«La cultura del riuso può salvare il pianeta» intervista a GUIDO VIALE
Posted: Luglio 11th, 2010 | Author: labomar | Filed under: DECRESCITA | Commenti disabilitati su «La cultura del riuso può salvare il pianeta» intervista a GUIDO VIALE
ROSARIO FAGGIANO
“L’usa e getta ci ha abituati a non amare gli oggetti e a sbarazzarcene al più presto. E’ ne – cessario puntare ad una nuova cultura del riuso per contribuire a determinare una conversione ambientale”. L’ex sessantottino e dirigente di “Lotta continua” Guido Viale, autore del volume “La civiltà del riuso” (Laterza, 2009), parteciperà oggi, alle 19, alle manifestazioni organizzate in occasione dell’inaugurazione della “Cianfrusoteca”. Viale, esperto in politiche attive del lavoro in campo ambientale, si sofferma su tematiche contenute nella sua ultima opera.
In un suo precedente libro del 1994, “Un mondo usa e getta”, parla di “civiltà dei rifiuti”. Oggi ci parla di “civiltà del riuso”, inizia ad intravedere un’in – versione di tendenza?
«I tempi sono cambiati. Oggi si usa come attrattiva per la commercializzazione dei prodotti molto spesso il fatto che siano “eco – lo gici”. Sedici anni fa la cosa principale, invece, era quella di spiegare che il prodotto faceva salire di classe, dava prestigio, dava soddisfazioni, era comodo e dimostrava ricchezza. Per quanto riguarda la sensibilità c’è stata una svolta, ma non si è ancora trasformata in comportamenti pratici se non fra ristrette minoranze».
Cosa impedisce di sconfiggere la tendenza generalizzata allo spreco?
«Tutti sono ormai d’accordo che lo spreco è un danno, che non concorre al benessere collettivo e che provoca disutilità a livello pla netario; però poi si continua sulla stessa strada della crescita per cercare di incentivare la produzione e la vendita di qualsiasi cosa, magari dietro il paravento della promozione dell’occupazione. In realtà ci sono pochissime persone, e ancor meno istituzioni in Italia e nel mondo, che prendono sul serio queste valutazioni per tradurle in politiche e proposte, in progetti, in programmi.
Qual è la civiltà ideale del riuso?
«Una civiltà in cui i prodotti vengano fabbricati per durare il più a lungo possibile, anche con la possibilità di essere modificati per aggiornarsi al progresso tecnologico o per adattarsi alla variazione di gusti».
Come giudica il progetto salicese “Cianfrusoteca”?
«Mi sembra un’iniziativa importantissima sia in termini pratici, perché permetterà il riuso di materiali ed oggetti che altrimenti andrebbero distrutti, ma soprattutto sul piano culturale, perché significa che c’è un impegno concreto di giovani (e questa cosa non va sottovalutata) per promuovere una cultura del riuso. Quest’ul – tima è una delle componenti di una conversione ambientale della società e del sistema di produzione che la crisi ambientale del pianeta mette all’ordine del giorno in tutto il mondo. I ragazzi che hanno promosso la Cianfrusoteca sono sulla strada giusta».
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – 4 LUGLIO 2010.