DOSSIER CACCIA
Posted: Maggio 18th, 2009 | Author: labomar | Filed under: POLITICA | Commenti disabilitati su DOSSIER CACCIA

di Paolo Ricci
Vivo in Inghilterra e sono rimasto stupefatto quando ho letto alcuni articoli riguardo l’oscena legge 
“apri-caccia-liberi-tutti” che se presentata dove vivo avrebbe creato i presupposti per una rivolta. 
Come
italiano residente all’estero provo vergogna nel leggere che un
manipolo di deputati – tra i quali immagino parecchi inquisiti –
abbiano tentato di far passare l’emendamento del fuoco sui migratori e
le altre barbarie inclusa quella di far sparare i sedicenni (perché non
i neonati?). Siamo un paese selvaggio che disconosce il volere popolare
e pratica una democrazia  rabberciata. Infatti non si capisce come sia
possibile presentare una legge che trova il favore del solo 7 per cento
dei votanti. E’ qualcosa di incredibile osservare la supina
accettazione dei partiti al volere di una lobby prostrata da un crollo
epocale (quasi un milione di cacciatori in meno in un decennio). Non si
riesce a capire come una lobby perdente e perniciosa riesca a imporre a
una classe politica da operetta il proprio vergognoso volere. E anche
se la norma “no – limits “ è  saltata, cambia poco; è il fatto che ci
hanno provato e ci riproveranno che offende.  
Che
democrazia è questa se si disconosce la volontà di una maggioranza ( 88
per cento) e si impone quello di una sparuta minoranza (7 per cento)?      
E
colpisce per  uno come me – che ha sempre votato a sinistra – leggere
che questa legge oscena abbia trovato i maggiori consensi tra il popolo
di “sinistra”. Colpisce e fa vergognare.
Giorni fa incontrai una dirigente del PD in una città del nord e
durante la cena le chiesi perché il suo partito sosteneva i cacciatori
ignorando milioni persone che difendono il non umano. 
Le chiesi: se otto italiani su dieci detestano la caccia perché la sostenete? 
La signora mi rispose: “Perché dicono – disse proprio così: dicono – che i cacciatori sono tutti di sinistra”. 
“Sinistra”
è diventato un termine vago. Ce lo ha ricordato Rutelli giorni fa,
identificando il PD come un partito di centro. In effetti, la
confusione è grande sotto il cielo. La gentile signora – che è un ex DS
– intendeva dire che i cacciatori sono prevalentemente di centro –
sinistra – sinistra. Questo voleva dire.
Le risposi che quella dei
cacciatori “prevalentemente di sinistra” era un’idea errata e le dissi
che le avrei mandato una sintesi che avrebbe provato l’opposto.
Ci
ripensai, rimuginai la risposta e le inviai una sintesi che avrebbe
dovuto aiutarla a comprendere un problema che fa perdere molti voti
alla “sinistra” (uso le virgolette per non offendere i “teodem”). 
Le
scrissi anche che sono un elettore che ha sempre votato a sinistra è ha
il sacrosanto diritto di cercare di far capire a gente confusa – o che
fa finta di esserlo – quello che ignora a proprio discapito. 
Continuai
dicendo che speravo che rispondesse a quello che scrivevo e che la
sintesi avrebbe dovuto fugare l’idea malsana che i cacciatori sono
prevalentemente di centro – sinistra – sinistra. 
Conclusi
chiarendo che il vero problema non è essere dalla parte di chi è più
organizzato e ha più soldi (anche le SS erano più organizzate ed
efficienti del movimento operaio in Germania) il problema è etico: con
quello che accade al pianeta e al non umano (specie, foreste, mari ecc…
ecc) essere dalla parte dei cacciatori è ormai una cosa ignobile. E
perdente. Una manciata di voti in Toscana e Umbria non li avrebbe
ripagati dei vantaggi supposti. Il documento lo mandai e la signora,
ovviamente, non rispose.
Un fatto resta: l’idea che la caccia sia prevalentemente di “sinistra” è un’immane fesseria.
Di
una cosa sono sicuro: i “pidiessini” faranno finta di niente. Non
risponderanno mai. Il problema della caccia è per loro tabù come i
preservativi per la Chiesa. Ma i tempi cambiano e questi errori si
pagano. 
Ma arriviamo al dunque:
Quanti sono i cacciatori in Italia?
