Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!

IL MANIFESTO A 50 EURO. NELLA STORIA di Alessandro Robecchi

Posted: Dicembre 16th, 2008 | Author: | Filed under: GENERALE | Commenti disabilitati su IL MANIFESTO A 50 EURO. NELLA STORIA di Alessandro Robecchi

Tutti siete a conoscenza della vita di Karl Marx. Karl Marx si alzava alla mattina e andava a comprare «il manifesto». Solo una mattina nella sua vita, non lo fece: era il 19 dicembre, e Karl Marx disse: «Engels, per favore, già che esci, mi compri il manifesto?». Furbo come una faina, il vecchio Karl, perché quella mattina «il manifesto» costava 50 euro, e Engels lo comprò di buon grado, per il bene comune, e la causa e tutto il resto, e la Storia gli diede ragione (copiarono dal giornale anche il titolo di un loro fortunato libretto). Non credete che «il manifesto» sia capace di lasciare un segno nella storia dell’umanità? Uomini di poca fede! Prendete la Bibbia per esempio. Dio apparve ad Abramo sottoforma di un Suv in fiamme, e gli disse: «Abramo, oggi prenderai tuo figlio Isacco e lo porterai all’edicola della montagna e lì comprerete il manifesto a 50 euro». E Abramo che si credeva furbo disse: «Ma certo, ci mancherebbe!», sicuro com’era che all’ultimo momento il Signore avrebbe fermato la sua mano. Dunque allungò fiducioso 50 euro all’edicolante, ma quello fu rapidissimo, incassò e disse: «Grazie, signore, vuole mica anche il Corriere, oggi? Costa solo un euro, ma siccome c’è un fondo di Giavazzi glielo dò a 80 cents». È la Storia, gente, non è che si può cambiare. Che stoppini si usavano per le bottiglie di benzina che fermarono i tank tedeschi se non le pagine degli spettacoli del «manifesto»? E cosa adoperò Joe Di Maggio come mazza per il suo primo fuoricampo allo Yankee Stadium? Del resto, lo diceva già Bertold Brecht: «Ah, noi che volevamo preparare il terreno per la gentilezza, noi non potevamo essere gentili». E questo spiega molto: noi che diciamo da una vita che l’informazione indipendente è un diritto, siamo costretti a farla pagare una fortuna per farla sopravvivere. Remember! A ciascuno a seconda dei suoi bisogni (un giornale libero), e da ciascuno a seconda delle sue possibilità, e dunque fuori i soldi: quelli di voi che possono, non hanno scuse.


Comments are closed.