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La cooperazione condannata

Posted: Febbraio 14th, 2010 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su La cooperazione condannata

                 

 

 di Tommaso Rondinella


La cooperazione italiana affonda e fa da palla al piede alle aspirazioni globali dell’Unione Europea. Lo denuncia il rapporto periodico dell’Ocse sulla cooperazione allo sviluppo in Italia, la cosiddetta «Peer review». Si tratta di un’analisi coordinata dal Comitato per l’aiuto pubblico (Dac) dell’Ocse ma di fatto realizzata da altri membri dell’organizzazione, nel caso specifico Francia e Grecia.

Obiettivo della Peer review è quello di stilare una serie di raccomandazioni, tecniche e politiche, al fine di garantire che ogni membro raggiunga standard condivisi di efficacia degli aiuti allo sviluppo rispetto a tutti gli aspetti della nostra cooperazione: risorse, quadro legislativo, priorità geografiche, dialogo con la società civile, coordinamento tra istituzioni, personale impiegato, gestione amministrativa, monitoraggio, gestione delle emergenze, eccetera. 
La nuova Peer review arriva a distanza di quasi 6 anni da quella precedente, del 2004. È interessante allora partire da quest’ultima per capire cosa sta succedendo con il nostro sistema di aiuti.
Nel 2004 il Dac propose tredici riforme essenziali da realizzare entro il 2009. Queste comprendevano, tra le altre, incremento e certezza delle risorse impegnate, migliore definizione delle priorità, assunzione di nuovi esperti, snellimento delle procedure amministrative, realizzazione di un sistema di valutazione e monitoraggio e l’approvazione di una nuova legge: la legge attuale risale a prima della caduta del muro di Berlino e dagli anni ’80 a oggi il modo di fare cooperazione è cambiato profondamente.
Purtroppo le raccomandazioni del 2004 sono state in gran parte disattese e con il tempo la lista si è solo allungata. Quest’anno le raccomandazioni sono diventate diciannove. Naturalmente le raccomandazioni non hanno tutte la stessa rilevanza e la stessa urgenza. Alcune, infatti, vanno ben al di là della semplice gestione tecnica del settore della cooperazione allo sviluppo ma contengono implicazioni politiche di grande rilevanza.
Nella presentazione pubblica fatta in Italia, il Chair del Dac Eckhard Deutscher ha sottolineato quattro aspetti essenziali per una rinnovata credibilità dell’Italia sul palcoscenico internazionale: 1) necessità di una nuova legge che definisca un quadro normativo più attuale per il nostro sistema di cooperazione, 2) adeguamento del volume di risorse agli impegni presi a livello internazionale, 3) attenzione alla coerenza tra le politiche, 4) monitoraggio e valutazione degli interventi.
Il capitolo sulle risorse è particolarmente dolente. L’impegno finanziario italiano è ormai sceso ai suoi minimi storici. 
L’ultimo taglio degli stanziamenti ammonta al 56%, mettendo di fatto in ginocchio la cooperazione pubblica bilaterale. Attualmente le possibilità discrezionali italiane su come spendere i soldi sono ridotte al minimo visto che i quattro quinti delle risorse sono dovute a impegni già presi, in particolare per i contributi obbligatori verso le agenzie internazionali. Nel 2010 l’Aiuto pubblico allo sviluppo italiano sarebbe dovuto essere dello 0,51% del Pil, invece non supererà lo 0,19%. E per gli anni a venire la manovra del governo prevede tagli ulteriori.

(la versione completa dell’articolo su www.sbilanciamoci.info)

 


LA MARCIA DEI DIRITTI

Posted: Gennaio 30th, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su LA MARCIA DEI DIRITTI

 

 

RITROVO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA ALLE ORE 15.00


I
diritti che “avranno titolo” a sfilare e a parlare in questa marcia
sono stati individuati (così come meglio specificato in seguito) e sono
sei;

Ciascun diritto sarà rappresentato, “illustrato” e
“animato” da un gruppo o associazione o partito (così come meglio
delineato più avanti) ed avrà un colore caratteristico per tutta la
manifestazione;

Nella stessa piazza, dopo la marcia, ci sarà la
perfomance di gruppi musicali ed artisti che, gentilmente, hanno dato
la propria adesione e disponibilità alla causa;

Sono stati
decisi i diritti “che sfileranno”, i colori che li rappresenteranno per
tutto l’evento e i “padrini o madrine” che avranno il compito di
intervenire a fine marcia, nel dibattito che precederà le esibizioni
musicali.