Nel 2006 il numero dei cacciatori in Italia era di 765.404 unità
271.904 nel Nord
255.766 nel Centro
237.734 nel Mezzogiorno 
Nel 2009 i cacciatori sono circa 700.000.
I cacciatori sono prevalentemente di sinistra?
I cacciatori prevalentemente di Centro – Sinistra – Sinistra sono un gran balla: 
La
metà dei cacciatori è iscritta da sempre a Federcaccia, che tutto è
meno che una sigla di sinistra e ha avuto per decenni come presidenti
deputati democristiani come Giacomo Rosini.
L’ANUU e CONFAVI
(l’associazione di Berlato, che raggruppa piccolissime sigle
estremiste) hanno molti aspetti di contiguità al nord con Lega e AN
rispettivamente.
L’arcicaccia è al 10%. Quindi la balla dei cacciatori di sinistra è colossale. 
Aderenti alle varie associazioni dell’UNAVI
(statistiche basata su 707.359 cacciatori – anno 1999 – www.mondocaccia.it.)
Federcaccia        414.222     58,5%
Enalcaccia           84.543      11,9% 
Arcicaccia            83.306      11,7%
Libera  Caccia      80.193      11,3%
Annu                    25.675      3,6%
Italcaccia              19.420      2,7%
Cosa pensano gli italiani della caccia?
(Indagine Eurisko)
Otto
italiani su dieci vogliono abolire la caccia, contro le doppiette
soprattutto le donne e i giovani sotto i 25 anni. A favore soltanto il
5,9%. Assolutamente contrari alla caccia quasi otto italiani su dieci
che si oppongono strenuamente anche a ogni ipotesi di liberalizzazione
del settore venatorio. Lo zoccolo duro del popolo anti-doppiette sono
le donne, in special modo le casalinghe, seguite dai giovani,
soprattutto gli under 25, particolarmente sensibili all’ambiente e
determinati a difendere a spada tratta la natura. Ecco l’Italia
anti-caccia così come è stata fotografata da un sondaggio commissionato
a Eurisko. Contraria alle doppiette è il 74,1% della popolazione,
favorevole un esiguo 15,2%. Molto favorevole uno sparuto 5,9%;
quest’ultimo baluardo della caccia si compone, per lo più, da
cacciatori e individui che rappresentano l’indotto (ex-doppiette,
familiari, simpatizzanti, chiunque abbia interessi economici al
riguardo.) A osteggiare un’ulteriore liberalizzazione del settore
venatorio è l’82,5% del campione, d’accordo solo il 9,8%. I più
convinti della liberalizzazione rappresentano il 4,3%.
I numero dei cacciatori cresce o diminuisce?
I cacciatori calano con una continuità impressionante: 
nel 1980 erano 1.701.853
nel 1990: 1.446.935
nel 2000:  801.835
nel 2006:  765.404
nel 2009 circa 700.000
dal 1980 al 2006 hanno subito un calo vertiginoso di 936.44 unità.
Quasi un milione in meno. 
Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 al 2006:
1980 1.701.853
1981 1.685.105
1982 1.622.321
1983 1.593.151
1984 1.585.709
1985 1.574.873
1986 1.571.630
1987 1.564.492
1988 1.500.986
1989 1.481.028
1990 1.446.935
1991 1.315.946
1992 1.135.228
1993 1.023.157
1994 966.586
1995 901.006
1996 874.627
1997 809.983
1998 796.019
1999 821.455
2000 801.835
2001 791.848
2002 800.457
2006 765.404
Il numero dei vegetariani cresce o diminuisce?
Mentre i cacciatori calano, i vegetariani crescono smisuratamente. 
Secondo vari fonti sono cresciuti dal 2000 al 2006 di 4 milioni e mezzo di unità. 
Ecco i dati:
2000 2,5%,   circa 1,5 milioni. Fonte: ISTAT. 
2001 4,8%,   circa 2,8 milioni. Fonte: Tiscali 
2002 5,0%,   circa 2,9 milioni. Fonte: Eurispes marzo 2002. 
2004 7,9%,   circa 4,6 milioni. Fonte: FADOI, maggio 2004. 
2004 9,5%,   circa 5,5 milioni. Fonte: AC Nielsen, agosto 2004, campione 17.000 persone. 
2004 10,6%, circa 6,1 milioni. Fonte: La Repubblica, 2004. 
2006 10,4%, circa 6,0 milioni. Fonte: Eurispes su dati AC Nielsen 2004. 
