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No al nucleare, l’Italia ancora contro l’Europa

Posted: Febbraio 26th, 2009 | Author: | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su No al nucleare, l’Italia ancora contro l’Europa

 

Roma, Italia— "Il nucleare è una fonte costosa, rischiosa e basata su una risorsa,l’uranio, molto limitata. Una scelta scellerata che serve solo a pochiinteressi di un settore che il mercato ha già bocciato". Così ildirettore di Greenpeace Italia ha commentato l’accordo tra Francia eItalia sul nucleare. Un accordo a tutto vantaggio di Sarkozy, che stacercando di tenere in piedi l’industria nucleare francese. All’Italia,invece, non offre nessuna garanzia di maggiore indipendenza energetica– tecnologia e combustibile arrivano dall’estero – ed è anzi contro gliobiettivi europei di breve termine.

Il Governocontinua, infatti, a parlare di nucleare, mentre ha appena firmatoaccordi europei vincolanti per giungere a una quota del 35 per cento dienergia elettrica da fonti rinnovabili al 2020. Il nucleare sottrarràrisorse allo sviluppo delle rinnovabili, oggi ferme al 16 per cento, eil risultato potrebbe essere una nuova procedura d’infrazione davantialla corte Europea.

Il nucleare non ha risolto nessuno dei suoi problemi, da quello delle scorie alla sicurezza intrinseca alla proliferazione nucleare.Anche raddoppiando l’attuale numero di reattori – cosa cheaccelererebbe l’esaurimento delle risorse accertate di Uranio che, ailivelli attuali, non superano i cinquant’anni – il contributo delnucleare alla riduzione delle emissioni sarebbe marginale, non oltre ilcinque per cento. Con gli stessi investimenti in maggiore efficienzaenergetica negli usi finali l’effetto di riduzione delle emissioni sarebbe fino a sette volte superiore.

La lobby nucleare cerca di evitare una crisi legataalla marginalizzazione di questa tecnologia che, nei mercatiliberalizzati, come in USA, è sostanzialmente ferma da 30 anni. Gliunici investimenti effettuati, infatti, hanno riguardato ilripotenziamento e la manutenzione dei vecchi impianti.

Per la tecnologia francese EPR, esistono solo duecantieri: uno in Finlandia e uno in Francia, nessun impianto è già infunzione. In Finlandia i costi effettivi a metà della costruzione hannogià superato del 50 per cento il budget. L’autorità di sicurezzanucleare finlandese ha riscontrato 2100 non conformità nel corso dellacostruzione.

Il Presidente Sarkozy, in assenza di nuovi ordinativi,ha annunciato che la Francia, cioè lo stato, chiederà ad AREVA –società quasi interamente pubblica – di costruire un secondo reattoreEPR in Francia. Un’implicita dimostrazione che nucleare e mercato nonsono compatibili: a ordinare reattori dovrebbe essere un’azienda non lostato.

Fonte:GreenPeace

 


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