Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!
Posted: Luglio 8th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Save the children denuncia: i G8 fanno poco.
75 mila bambini moriranno nei giorni del G8
All’apertura del vertice del G8 a L’Aquila, Save the children diffonde il dossier «L’agenda del G8 per i bambini del mondo» e denuncia: più di 75 mila ragazzini perderanno la vita durante il summit del G8 per cause facilmente prevenibili e affrontabili. La crisi economica globale sta peggiorando le condizioni di oltre nove milioni di bambini nei paesi poveri e degli oltre 40 milioni costretti ad abbandonare la scuola a causa dei conflitti, mentre i leader del G8 riuniti L’Aquila fanno ben poco.
Posted: Luglio 4th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su Quel falò delle vanità che sarà il g8 dell’Aquila
di Curzio Maltese
Non si sentiva proprio il bisogno del G8 all’Aquila.
Un’altra passarella di potenti, un altro falò delle vanità, stvolta per giunta in faccia ai terremotati.
I grandi vertici di potenti della Terra, in questi ultimi anni si sono segnalati soltanto per la miseria dei contenuti. A rileggere ora le dichiarazioni degli uomini che avevano in mano i destini del Pianeta, cascano le braccia. Non c’era un singolo tema sul quale loro, non avessero torto ed invece ragione, i ragazzi fuori che manifestavano o venivano massacrati dalla polizia. L’economia verde, l’allarme ambientale, la lotta allo strapotere della finanza, la crescente distanza fra Paesi ricchi e poveri e all’interno delle stesse società ricche, la follia della guerra in Iraq e della dipendenza dal petrolio.
Ecco le ragioni per cui a Seattle o a Genova si finiva sotto i manganeli o direttamente in galera.
E sono le stesse ragioni che, con incredibile faccia tosta, gli stessi potenti di allora, con qualche nuovo socio del club, sbandierano ora nei discorsi, al posto degli slogan passati di moda con la crisi: il liberismo, l’esportazione della democrazia.
Non bastasse, questo G8 si tiene nel luogo e con il padrone di casa sbagliati.
E’ già penoso assistere a questo inutile spreco di scorte e mezzi, sotto lo sguardo di gente che tira a campare nelle tende. Tutto per onorare una pessima trovata demagogica, escogitata mesi fa da Berlusconi per scippare qualche voto in più in vista delle elezioni.
E, poi c’è appunto lui, Berlusconi. Il più imbarazzante capo di governo dell’occidente, con il suo codazzo di scandali e scandaletti, l’unanime deplorazione della stampa internazionale. E’ probabile che Obama, Merkel, Sarkozy e gli altri studieranno qualche modo per prendere le distanze da un simile personaggio, limiteranno al minimo le manifestaziioni pubbliche, le fotografie, i pranzi, le sceneggiate pubbliche insomma.
Non fosse altro per non finire in un album accanto ad escort, aspiranti veline e relativi protettori, che ormai tutto il mondo sfoglia da mesi con un misto di disgusto e irrisione. ma allora non conveniva lasciar perdere del tutto? Non era meglio, signori presidenti rimanere nei vostri Paese, declinare l’invito o magari delegare il solo Topoleanek, liberando l’anfitrione per un bel fine settimana di bagordi a villa Certosa? Non si poteva evitare questa mezza buffonata, al cospetto degli aquilani, che avrebbero anche problemi seri?
3- luglio-2009
fonte: Vernerdì di repubblica
Posted: Giugno 26th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su l’ARCI contro tutte le discriminazioni
l’Arci presenta la campagna contro tutte le discriminazioni.
"Il razzismo è un boomerang, prima o poi ti ritorna".
Il razzismo, le tante modalità in cui si manifesta, rappresentano un pericolo non solo per chi direttamente ne subisce le conseguenze, ma per la democrazia di un paese, perché solo difendendo i diritti di tutti è possibile garantire i diritti di ognuno. Per questo lo definiamo un boomerang, i cui drammatici effetti sono destinati prima o poi a colpire anche chi lo ha promosso e praticato.