E i vegani?
E secondo Nielsen ed Eurispes i soli vegani rischiano di diventare più numerosi dei cacciatori:
2004 1,0%, circa 580.000. Fonte: AC Nielsen, estate 2004, campione di 17.000 persone. 
2006 1,1%, circa 600.000. Fonte: Eurispes su dati AC Nielsen 2004. 
Sono esagerate queste statistiche?
Forse
lo sono. Diciamo che siano valide al 50%. Vi sembrano pochi 3 milioni
di vegetariani – che per assoluta chiarezza , cito come zoccolo duro
dell’animalismo, perché ci sono milioni di persone che, pur non essendo
vegetariane, detestano caccia e vivisezione? E anche i 160.000 buddisti
non vanno considerati?
Crescerà ancora il numero dei vegetariani?
A
questo proposito l’Eurispes – che conferma il numero dei vegetariani
nel nostro paese e ci informa che nel 2050 saliranno a 30 milioni: la
metà circa della popolazione. E il Consumer Analysis Group inglese ci
mette al corrente che il vegetarianismo sarà la norma dal 2047; che il
45% della popolazione britannica mangia meno carne mentre il 25% sta
contemplando la scelta vegetariana; questo significa che 14.500.000
persone sono potenziali vegetariani. Si aggiunga a questa cifra i
quattro milioni di vegetariani già esistenti e 250.000 vegani (The
Guardian del 22 febbraio 2005) e si avrà un’idea della forza del futuro
movimento animalista: quasi 19 milioni su una popolazione di 59.5
milioni di persone.
Quanti sono gli animali uccisi durante la stagione venatoria?
In
Italia con una popolazione di 58.000.000 abitanti si massacrano
150.000.000 di animali, negli Stati Uniti, con una popolazione di
299.000.000 di abitanti se ne uccidono 134.000.000.
E il referendum sulla caccia?
Un
punto di riferimento è il referendum del 1990. Nel 1990: gli italiani
aventi diritto al voto erano 49.000.000, se non erro, per raggiungere
il quorum erano necessari 24.033.209 votanti. Il quorum non fu
raggiunto per la mancanza del 7,7 % dei voti. Evitiamo riflessioni sul
non raggiungimento del “quorum” per non spargere sale su ferite ancora
aperte. Lo sappiamo: il 23% degli italiani non votano per protesta, il
44,4% per apatia. Inoltre nel 1990 esisteva ancora un esercito di
elettori defunti o irreperibili nelle liste “Aire”: circa 1.200.000
persone. E se non si riescono a mobilitare i cittadini davanti ad una
potenziale svolta maggioritaria, che possibilità esiste di raggiungere
il “quorum” in un referendum riguardante poveri animali che equivalgono
a “res nullius”?
Analizziamo il voto del 1990, e cerchiamo di interpretare le cifre:
il 43,3% degli aventi diritto al voto votarono per il referendum del 1990 = 21.070.000  
Di questo 43,3% il 92,3% si espresse contro la caccia = 19.447.610
Il 7,7% si espresse a favore della caccia = 1.622.390
Se ne deduce che circa 19.447.610 italiani erano potenzialmente contro la caccia.
Non è difficile intuire che chiudere i terreni privati ai cacciatori equivaleva ad una specie di morte venatoria.
Nel 1990 i cacciatori erano 1.446.935 ora sono meno della metà
Se ne deduce che il sentimento degli italiani verso la caccia ha raggiunto livelli di negatività
abissale. Conclusione: i partiti li difendono e li corteggiano. Perché ?
Quanti sono gli animali nelle case italiane?
Sono 45.000.000 gli animali che vivono nelle case degli italiani, tra i quali 6.500.000 cani e 8.000.000 di gatti.
Portano voti i cacciatori?
La risposta, come un allegro “refrain”, è sempre la stessa: portano voti e sono radicati nel territorio. 
Ma è così? Portano voti? E dove sono i cacciatori in questo paese?
Nel Nord, con l’esclusione dell’Emilia e Romagna,  dove la “sinistra” boccheggia e PDL e Lega trionfano, sono 271.000.  
Piemonte                       30.060
Valle d’Aosta                  1.533
Lombardia                    86.135
Trentino Alto Adige       7.399     
Veneto                          58.158
Friuli Venezia Giulia    11.121
Liguria                           23.603
Nella
fascia rossa, se mi si permette di usare questa logora espressione, ove
la “sinistra” raccoglie un notevole numero di voti, sono 206.417, ma
nel 1999 erano 244.508. 