Interverranno nell’ ordine:

Sebastiano Grasso, Presidente dell’associazione hey that’s amore

Sindaco di Sannicola , Pippi Nocera: dara’ il benvenuto alla marcia

1) Il diritto all’orientamento sessuale, alle unioni civili e all’uguaglianza di genere;

PORTAVOCE: ON ANNA PAOLA CONCIA
COLORE: ROSA

2) Il diritto al lavoro e all’ uguaglianza sociale;

PORTAVOCE: CONSIGLIERE REGIONALE PIERO MANNI
COLORE: ROSSO

3) Il diritto all’ istruzione;

PORTAVOCE: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI DELL’ UNIVERSITA’ DEL SALENTO FRANCESCO MAZZOTTA
COLORE: GIALLO

4) Il diritto alla salute;

PORTAVOCE: PRESIDENTE DELLA LILA LECCE SIMONA CLEOPAZZO
COLORE: BLU

5) Il diritto all’ integrazione;

PORTAVOCE: PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CTM ONLUS EMANUELA GIANNONE COLORE :VIOLA

6) integrazione dei disabili

PORAVOCE: RAPRESENTANTE DI MOVIMENTO EUROPEO UGUALMENTE ABILI GIUSEPPE SPAGNOLO

COLORE: VERDE

La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale “Hey that’s amore” di Galatone e dal Comune di Sannicola


CACCIA SENZA LIMITI: HANNO VINTO LE LOBBY

Posted: Gennaio 29th, 2010 | Author: | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su CACCIA SENZA LIMITI: HANNO VINTO LE LOBBY

 

 
Caccia senza termini. Va in questa direzione un emendamento proposto da senatore Giacomo Santini (Pdl) ed approvato martedì nella commissione Politiche Europee del Senato.

L’emendamento è inserito nel disegno di legge 1781,
la cosiddetta “legge comunitaria 2009″, che dà attuazione in Italia
alle normative dell’Unione Europea. Normative che, al contrario, mirano
a proteggere la fauna.

Ebbene sì. Proprio in questo contesto l’emendamento Santini rende possibile alle Regioni allungare la stagione di caccia. Oggi è compresa tra l’1 settembre e il 31 gennaio di ogni anno. Questi termini vengono cancellati.

Quattordici associazioni ambientaliste (fra esse Wwf, Lipu,
Legambiente) hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto in cui
definiscono gravissima e vergognosa
l’approvazione dell’emendamento Santini in commissione, anche perchè
esso “era stato più volte bocciato in precedenza da Governo e varie
commissioni parlamentari” ed “aveva ricevuto parere negativo dell’Ispra”. L’Ispra è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

La “legge comunitaria 2009″ deve ancora concludere l’iter verso l’approvazione: e dunque c’è tempo e modo per modificarla ancora. Speriamo. Se le cose non cambiano, la situazione è piuttosto grave.

Prima dell’approvazione in commissione, la senatrice Donatella Poretti (Radicale) ha pubblicato sul suo blog un’analisi dettagliata e tecnica dell’emendamento Santini.

Sottolinea che “attraverso la dichiarata motivazione di rispondere alle
procedure di infrazione comunitaria in materia di caccia, si ineriscono
una serie di elementi del tutto estranei ad esse e che anzi vanno in
direzione esattamente contraria a quanto chiesto dalla Commissione europea”.

L’abolizione dei termini della stagione di caccia,
in particolare, avviene anche se la Commissione Europea “chiede, al
contrario, di limitare il periodo di caccia prevedendo il divieto
assoluto durante le fasi di riproduzione e migrazione”, cosa,
quest’ultima, che l’emendamento non fa.

Le date che indicano i termini della stagione di caccia vengono sostituiti dall’emendamento
con questa dicitura: “I termini devono comunque garantire il rispetto
della direttiva 79/409/CEE per le specie in essa tutelate”. Si tratta
della cosiddetta direttiva Uccelli.

Secondo Poretti, è una regolamentazione pletorica e generica che
permetterà appunto alle Regioni di allungare il calendario di caccia e
determinerà “una situazione di notevolissima incertezza del diritto, viste le sicure difficoltà interpretative derivanti dal testo così riformulato”.

Si aprirà così “una stagione di caos giuridico con ricorsi, pressioni e contenziosi continui” e “una nuova stagione di ‘deroghe’ di caccia”.

Il comunicato stampa delle associazioni ambientaliste: l’emendamento Santini, caccia senza termini

Sul sito del Senato il disegno di legge 1781, “legge comunitaria 2009″ e l’emendamento Santini

Dal blog della senatrice Donatella Poretti l’emendamento Santini al ddl 1781

 
fonte: blogeko.it

 


CAMPAGNA TESSERAMENTO 2010 – LAB. OMAR MOHEISSI

Posted: Gennaio 3rd, 2010 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE | Commenti disabilitati su CAMPAGNA TESSERAMENTO 2010 – LAB. OMAR MOHEISSI

 

   
 
Ogni giorno gli uomini e le donne dell’Arci fanno qualcosa di concreto per rendere migliori le nostre comunità. Promuovono socialità e svago, formazione e cultura, uso intelligente e creativo del tempo libero. Si battono per i diritti e la dignità di tutti, contro ogni discriminazione. Si impegnano per la pace e la cooperazione a fianco dei popoli del sud del mondo.

