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Giù le mani da “inCANTI diVINI”, giù le mani dalla nostre idee!

Posted: Aprile 28th, 2015 | Author: | Filed under: ASSOCIAZIONE, PROGETTI | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Giù le mani da “inCANTI diVINI”, giù le mani dalla nostre idee!

11066779_827971530583493_4671858597304710964_nLa storia che, qui, vogliamo apertamente denunciare tocca, non solo la nostra realtà associativa, l’anima e i cuori di tutti noi, ma colpisce al nostro pari tutte quelle associazioni appassionatamente impegnate a cercare di portare un cambiamento nei propri territori. Tocca allo stesso modo tutte quelle aggregazioni sociali ostinate nella ricerca di un futuro migliore.

Quello che vi raccontiamo, lo consideriamo un vero e proprio calcio sotto i testicoli di tante persone che con noi in questi anni hanno collaborato alla costruzione di un sogno collettivo e dei tanti che come noi credono nella funzione emancipativa dell’impegno civile. Quello che vi raccontiamo è un ignobile colpo basso cinicamente sferrato per mano di chi dovrebbe rappresentarci.

Denunciamo la storia di un furto, di uno scippo di idee, di una meschina appropriazione arrogante e arbitraria di uno dei nostri progetti partoriti per favorire la crescita culturale della comunità.

Apprendiamo in un misto di incredulità e rabbia che “inCANTI diVINI – rassegna enomusicale d’autore”, da noi ideata, da noi proposta e da noi organizzata per cinque anni consecutivi, con sacrificio e sudore, dalla prima all’ultima edizione, ed estesa alla collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Guagnano, è diventata esclusiva dell’attuale delegato alla Polizia Municipale, consigliere Alfredo Monte, il quale, con una pubblica dichiarazione, ne annuncia, a nostra totale insaputa, l’organizzazione della sesta edizione, sconvolgendone, peraltro, la natura e l’orizzonte di senso originario.

Forse potrebbe bastare questa breve narrazione per farvi l’idea dello squallido livello dell’atto compiuto. Noi stessi siamo rimasti sconvolti e disarmati nell’apprendere la notizia. Dopo quindici anni di attivismo territoriale, una infinità di progetti realizzati, tutti spinti dalla comune convinzione della necessità di offrire al paese un’alternativa culturale e sociale, questo è il risultato.

Un atto di abuso di potere e di fregatura che difficilmente ti aspetteresti da un’istituzione pubblica, da parte di chi, anziché lavorare incessantemente per incoraggiare e sostenere l’impegno gratuito e volontario del tessuto associativo locale, rinuncia al sonno della notte per studiare come beffarlo.

Ci teniamo a precisare che a nessuno di noi interessa difendere la paternità e l’esclusività dell’iniziativa. Ma altrettanto a nessuno permetteremo di stravolgere il contenuto delle nostre idee. A nessuno metteremo mai in vendita i nostri sogni. A nessuno permetteremo di esercitare l’abuso come pratica di scompensazione dei diritti democratici. Siamo pronti al confronto con tutti, ma mai permetteremo di scipparci le cose in cui crediamo.

Non consideriamo proprietà privata tutto ciò che ad oggi abbiamo ideato e realizzato. Gli immani sforzi, le energie e l’impegno profuso sono capitale messo a disposizione di tutti, per inseguire un’altra idea di società. Lavoriamo da anni per costruire uno spazio comune in cui riconoscersi, per aprire spazi di condivisione dei beni comuni.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è l’idea di appropriazione indebita del nostro lavoro fisico e cognitivo, donato gratuitamente alla comunità e finalizzato a sostenere la nostra visione di territorio, di ambiente, di mondo.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è la sottrazione di un bene da noi pensato per una fruizione aperta e collettiva al fine di trasformarlo in carne da macello da utilizzare per scopi politici funzionali a creare più clienti e meno cittadini.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è il cinismo con cui si beffa l’altro, lo svilimento delle istituzioni che si vuole rappresentare e la faccia tosta con cui si consuma una fregatura alla luce del sole.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è l’offesa e l’attacco che tutte le associazioni libere e indipendenti subiscono dalla barbarie istituzionale nonostante la generosa offerta di energie.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è distorsione delle funzioni pubbliche, le quali, anziché orientarle allo sviluppo del dinamismo territoriale e al riconoscimento dell’importanza associativa per il fondamentale ruolo sussidiario svolto, si preferisce indirizzarle per spezzargli le gambe se si dimostrano dotate di una testa pensante.

Per noi, la cosa assolutamente inaccettabile è il dispotismo e la nonchalance dell’azione compiuta consumata nell’incapacità di comprendere che il furto delle idee ai giovani impegnati sul proprio territorio non è altro che un furto a se stessi, che appare semplice a farsi ma difficile da realizzarsi.

Infine, sull’individuo, reo del vergognoso atto e dall’infausto coraggio scegliamo di non proferire parola. Il nostro commento lo limitiamo alla valutazione dell’azione.

Per questo, chiamiamo in causa la responsabilità del sindaco, al quale chiediamo di rimuoverne da ogni incarico istituzionale questo avventato rappresentante, e non lo chiediamo perché ci sentiamo vittime di una prevaricazione, ma per evitare ulteriori danni che potrebbe continuare a perpetrare all’intera comunità.

Giù le mani dai nostri sogni. Giù le mani dalle nostre idee!

Laboratorio Omar Moheissi



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