasile è il quarto più grande emettitore di
gas serra a livello globale (dopo Usa, Cina e Indonesia). Il governo brasiliano
è a tutti gli effetti un socio in affari della distruzione della
foresta: per promuovere la crescita della produzione di carne e pelle
sta investendo per sviluppare ogni singola parte della filiera della
carne e delle pelle nel Paese.
Mentre voi leggete queste righe, gli allevamenti bovini
continuano a distruggere un ettaro di Amazzonia ogni 18 secondi. Non è
tutto. I dati a nostra disposizione rivelano che alcune delle fattorie
che riforniscono Bertin, JBS e Marfrig utilizzano forme illegali di lavoro schiavile
e occupazione di riserve indigene. Read the rest of this entry »
Nella seconda edizione della "PrimaVERA ManiFESTA" la crisi la battiamo a tavola con autoproduzione, dono e ospitalità. È questa la sfida che lanciamo offrendo momenti di riflessione, di dibattito, di confronto, tesi a costruire un nuovo orizzonte di sviluppo locale. Una nuova forma di resistenza fondata sui valori locali per affrontare la crisi del capitalismo. Un percorso di consapevolezza e di emancipazione dal libero mercato.
18.30 conferenza sul tema: “Resistere alla crisi. Un altro mondo si può!”,
dopo il saluto del sindaco di Guagnano interverranno: Alessandro Taurino– docente di psicologia di comunità (I valori di comunità); Nello De Padova-associazione per la decrescita felice (Autoproduzione e stili di vita); Stefania De Donatis –esperta sulle tematiche del dono (Il dono tra economia e cultura); Padre Gianni Capaccioni-missionario comboniano (L’ospitalità);
Sarà anche l’occasione per presentare esperienze concrete, ossia: il progetto di valorizzazione delle autoproduzioni locali di vino realizzato dal lab. Omar Moheissi "La storia in bottiglia: l’autoproduzione del vino è un nostro sapere" e l’esperienza di Urupia, una comune libertaria attiva da 14 anni.
La manifestazione si concretizzerà con la tavola conviviale realizzata con i doni (focacce, pizze, dolci vari, vino, etc.) offerti dalla nostra comunità e che rappresenterà l’invito ospitale alla partecipazione delle comunità limitrofe con le quali condividere la gioia della socialità.
Dalle 22.00 GRANMA E SUBLIME FOLLIA in concerto
La LIPU (Lega Italiana protezione uccelli) ha lanciato un uppello-petizione contro la
modifica della legge 157/1992, che regola l’attività venatoria e che è l’unica legge italiana a tutela della fauna selvatica, modifica che allungherebbe i tempi della stagione di caccia. “Un attacco alla natura ma anche alla sicurezza dei cittadini”
Si legge nell’appello che "il Senato, nell’ambito della Legge
Comunitaria, ha approvato un emendamento promosso dai senatori Carrara
e Vetrella che allunga i tempi della stagione venatoria, rendendo
possibile la caccia oltre il mese di gennaio e addirittura l’anticipo
al mese di agosto, periodo di vacanza in luoghi verdi e d’interesse
ambientale di moltissimi cittadini e famiglie. Già oggi i cacciatori
cacciano per ben cinque mesi all’anno, potendo entrare indisturbati
nelle proprietà dei privati cittadini". "La proposta di allungare i
tempi di caccia – continua l’appello – consiste in un fatto di estrema
gravità, che va corretto alla Camera.
Così come vanno fermate le proposte, a partire dal testo del senatore Franco Orsi, oggi in discussione al Senato, che prevedono:
-l’utilizzo di animali come esche vive e zimbelli,
-la licenza di caccia a sedici anni,
-l’allungamento dei tempi di caccia,
-la mobilità del cacciatore su tutto il territorio nazionale,
-la caccia nelle zone incendiate,
-la caccia alle oche, alle peppole, ai fringuelli, e altro ancora.
Si tratta di un attacco alla natura, ma anche alla sicurezza e alla tranquillità dei cittadini.
Firma la petizione qui : http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm
Nel
2001 il G8 si riunì a Genova. Furono giorni di violenta sospensione dei
diritti civili che ancora pesano nella coscienza collettiva, insieme al
ricordo e al dolore per la morte di Carlo Giuliani.
Furono anche giorni in cui i “grandi della terra” snocciolarono il
nuovo credo della globalizzazione liberista come fosse una nuova
religione universale. A detta loro, il mondo sembrava avviato verso una
marcia trionfale economica e politica: il nuovo capitalismo
transnazionale avrebbe garantito profitti a tutti coloro che avessero
voluto arricchirsi, grazie alle opportunità della mondializzazione. Le
ricette che venivano proposte accoglievano l’invito a delocalizzare le
produzioni là dove i lavoratori venivano pagati con salari da fame,
menomando i diritti maturati in Occidente attraverso una politica di
precarizzazione selvaggia del lavoro (loro la chiamavano
“flessibilità”). Una nuova corsa al profitto veniva proposta ai
possessori di capitali, sventrando Welfare e diritti maturati in anni
di lotte e mobilitazioni di popolo. Una nuova panacea sembrava a
disposizione del capitale globale: investire i surplus nella finanza,
realizzando denaro dal denaro, dando vita ad una “architettura
finanziaria globale” che avrebbe consentito di armonizzare ogni
situazione di difficoltà da parte di governi consapevolmente complici
dell’inasprirsi delle disuguaglianze sociali. Oggi, mentre i potenti
della terra si apprestano a riunirsi a Lecce per un vertice mondiale
sull’economia, è tempo di bilanci. Read the rest of this entry »
La maggioranza di centrosinistra ha approvato
l’ordine del giorno con cui esprime la ferma opposizione a qualunque
ipotesi di centrale. Favorevole il candidato presidente alla Provincia
di Lecce, Antonio Gabellone
La maggioranza di centrosinistra alla Regione Puglia ha approvato l’ordine del giorno con cui si esprime un "NO FERMO" a qualunque ipotesi di installare in Puglia una centrale nucleare.
Il voto è avvenuto in assenza dei consiglieri dell’opposizione di
centrodestra. "Il nostro no di oggi – ha detto Vendola in aula – è un
no consapevole e maturato negli anni. Il no al nucleare significa sì
all’energia pulita". Read the rest of this entry »