Anche per quest’anno contiamo sull’aiuto di tutti coloro che condividono quest’impegno. Facciamo insieme nel limite del possibile quello che vorreste delegare ad altri. Uniamo le forze e le intelligenze per migliorare il nostro futuro. 
 
PUOI CHIEDERE LA TESSERA OGNI MERCOLEDì ALLE ORE 19.00 – c/o LA NOSTRA SEDE IN LARGO SAN LORENZO – VILLA BALDASSARRI. 

 


AUGURI SCOMODI

Posted: Dicembre 24th, 2009 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su AUGURI SCOMODI


 

I NOSTRI PIU’ SENTITI AUGURI  SCOMODI VOGLIAMO FARVELI ATTRAVERSO QUESTE STRAORDINARIE PAROLE:

"Carissiminon obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.

Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.

Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.

Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza."

 don Tonino Bello 

                                                                                     


Lettera aperta ai responsabili mondiali

Posted: Dicembre 9th, 2009 | Author: | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su Lettera aperta ai responsabili mondiali

  

 Copenhagen, il coraggio di cambiare la storia  
 
 

 “Copenhagen fallisce”, “Copenhagen non fallisce”, quel che è certo è che la conferenza di Copenhagen non si concluderà con un nuovo trattato post-Kyoto vincolante, ma solo con un accordo politico “ambizioso”. Di un trattato se ne riparlerà nel 2012! Il fatto non stupisce troppo, anzi appare del tutto coerente con il modo in cui da sempre i responsabili della politica mondiale si sono posti di fronte alla crisi, un problema decisivo per le sorti dell’umanità. Dapprima, per decenni, ne hanno negato l’esistenza stessa. Ne hanno poi riconosciuto la realtà solo quando, negli anni ’70, scattò l’allarme di esaurimento delle energie fossili. Read the rest of this entry »


NATALE DI LOTTA: IL 23 DICEMBRE A BRINDISI PER L’AMBIENTE

Posted: Dicembre 4th, 2009 | Author: | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su NATALE DI LOTTA: IL 23 DICEMBRE A BRINDISI PER L’AMBIENTE

 

Conosciamo tutti, almeno a grandi linee, la storia economica della nostra città, caratterizzata soprattutto da un’ agricoltura “secolare” e una pluridecennale industria “pesante”. 

Purtroppo, ci duole constatare che quest’ultima strada, fortemente voluta dai vari amministratori locali avvicendatisi negli anni, ha trasformato in negativo la fisionomia della città e del porto. 
Tralasciando l’esiguo contributo che tale politica ha apportato in termini occupazionali, la scelta di trasformare la nostra città in un polo industriale non ci ha consentito uno sviluppo sostenibile. E oggi tutti ne stiamo pagando le conseguenze. 
Nonostante ciò, negli ultimi tempi abbiamo assistito al proliferare di aziende multinazionali che vogliono contribuire al massacro della nostra città attraverso la medesima produzione: quella energetica. Certo, cambierebbero le fonti, aggiungendo così ai milioni di tonnellate di carbone movimentate 2 serbatoi di gas, circa 1700 metri cubi di gpl, un imprecisato quantitativo di olio vegetale.
Noi non ci stiamo!
Non vogliamo continuare a pagare scelte intraprese altrove, né tantomeno continuare a perdere amici e parenti tra emigrazione e malattie. Noi non vogliamo crescere nella morsa tra il ricatto occupazionale e quello culturale, che non consentono una AUTODETERMINAZIONE POPOLARE. Riteniamo, inoltre, che questo sviluppo sia incoerente con la “lungimiranza elettorale” dei nostri amministratori che hanno prospettato per questa comunità uno sviluppo innovativo, culturale, turistico, eco-compatibile e SALUBRE.
Per queste e tante altre ragioni abbiamo deciso di scendere in piazza a manifestare il nostro dissenso verso il futuro che si prospetta, perché non vogliamo più essere solo spettatori dei business altrui, ma registi del nostro futuro, compatibilmente con le nostre risorse e con le capacità e la volontà del territorio.
Il prossimo 23 dicembre (ore 17,00), avrà così luogo un corteo che partirà dal piazzale della Stazione e culminerà a Piazza Santa Teresa, dove è previsto un concerto di gruppi locali che hanno fornito la loro GRATUITA adesione per continuare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a un problema molto sentito dai più giovani e non. 
Sul palco di Piazza Santa Teresa si avvicenderanno: Franco Zuccaro (regista teatrale e cantante); I Malvasia e I Pizzicati di Beppe e Donatella (folk-pizzica); gli MKS (rock-blues anni ‘70); i Mama Roots e i Sud Sound System (reggae). Nel corso della manifestazione saranno allestiti spazi informativi per ricevere ulteriori informazioni sul tema e poter esprimere il proprio parere. 
L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza, alle associazioni ambientaliste, culturali e di volontariato, alle associazioni di categoria e ai sindacati, ai partiti e alle istituzioni, a chiunque, nel proprio piccolo, spera e si adopera per un futuro migliore.
I ragazzi del NO AL CARBONE.