Questa è la convinzione che sta alla base della Campagna che l’Arci promuove e che presenterà alla stampa mercoledì 24 giugno alla Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati.
Si tratta di un’ulteriore tappa dell’impegno dell’associazione contro ogni forma di discriminazione, per cercare di contrastare una deriva culturale preoccupante, un imbarbarimento delle relazioni sociali che porta sempre più a chiudersi nel proprio microcosmo e a vedere nell’altro, nel diverso, il nemico da cui difendersi.
A questo degrado ha sicuramente contribuito una legislazione repressiva e persecutoria, come il disegno di legge sulla sicurezza in discussione in questi giorni al Senato. Un provvedimento razzista, che distrugge il principio dell’universalità dei diritti, non più esigibili da ogni persona, ma solo da alcune "categorie" che rispondano a determinati requisiti. Nello stesso Paese, un pezzo di umanità è meno uguale, esclusa dalle garanzie dello stato di diritto e dai benefici di quel che resta del welfare.
Strumento comunicativo principale della campagna sarà un manifesto, che verrà affisso in tutta Italia e alla cui realizzazione hanno contribuito una coppia di pubblicitari, il fotografo Marco Delogu e i deputati Anna Paola Concia e Jean Leonard Touadì che ringraziamo. Tutti hanno prestato gratuitamente il proprio contributo alla causa antirazzista.
Alla conferenza stampa, coordinata dal giornalista Giovanni Anversa, parteciperanno Paolo Beni, presidente nazionale Arci, Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay, Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci e gli onorevoli Concia e Touadì.
Roma, 19 giugno 2009
|
|
Posted: Giugno 19th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su SULLA MANIFESTAZIONE A MONTECITORIO E I MEDIA NAZIONALI
da 3e32
Il 16 giugno è una data che ricorderemo a lungo: il
giorno in cui gli aquilani si sono ripresi, strappandola di mano ai
grandi poteri, voce e dignità. La notizia della manifestazione ha
riempito le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali ed è apparsa
su molteplici testate internazionali, europee e statunitensi, persino
in Nuova Zelanda. Non abbiamo ottenuto per ora quello per cui siamo
scesi in piazza: le modifiche al decreto Ammazza Abruzzo. Read the rest of this entry »
Posted: Giugno 4th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su AMAZZONIA, CHE MACELLO!!
Un paio di scarpe Geox, Adidas, Timberland o
Clarks, un divano di pelle Chateaux d’ax o Ikea, un piatto di carne
Simmenthal o Montana possono avere un’impronta devastante sull’ultimo
polmone del mondo. Dopo tre anni di indagine, oggi pubblichiamo
l’inchiesta scandalo “Amazzonia, che macello!”.
Abbiamo scoperto che la foresta amazzonica viene distrutta per far
spazio agli allevamenti illegali di bovini. E la carne e la pelle che
ne derivano contaminano le filiere internazionali dell’alimentare,
dell’arredamento, della moda e delle scarpe.
Le prove raccolte dimostrano, infatti, che i giganti del mercato della carne e della pelle brasiliani – Bertin, JBS, Marfrig
– vengono regolarmente riforniti da allevamenti che hanno tagliato a
raso la foresta ben oltre i limiti consentiti dalla legge. Le materie
prime, frutto di crimini forestali, ‘sporcano’ le filiere produttive di
tantissimi marchi globali e distributori. Tra questi: Adidas, BMW,
Geox, Chateau d’Ax, Carrefour, EuroStar, Ford, Honda, Gucci, Ikea,
Kraft, Cremonini, Nike, Tesco, Toyota, Wal-Mart.
A livello globale la deforestazione determina il 20 per cento delle
emissioni di gas serra. Il Brasile è il quarto più grande emettitore di
gas serra a livello globale (dopo Usa, Cina e Indonesia). Il governo brasiliano
è a tutti gli effetti un socio in affari della distruzione della
foresta: per promuovere la crescita della produzione di carne e pelle
sta investendo per sviluppare ogni singola parte della filiera della
carne e delle pelle nel Paese.