Emilia Romagna             53.895              
Toscana                          109.304                           
Umbria                             43.218 
Nelle Marche e nel Lazio, esterni alla fascia rossa, sono 103.244
Marche                             33.002
Lazio                                70. 242
In Abruzzo e Molise, che non concedono un’enormità di voti alla “sinistra”, sono 19.030  
Abruzzo                           14.859
Molise                                4.171
Nel Sud che non dà un grande numero di voti alla sinistra i cacciatori sono 125.610
Campania                          46.874
Puglia                                32.012
Basilicata                            7.833          
Calabria                             38.891
Nelle isole, che di voti ne concedono assai pochi, i cacciatori sono 88.479
Sicilia                                 49.588
Sardegna                             43.588                 
Come hanno risposto gli italiani all’autorizzazione alla caccia di altre specie attualmente non cacciabili?
(Sondaggio Ipsos 11 marzo 2009. La Repubblica)
Siete favorevoli ad autorizzare la caccia ad altre specie attualmente non cacciabili?
FAVOREVOLI  =
MEDIA ITALIANA:  7%
PDL + LEGA: 5%
PD + IDV: 7%
ALTRI PARTITI: 16%
NON RISPONDE: 5%
Siete favorevoli ad autorizzare la caccia agli uccelli migratori?
FAVOREVOLI =
MEDIA ITALIANA:  6%
PDL + LEGA: 3%
PD + IDV: 6%
ALTRI PARTITI: 8%
NON RISPONDE: 5%
Siete favorevoli a rilasciare licenze per cacciare ai giovani di 16 anni?
FAVOREVOLI = 
MEDIA ITALIANA  6%
PDL + LEGA  5%
PD + IDV 7%
ALTRI PARTITI 4%
NON RISPONDE 5% 
Quante sono le vittime della caccia in Italia abbattute dal fuoco “amico”?
Associazione Vittime della Caccia
d.casprini@gmail.com
info@vittimedellacaccia.org
DATI DAL 1 SETTEMBRE 2008 AL 31 GENNAIO 2009
(Periodo corrispondente alla stagione venatoria)
I DATI DELLE VITTIME PER ARMI DA CACCIA
EPISODI DI CRONACA OSSERVATI: 127, da cui rilevate 136 vittime (tra morti e feriti) 44 tra la gente comune.
TOTALE FERITI:  94      
TOTALE MORTI  42
FERITI CACCIATORI  67 – FERITI GENTE COMUNE 27
MORTI CACCIATORI  25 – MORTI GENTE COMUNE 17
TOTALEVITTIME (morti e feriti) tra I CACCIATORI: 92
TOTALEVITTIME (morti e feriti) tra la GENTE COMUNE: 44
TOTALI VITTIME AMBITO VENATORIO 103
VITTIME GENTE COMUNE (Feriti 13 – Morti 3 ) TOTALE 16
VITTIME CACCIATORI (Feriti 65 – Morti 22 ) TOTALE87
TOTALI VITTIME ARMI DA CACCIA IN AMBITO EXTRA-VENATORIO 33
VITTIME GENTE COMUNE (Feriti 14 – Morti 14 ) TOTALE28
VITTIME CACCIATORI (Feriti 2 – Morti 3 ) TOTALE5
VITTIME PER MUNIZIONE SPEZZATA: 42
VITTIME PER MUNIZIONI A PALLA UNICA: 37
ELISOCCORSI INTERVENUTI   25
Quanti sono I deputati e i senatori che sostengono la caccia e a che partito appartengono?
Nel
2007 per iniziativa dell’On. Luciano Rossi prese vita l’Intergruppo
Parlamentare "Amici del Tiro, della Caccia e della Pesca". Nella
presente legislatura l’intergruppo è composto da 111 “amiconi” che
appartengono ai seguenti partiti:
PDL      85
PD          9
LEGA    8
IDV        5
UDC      3
MISTO  1
Quali sono le funzioni dell’intergruppo?
Cito
il loro sito: “Oltre a rappresentare un ulteriore momento di
aggregazione, riflessione e approfondimento, l’intergruppo ha come
obiettivo quello di intervenire in tutti i contesti istituzionali e
legislativi al fine di favorire la crescita e lo sviluppo di queste
attività” (sic!)