 


PUGLIA SHOW TIME

Posted: Dicembre 3rd, 2009 | Author: | Filed under: CULTURA | Commenti disabilitati su PUGLIA SHOW TIME
                                                                                         

Dal 5 all’8 Dicembre e il 6 di ogni mese da gennaio ad aprile 2010, 18 città saranno coinvolte da "Puglia Show Time, una poltrona per cinque", la grande festa del Teatro promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

La Puglia ospiterà la nuova drammaturgia teatrale regionale e giornate tematiche, dall’arte circense al teatro di parola, a quello fisico o per l’infanzia, la musica, la danza, le orchestre. Gli spettacoli saranno tutti ad ingresso libero.    

Tra le compagnie, le formazioni, gli attori in scena  a dicembre:  i Clown-ludobus di Opopò, il Granteatrino, Maccabbèteatro, Anonima Gr, il Cerchio di Gesso, Burambò, Bottega degli Apocrifi, Crest, Kismet, Koreja, Fibre Parallele, Mario Perrotta, Nunzia Antonino, Ippolito Chiarello, Diaghilev, La Luna nel Letto, La luna nel pozzo, Armamaxa, Teatro Scalo, Principio Attivo, Teatro Minimo, Compagnie delle formiche, Don Pasta, Giusi Frallonardo, La differance, Nicholas Joos, Gruppo Abeliano.  Un elenco lungo di 59 formazioni teatrali, più di 100 spettacoli.  


Letture

Posted: Dicembre 2nd, 2009 | Author: | Filed under: LIBRI | Commenti disabilitati su Letture

 L’ultimo libro di Franco Cassano

 

Da circa vent’anni Franco Cassano ha promosso, anche con il suo fortunato libro "Il pensiero meridiano", un forte ripensamento sul Mezzogiorno e sulla sua identità culturale. Grazie a lui si è aperto un dibattito sull’autonomia del pensiero meridionale, e si sono poste le basi teoriche di un nuovo meridionalismo, che parte da parametri altri, valorizzando prima di tutto l’osmosi con il mare, l’"andar lenti" contro il mito moderno dell’"homo currens", la dimensione di frontiera. Cassano prosegue ora la sua riflessione sul Sud mettendo a confronto i vari paradigmi che lo hanno interpretato: quello della dipendenza ovvero dello sfruttamento, della modernizzazione ovvero del ritardo, quello dell’autonomia ovvero del Sud come risorsa critica, osservando l’eclissarsi della questione meridionale da ogni agenda e dibattito pubblico, scalzata dall’emersione di una questione settentrionale. Il libro si interroga su questo passaggio drammatico che deriva proprio dallo scarto tra la ormai dominante "regionalizzazione della ragione" e l’ampiezza di vedute necessaria per conservare l’unità del nostro paese proiettandola nel futuro.

  • Titolo: Tre modi di vedere il Sud
  • Autore: Cassano Franco
  • Editore: Il Mulino  
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Dettagli: p. 108

 


Firma l’appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Posted: Dicembre 1st, 2009 | Author: | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Firma l’appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

 

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione
che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l’uso sociale dei
beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze
politiche, che votarono all’unanimità le legge 109/96. Si coronava,
così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con
la propria vita l’impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate
illegalmente.

Oggi quell ‘impegno rischia di essere tradito. Un
emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti,
prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare
entro tre o sei mesi. E’ facile immaginare, grazie alle note capacità
delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si
farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e
che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con
la violenza, il sangue, i soprusi, fino all’intervento dello Stato.

La
vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si
arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo
riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni
nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al
lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, avrà un effetto
dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.

Per
queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di
ritirare l’emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Si
rafforzi, piuttosto, l’azione di chi indaga per individuare le
ricchezze dei clan. S’introducano norme che facilitano il riutilizzo
sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che
stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate
innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di
giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non
vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto
di un’Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero
tutti "cosa nostra"

don Luigi Ciotti
presidente di Libera e Gruppo Abele

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