Mentre voi leggete queste righe, gli allevamenti bovini
continuano a distruggere un ettaro di Amazzonia ogni 18 secondi. Non è
tutto. I dati a nostra disposizione rivelano che alcune delle fattorie
che riforniscono Bertin, JBS e Marfrig utilizzano forme illegali di lavoro schiavile
e occupazione di riserve indigene. Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 16th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su PAURA LIQUIDA
Paura Liquida è il titolo del libro di Zygmunt Bauman. Qualche mese fa usciva sull’Unità un articolo che ne riassume alcuni concetti:
Bauman : ‘La paura è un reality show, lo vince sempre chi è al potere’
«Le nostre paure sono liquide, si attaccano e si staccano a seconda
di chi le vende: politica ed economia». È Zygmunt Bauman che al World
social summit spiega la paura. Viviamo in un realty ad eliminazione. Se
perdi è colpa tua e paghi. È un racconto, una storia, un excursus. La
paura che va e che viene. Che si compra e si vende. E coincide con la
lotta millenaria fra libertà e sicurezza.
Il pendolo si sposta ora verso l’una ora verso l’altra, entrambe
esigenze primarie dell’uomo. La storia, il racconto, lo fa Zygmunt
Bauman, nella sua lectio magistralis al World social summit di Roma. «È
la storia delle paure viste dall’Europa – dall’altra parte
dell’Atlantico il punto di vista è diverso», sottolinea il sociologo.
È la lunga storia che va dalle paure sociali dei secoli scorsi,
dalla lotta tra sicurezza e libertà, dunque, alle paure del XXI secolo
per cui si accetta anche l’umiliazione, il liberticidio pur di avere
quella fantomatica sicurezza.
«Fantomatica perché non risolve il problema. Le nostre paure,
infatti, – dice Bauman – sono liquide, non sono descrivibili, si
attaccano a tutto, si staccano da tutto, sono facilmente alimentabili,
ma difficilmente descrivibili». Eppure eccola spiegata in pochi minuti
l’incertezza del secolo.
«Quella che non è più umana e sociale ma animale e individuale e che
viene proprio da quella libertà, o meglio liberismo. Quello che non ci
da più reti, protezioni sociali o tutele. Dobbiamo accettare il
rischio, la vita dipende da noi. O ce la facciamo, o siamo esclusi».
Ma la paura che questa responsabilità illimitata genera non dipende
solo dalla possibilità di essere esclusi, ma soprattutto dalla
«frustrazione di doverci dire che non abbiamo saputo cogliere appieno
ciò che la vita ci ha offerto, di non essere stati abbastanza abili.
Questa nuova paura si chiama inadeguatezza – continua Bauman. Viene
da tutti gli angoli della società. Potrebbe sparire la società per cui
lavoriamo, potrebbero non servire più le nostre competenze».
Ecco che per Bauman ci troviamo «in un reality». «Potremmo essere
buttati fuori come succede per la legge della sopravvivenza. La nostra
paura quotidiana viene generata dalla domanda conseguente e la domanda
è: A chi toccherà essere fuori la prossima volta? Chi dovrà confessare
il perché non è stato in grado di sfruttare tutte le possibilità per
vincere».
Insomma, continua Bauman – abbiamo sempre paura di non essere in
linea con gli standard e di non meritare il nostro destino fino a dover
ammettere che la colpa è solo nostra.
Ed è qui che il mercato e la politica ci comprano – suggerisce il
sociologo. «La paura è un guadagno perenne per i politici che sembrano
accollarsi il compito di porre rimedio alla paura. Stessa cosa vale per
le società commerciali che ci offrono un’auto blindata o una casa –
fortezza. Entrambi i poteri sarebbero riluttanti a risolvere le nostre
paure perché ogni paura genera nuovo reddito.