Quali erano gli aderenti dell’intergruppo nel 2007?
CAMERA
Forza Italia 
Luciano Rossi 
Gioacchino Alfano 
Franco Brusco 
Cesare Campa 
Remigio Ceroni 
Francesco Colucci 
Stefania Craxi 
Salvatore Cicu 
Giovanni Dell’Elce 
Manuela Di Centa 
Domenico Di Virgilio 
Giuseppe Fallica 
Paola Elisabetta Gardini 
Antonello Iannarilli 
Simonetta Licastro Scardino 
Giuseppe Francesco Maria Marinello 
Giovanni Marras 
Filippo Misuraca 
Paola Pelino 
Mario Pescante 
Sergio Pizzolante 
Egidio Ponzo 
Massimo Romagnoli 
Roberto Tortoli 
Mario Valducci 
AN 
Luca Bellotti 
Domenico Benedetti Valentini 
Enzo Raisi 
Stefano Saglia 
Roberto Salerno 
Roberto Ulivi 
Marco Zacchera 
Lega Nord 
Goisis 
Stefano Allasia 
Federico Bricolo 
Guido Dussin 
Giovanni Fava 
Maurizio Fugatti 
Enrico Montani 
Gianluca Pini 
Marco Pottino 
Giacomo Stucchi 
UDC 
Emerenzio Barbieri 
Leonardo Martinello 
Maurizio Ronconi 
Michele Tucci 
UDEUR 
Gino Capotosti 
DS-Ulivo 
Giampiero Bocci 
Emilio Del Bono 
Claudio Franci 
Antonio Rusconi 
Giovanni Sanga 
Francesco Tolotti 
Nuovo PSI 
Lucio Barani 
Comunisti Italiani 
Katia Bellillo 
Misto Mov. Autonomie 
Giuseppe Maria Reina 
SENATO
Forza Italia 
Maria Elisabetta Alberti Casellati 
Franco Asciutti 
Alfredo Biondi 
Valerio Carrara 
Guido Viceconte 
AN 
Filippo Berselli 
Learco Saporito 
UDC 
Luigi Maninetti 
DS-Ulivo 
Gianni Nieddu 
Misto PDM 
Pietro Fuda 
Ital. Nel Mondo 
Sergio De Gregorio
Conclusione.
Domanda da un milione di dollari ai politici di “centro –sinistra – “sinistra”:
CONSIDERANDO CHE OTTO ITALIANI SU DIECI VOGLIONO ABOLIRE LA CACCIA;
CONSIDERANDO CHE CONTRARIA ALLA CACCIA È IL 74,1% DELLA POPOLAZIONE E FAVOREVOLE È UN ESIGUO 15,2%;
CONSIDERANDO
CHE I VEGETARIANI, LO ZOCCOLO DURO DELL’ANIMALISMO, CRESCONO
ESPONENZIALMENTE E SONO DIVENTATI NEL 2006 SEI MILIONI, IL 10,4% DELLA
POPOLAZIONE SECONDO L’EURISPES, MENTRE I CACCIATORI SONO CALATI DAL
1980 AL 2009 DI QUASI UN MILIONE DI UNITÀ;
CONSIDERANDO CHE IL
NUMERO DEGLI ITALIANI CONTRARI AI CAMBIAMENTI EFFETTUATI DAL GOVERNO
BERLUSCONI RIGUARDO LA NUOVA LEGISLAZIONE SULLA CACCIA SONO L’88% DELLA
POPOLAZIONE;
CONSIDERANDO QUELLO CHE STA ACCADENDO NEL MONDO  RIGUARDO LA DEVASTAZIONE DEL PIANETA E IL MASSACRO DELLE SPECIE;
PERCHÉ
SOSTENETE SEMPRE I CACCIATORI E IGNORATE QUESTA MASSA DI PERSONE CHE
HANNO A CUORE IL PROBLEMA DELLA SOFFERENZA DEL NON UMANO E NON VI
VOTANO PERCHÉ CONSIDERANO IL VOSTRO SOSTEGNO ALLA CACCIA E ALLA
VIVISEZIONE OFFENSIVO ?
E’ STRATEGICAMENTE INTELLIGENTE PERDERE TUTTI QUESTI VOTI? E’ ETICO? E’ GIUSTO? PERCHÈ LO FATE?
http://www.cacciailcacciatore.org/
http://www.abolizionecaccia.it/