Ora si cercano protezioni contro i clandestini – entra nel vivo
dell’attualità Bauman – contro potenziali terroristi e gli attentati
kamikaze. Far passare lo stato come quello che sa riconoscere un
kamikaze è una grande opportunità per ristabilire la sua credibilità e
ripristinare la disciplina.
Questo ci dimostra che la paura è un capitale», conclude il sociologo della Modernità liquida.
Posted: Maggio 8th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su RIFIUTI UMANI DIFFERENZIATI
Aggressione all’umanità, siamo all’avanguardia
di Alessandro Dal Lago
Quando qualcuno, affamato, malato o bisognoso, bussa alla nostra porta, dovrebbe scattare un imperativo primordiale al soccorso. Questo almeno sostengono le mitologie religiose. L’umanità, prima ancora di un’astrazione filosofica, è l’espressione di questo riflesso. Anche se non crediamo al diritto naturale e tanto meno alla retorica dei diritti umani, soprattutto nell’epoca delle guerre umanitarie, sappiamo che il limite minimo della comune condizione umana è definito da quell’imperativo. Rinviando i barconi dei migranti in Libia, il governo italiano ha deciso di rinunciare di fatto e di diritto a qualsiasi minima considerazione umana. O meglio: ha stabilito che la cittadinanza, italiana o occidentale che sia, è il requisito indispensabile perché qualcuno sia trattato da essere umano. E dunque che abbia diritto a vivere, a essere curato e trattato come una persona. Read the rest of this entry »
Posted: Aprile 3rd, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su IL 4 APRILE DICIAMO NO AL NUCLEARE
Il circolo Legambiente di Nardò invita tutti il 4 Aprile 2009 alle ore 20.00 in Corso Italia (zona 167) a Nardò a partecipare alla MANIFESTAZIONE PER IL CLIMA CONTRO IL NUCLEARE
Interverranno:
M. Losappio (Ass.regionale all’Ecologia), Sen. M.Rosaria Manieri, Antonio Vaglio (sindaco di Nardò), Mino Natalizio (ass. all’urbanistica e ambiente, comune di Nardò), Francesco Tarantini (presidente Legambiente Puglia).
durante la manifestazione suoneranno
SUD SOUND SYSTEM
APRES LA CLASSE
AMIGDALA BAND
………a proposito di nucleare, vi segnaliamo un video molto interessante…rispolverate il vostro francese! Energía Nuclear
Posted: Marzo 17th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su UN CINEFORUM PER RIFLETTERE SUGLI ORRORI DELLE GUERRE
Il coordinamento Salento NoWar in collaborazione con Libreria Ergot propone un breve ciclo di proiezioni di film che mettono al centro la guerra e i suoi devastanti effetti. Il Cineforum ha l’obiettivo di rilanciare il dibattito e la mobilitazione contro la guerra; i movimenti sociali riuniti a Belem (Brasile) hanno lanciato una mobilitazione mondiale contro la guerra in occasione del 60° anniversario della creazione della Nato, organismo militare il cui obiettivo è la dominazione militare, politica ed economica degli Usa nel mondo.
Calendario:
Valzer con bashir-Mercoledi' 18 marzo
No man's land -Mercoledì 25 marzo
Il giardino dei limoni-Mercoledì 1 aprile
Sometimes in April - Mercoledì 8 aprile
ingresso gratuito
Nell'occasione, insieme con la Rete Nazionale DISARMIAMOLI! proporremo un questionario- inchiesta su
-TRATTATI E ACCORDI MILITARI (NATO)
-BASI MILITARI
-PARTECIPAZIONE DELLE FORZE ARMATE ITALIANE ALLE MISSIONI DI GUERRA INTERNAZIONALI
Posted: Febbraio 6th, 2009 | Author: labomar | Filed under: ARTICOLI | Commenti disabilitati su CANTIERI SOCIALI
«Bien vivir» per uscire dalla crisi.
Le proposte del Fsm
di Pierluigi Sullo
Read the rest of this entry »